Specchio nero
L'ANTHAI VUOLE COSTRUIRE
SUPERGHETTI PER HANDICAPPATI
L'ANTHAI, Associazione Nazionale per la Tutela degli
Handicappati, intende costruire «un
complesso polifunzionale, composto da case protette, residenze speciali, day
hospital, nonché da strutture residenziali, commerciali e sportive».
Nel
complesso dovrebbero essere ricoverate «dalle
cento alle duemila persone».
Secondo l'ANTHAI «l'area
destinata ad un primo esperimento del genere dovrà consistere in almeno 15
ettari e, con ogni probabilità, la scelta cadrà nel Lazio, sebbene si preveda
di costruire un centro per ogni regione».
«La spesa iniziale si aggira intorno ai
100 miliardi per circa 800 posti».
Anche se ogni tanto qualcuno è folgorato dall'idea di
eliminare gli handicappati dal vivo del contesto sociale relegandoli in
incivili ghetti, magari di lusso, è estremamente preoccupante che l'iniziativa
dell'ANTHAI abbia ottenuto il sostegno dell'Assessorato enti locali e servizi
sociali della Regione Lazio, che ha svolto uno studio specifico al riguardo.
Ricordiamo che da anni è in diminuzione il numero
degli handicappati ricoverati negli istituti per ciechi, sordi, handicappati
fisici e psichici, come risulta dai dati ISTAT che riproduciamo (1):
Ricoverati in istituti per handicappati: |
||
|
1962 |
1988 (2) |
a) sensoriali |
10.959 |
3.863 |
b) fisici |
5.362 |
4.301 |
c) psichici |
17.174 |
16.787 |
Totali |
33.495 |
21.088 |
La riduzione del numero dei ricoverati dal 1962 al
1988 è del 37%. È quindi estremamente probabile che la diminuzione prosegua nei
prossimi anni.
LO SCANDALO DEL PRELIEVO DI
ORGANI AI BAMBINI
La legge del mercato diventa abominevole quando non
conosce limiti. È il caso della domanda/offerta di organi umani che in America
Latina ha assunto contorni impressionanti.
I bambini poveri, i ragazzi di strada in Messico,
Guatemala, Honduras, Brasile, Paraguay, Perù... diventano forzati
"donatori di organi" dei cittadini dei paesi ricchi. In Brasile,
secondo un rapporto dello scorso dicembre, negli ultimi quattro anni sono stati
uccisi settemila bambini. II teologo p. Barruci, professore all'Università di
San Paolo, ha avvertito l'ONU: «Il 75% di questi cadaveri presentano
mutilazioni e alla maggioranza di essi sono stati asportati gli occhi».
Le cliniche clandestine della frontiera tra Stati
Uniti e Messico vengono di tanto in tanto denunciate, ma dopo un po' tutto
passa sotto silenzio. L'Italia viene chiamata in causa da un articolo di
"Le Monde diplomatique" (agosto 1992) nel quale si parla di 4000
bambini entrati nel nostro paese con regolare visto per essere adottati e di
cui solo di un migliaio sì ha notizia di adozione. I giudici italiani Gargani e
Martinelli al termine di un'inchiesta parlarono di "traffico di organi di
bambini", messo a punto dalla camorra della Campania... Poi più nulla.
Oggi, malgrado le inchieste non approdino ai veri responsabili, nessuno ha il
coraggio di negare l'esistenza di tale traffico, la cui ampiezza si rivela
sempre più impressionante. L'arcivescovo di Santo Domingo presidente del
Consiglio episcopale latino-americano mons. Nicola De Jesus Lopez Rodriguez ha
cercato di denunciare, di supplicare: non sarebbe il caso di aprire una grande
inchiesta internazionale? L'Organizzazione mondiale per la Sanità (Oms) ha
formulato un codice deontologico relativo ai trapianti: non sarebbe giusto
farlo rispettare?
(da La Rocca, 15
settembre 1992)
(1) Dati tratti dall'Annuario statistico dell'assistenza e
della previdenza.
(2) Ultimi dati disponibili.
www.fondazionepromozionesociale.it