Notiziario dell'Associazione nazionale famiglie
adottive e affidatarie
ASSEMBLEA DELLE SEZIONI
TOSCANE
In data 24
maggio 1992 ha avuto luogo un'assemblea delle Sezioni toscane dell'ANFAA. AI
termine dei lavori è stato approvato il seguente documento: «Le sezioni toscane dell'ANFAA riunite in assemblea
per discutere di problematiche relative all'età minore ed agli affidamenti familiari,
avendo constatato, a livello del territorio regionale, una grande varietà e
difformità di trattamento della realtà dell'affidamento che si presenta con:
- scarsità o mancanza di informazioni sul servizio
affido e sulle sue modalità e con una conseguente scarsità o mancanza di
attivazione del servizio stesso che potrebbe presentarsi come una occasione
importante per alleviare difficoltà di diverso tipo dei minori;
- diversità operativa nel sostegno e nel trattamento
economico nei confronti delle famiglie con affidamenti in corso, spesso con
modalità non conformi alla legge n. 184 del 4 maggio 1983;
«propongono:
1. che la Regione Toscana si assuma, relativamente
alla politica degli affidi, un ruolo centrale di osservatorio e coordinamento
delle iniziative e degli interventi a livello locale, in modo che le modalità
di intervento da parte degli Enti locali e delle USL siano coerenti fra loro e
al quadro legislativo;
2. che la Regione Toscana provveda alla realizzazione
immediata di una anagrafe dei minori affidati a comunità di vario tipo affinché
sia possibile provvedere ad una reale programmazione degli interventi;
3. che la Regione Toscana solleciti, sulla base della
legge, la costituzione presso gli Enti locali e le USL di una struttura di
servizio espressamente dedicata alla preparazione degli aspiranti affidatari,
al sostegno degli affidi in corso nonché della evoluzione delle famiglie di
origine, al fine di poter aggiornare in modo periodico il raggiungimento degli
obiettivi previsti nei progetti che riguardano i minori stessi;
4. che la Regione Toscana si faccia promotrice di
iniziative tendenti a configurare dei protocolli di intesa fra la Regione
stessa, gli Enti locali ed il Tribunale per i minorenni per una corretta
applicazione della legge e per la corretta gestione dei relativi servizi.
«Si dichiarano disponibili ad ogni forma di collaborazione
in iniziative tese a raggiungere gli obiettivi di fondo sopra indicati».
CORSO DI AGGIORNAMENTO
PROMOSSO DALLA SEZIONE DI NOVARA
La sezione
di Novara dell'ANFAA ha promosso un corso di aggiornamento (ciclo di conferenzedibattito)
sul tema "Minori, famiglia e ruolo della scuola"; le cui motivazioni
e obiettivi sono qui di seguito riportati.
«La scuola di ogni ordine e grado può contribuire
concretamente ad un corretto processo di socializzazione di ogni bambino e
ragazzo ed alla promozione di quel cambiamento culturale che deve vedere il
minore soggetto di diritti e non oggetto di bisogni dell'adulto.
«Negli ultimi anni la scuola pubblica ha registrato
un incremento notevole della frequenza da parte di bambini e ragazzi con
situazioni personali o familiari particolari (minori adottati, in affido
familiare, ecc.) e si sono create problematiche sociali ed educative connesse
anche ai fenomeni della multiculturalità e della inter-razzialità, comprese
quelle legate all'adozione internazionale.
«Gli insegnanti hanno perciò bisogno di una
informazione precisa su queste realtà, di occasioni per approfondire tali
problemi (anche con altri operatori sociali), di un appoggio specifico in
determinate situazioni, per comprendere, affrontare e per operare in favore della
piena integrazione scolastica - e quindi anche familiare e sociale - di tali
minori.
«Va comunque sottolineato che la scuola può
contribuire - in termini più generali - al superamento di tanti luoghi comuni
e di molti pregiudizi ancora presenti nella società e nelle stesse strutture
formative. È importante, ad esempio, che la paternità e la maternità adottiva
vengano considerate come aventi pari dignità con quella considerata "di
sangue". Ma è ancora più importante inquadrare questo discorso in una rappresentazione
della famiglia non stereotipata, che tenga conto quindi anche dei nuovi modelli
contemplati nella odierna società sociale.
