A DIFESA DELLE FASCE PIÙ
DEBOLI
Sabato 13
giugno 1992 il CSA, Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base,
e numerose altre organizzazioni (1)
hanno organizzato l'incontro/dibattito
"A difesa delle fasce più deboli (minori, handicappati, anziani cronici
non autosufficienti) - Confronto con i Parlamentari e gli Amministratori
regionali, provinciali e comunali".
Sono
intervenuti alcuni Parlamentari (Sen. Libertini, On. Larizza, Novelli, Salerno
e Sestero) e alcuni Consiglieri regionali e comunali (Marino, Migliasso,
Scardicchio, Tapparo), ma non i Presidenti del Consiglio e della Giunta
regionale, né quello della Provincia di Torino, né il Sindaco, né Assessori dei
suddetti organismi.
Stante la
gravissima sifuazione in cui versano i cittadini più deboli sono state
organizzate due manifestazioni davanti ai Consigli della Regione Piemonte e del
Comune di Torino.
In detta occasione è stato distribuito
il volantino che riportiamo integralmente.
A DIFESA DELLE FASCE PIÙ DEBOLI
CHIEDIAMO
AL CONSIGLIO REGIONALE
PIEMONTESE
AL CONSIGLIO COMUNALE DI
TORINO
AGLI AMMINISTRATORI
STRAORDINARI DELLE USSL
- DI RISPETTARE LA REALTÀ
DEI FATTI
- DI NON VIOLARE PIÙ LE
LEGGI VIGENTI
- DI RICONOSCERE I DIRITTI
UMANI E SOCIALI ANCHE AI CITTADINI PIÙ INDIFESI
RISPETTARE LA REALTÀ DEI FATTI
a) Anziani malati cronici non autosufficienti
Si sollecitano, ancora una volta, la Regione
Piemonte, il Comune di Torino e le USSL, a riconoscere che gli anziani malati
cronici non autosufficienti sono dei malati, anzi dei malati spesso molto
gravi, a tal punto da essere colpiti da pluripatologie che provocano la non
autosufficienza. Pertanto la competenza ad intervenire è del settore sanitario
(USSL, ospedali, case di cura private) e non del comparto assistenziale (case
di riposo, residenze protette, ecc.).
b) Handicappati intellettivi
È necessario e urgente che la Regione Piemonte, il
Comune di Torino e le USSL riconoscano in concreto che gli handicappati, in
particolare quelli con limitata o nulla autonomia, per poter vivere hanno l'esigenza
di adeguati supporti (centri diurni, comunità alloggio, corsi prelavorativi,
ecc.)!
c) Minori
In attuazione della legge 184 del 1983, l'obiettivo
da assumere da parte della Regione Piemonte, del Comune di Torino e delle USSL
deve essere la totale deistituzionalizzazione dei minori compresi quelli
handicappati, prioritariamente quelli di età inferiore ai 10-12 anni.
NON VIOLARE PIÙ LE LEGGI VIGENTI
La Regione Piemonte, il Comune di Torino e le USSL
devono smetterla di violare le leggi vigenti, leggi che - fin dal 1955 -
stabiliscono che gli anziani cronici non autosufficienti hanno diritto alle
cure sanitarie, senza limiti di durata, comprese - occorrendo - quelle
praticate in ospedale o in case di cura private convenzionate con la Regione.
RICONOSCERE I DIRITTI UMANI E SOCIALI ANCHE AI
CITTADINI PIÙ DEBOLI E INDIFESI
a)
Anziani malati cronici non
autosufficienti
La Regione Piemonte e le USSL devono attuare, come
prevede anche il progetto obiettivo "Tutela della salute degli
anziani", approvato dal Parlamento il 30.1.1992 i seguenti interventi:
-
istituzione del servizio di ospedalizzazione a domicilio in tutte le USSL;
- creazione delle Unità valutative geriatriche in
ciascuna USSL con il compito di individuare le esigenze reali degli anziani
malati cronici non autosufficienti e proporre adeguate soluzioni;
- creazione delle RSA (Residenze sanitarie
assistenziali) esclusivamente per gli anziani cronici non autosufficienti non
curabili a domicilio, prevedendo il necessario personale medico e
infermieristico (la delibera della Regione Piemonte del 2.8.91 stabilisce
assurdamente 1 (un) minuto di prestazione medica al giorno!);
- la trasformazione in RSA sanitarie degli attuali
istituti di assistenza (Carlo Alberto, IRV, ecc.) assicurando adeguati standard
edilizi e di personale.
Chiediamo il riesame dell'autorizzazione all'apertura
della struttura di via Valgioie, la cui gestione è affidata all'assistenza, mentre
deve provvedere per legge la sanità.
b) Handicappati intellettivi
Gli
interventi da attuare in tutte le USSL riguardano:
-
i centri diurni aperti almeno 40 ore settimanali;
-
le comunità alloggio di 6-8 posti per coloro che sono privi di sostegno familiare;
- l'apertura della struttura di corso Svizzera per
handicappati gravissimi di Torino e Provincia;
- i corsi prelavorativi per handicappati intellettivi
non in grado di seguire i normali corsi professionali, ma capaci di svolgere
attività lavorative;
- la promozione del collocamento obbligatorio al
lavoro degli handicappati con piena o ridotta capacità lavorativa, riservando
gli interventi assistenziali a coloro che non sono collocabili al lavoro a
causa della gravità delle loro condizioni. AI riguardo da anni la Regione
Piemonte rifiuta di assumere handicappati intellettivi.
Chiediamo la revoca dei provvedimenti regionali e
locali che autorizzano la creazione di RSA miste per anziani e handicappati
(Rivarolo; Torino, via s. Marino 10, ecc.).
c) Minori
È soprattutto urgente la messa in atto di servizi di
aiuto alle famiglie di origine per evitare abbandoni e separazioni. Occorre,
inoltre, incentivare:
-
l'affidamento familiare a scopo educativo dei minori con genitori gravemente
carenti;
-
l'adozione dei minori in situazione di abbandono materiale e morale;
- la creazione di comunità alloggio di 6-8 posti
inserite nel normale contesto abitativo per i minori per i quali non siano
realmente attuabili gli interventi di cui sopra.
d) Trasferimento delle funzioni assistenziali dalle Province ai Comuni
Il trasferimento deve comprendere tutti i finanziamenti
(mentre la legge regionale approvata il 17 marzo 1992 "Norme relative al
trasferimento delle funzioni socio-assistenziali già esercitate dalle
Province" consente alla Provincia di Torino di appropriarsi di 15-20
miliardi all'anno), tutto il personale, le strutture e le attrezzature. Per
motivi organizzativi, le funzioni relative alle gestanti e madri devono essere
trasferite ai Comuni capoluogo di Provincia.
e)
Proposta di legge di iniziativa popolare
Si chiede che il Consiglio regionale disponga le
consultazioni sulla proposta di legge di iniziativa popolare "Riordino
degli interventi sanitari a favore degli anziani cronici non autosufficienti e
realizzazione delle residenze sanitarie assistenziali (RSA)" presentata
il 15.7.1991 con 24.500 firme.
f) Commissione medica
All'USSL Torino VIII e al Comune di Torino chiediamo
l'immediato avvio dei lavori della Commissione medica (le relative delibere
sono approvate da tempo) incaricata di esaminare le condizioni di salute degli
anziani ricoverati negli istituti di Torino.
www.fondazionepromozionesociale.it