«La scuola è il luogo elettivo in cui l'attività
educativa può essere strutturata in modo completo, affiancando all'opera
educativa attuale un insegnamento per i "futuri" adulti, grazie al
contatto continuo e approfondito con gli alunni e, spesso, con le famiglie
degli stessi».
Il corso è indirizzato ad insegnanti delle scuole
materne, elementari, medie inferiori e superiori. Numero massimo dei
partecipanti: 40. Durata complessiva del corso: n. 20 ore ciascuna della durata
di 2 ore e mezza.
Docenti del corso
Don
Giannino Piana - Teologo;
Dott.ssa Giovanna Manfredda - esperta della scuola -
Psicopedagogista comandata ministeriale presso il Provveditorato agli studi
per la Provincia di Novara nel settore handicap e educazione alla salute;
Prof.ssa Marisa Pavone - Direttrice didattica -
Insegnante di discipline pedagogiche presso i corsi biennali di
specializzazione del Ministero della pubblica istruzione; lavora al gruppo H
del Provveditorato agli studi di Torino;
Dr.
Proc. Fulvia La Rocca - per la parte legislativa;
Prof.
Giorgio Pallavicini - Presidente ANFAA nazionale;
Sig.ra
Frida Tonizzo - Assistente sociale ANFAA nazionale.
Luogo di effettuazione del corso: Novara, Via Costantino Perazzi 5/E - Aula Magna
Scuola Elementare Bollini - 2° Circolo.
Materiali:
Un televisore con videoregistratore (in alternativa
schermo e proiettore per diapositive già in dotazione al Quartiere S. Martino).
Specifico materiale didattico sarà a disposizione dei partecipanti.
Attestato di partecipazione: sarà rilasciato al termine del corso.
Programma del corso (orario 16,30-19)
1a giornata (1.10.92): Presentazione e
contenuti del corso (Provveditore) - Analisi storicosociale della famiglia
(Don Giannino Piana).
2
a giornata (8.10.92): Psicopedagogia dell'età evolutiva (Dott.ssa
Manfredda).
3a giornata (15.10.92): Il diritto di
famiglia - La legge n. 184/83 sull'adozione e l'affidamento (Dr. Proc. La
Rocca).
4 a giornata (22.10.92): Le famiglie in
difficoltà con i minori "a rischio" - I servizi sociali - II sostegno
alle famiglie (Ass. soc. Tonizzo).
5 a giornata (29.10.92): L'adozione -
L'affidamento - L'affidamento a rischio giuridico (Prof. Pallavicini).
6 a giornata (5.11.92) - Otto unità didattiche per parlare a scuola di
maternità e paternità (Prof.ssa Pavone).
7 a giornata (12.11.92) - Otto unità
didattiche per parlare a scuola di maternità e paternità (Prof.ssa Pavone).
8
a giornata (19.11.92): Conclusioni.
INCONTRI CON GLI INSEGNANTI
ORGANIZZATI DALLA SEZIONE MONZA E BRIANZA
Nel mese di aprile 1992 la Sezione Monza e Brianza
dell'ANFAA ha organizzato tre incontri con gli insegnanti allo scopo di
approfondire le problematiche legate ai minori in difficoltà nella scuola e per
aprire un confronto e un dibattito sul tema più vasto di un nuovo concetto di
paternità e maternità fondato non solo sui rapporti biologici, ma anche e
soprattutto su quelli affettivi e formativi, affrontando nel contempo gli
aspetti specifici dell'adozione e dell'affidamento familiare. Gli incontri
hanno riguardato i seguenti temi:
-
"Siamo tutti figli adottivi" - Famiglia, scuola, società di fronte a
un nuovo concetto di paternità e maternità. Presentazione del libro di Alloero,
Pavone, Rosati (5 aprile 1992). Sono
intervenuti Giorgio Pallavicini, Marisa Pavone e Mario Tortello.
-
Collaborazione tra scuola e servizi sociali nell'aiuto ai minori in difficoltà
- Rapporti con il Tribunale per i minorenni (10 aprile 1992). Relazioni di Elisabetta Bodini Biga, Lucia Mariani e
Dante Ghezzi.
- Come la
scuola può contribuire a favorire la crescita di una cultura diversa sul
concetto di maternità e paternità: problematiche specifiche dell'adozione e
dell'affidamento familiare (17
aprile 1992) con la partecipazione di Luisa AIloero, Aura Rosati e Guido
Cattabeni.
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