Notiziario dell'Associazione nazionale famiglie
adottive e affidatarie
L'ANFAA HA COMPIUTO 30 ANNI
Il 12 dicembre 1992 segna una data importante: sono
trascorsi 30 anni dalla fondazione dell'ANFAA (Associazione nazionale famiglie
adottive e affidatarie), eretta in Ente morale nel marzo 1973.
Da allora a oggi l'ANFAA ha sempre operato come
associazione di volontariato, con l'obiettivo principale di tutelare i minori
rimasti privi - temporaneamente o definitivamente - della necessaria
assistenza morale o materiale da parte dei genitori biologici.
L'attività dell'ANFAA è stata determinante per
l'approvazione delle norme che attualmente regolano l'adozione e l'affidamento
dei minori, prima la legge sull'adozione speciale del 1967, poi quella
sull'adozione e l'affidamento del 1983, da tutti riconosciute tra le più
avanzate del mondo.
Anche se in parte non applicate e se talora soggette
ad interpretazioni discutibili da parte della magistratura minorile, tali norme
hanno consentito in poco più di vent'anni di dare una nuova stabile famiglia a
oltre 60.000 bambini che ne erano rimasti privi e decine di migliaia sono
riusciti ad evitare i deleteri effetti di ricoveri anche temporanei negli
istituti assistenziali, con il progressivo maggior ricorso all'affido familiare.
A livello culturale poi si è operata una vera e
propria rivoluzione copernicana: il bambino non è più una proprietà dei suoi
genitori, ma è oggi riconosciuto come una persona portatrice di autonomi
valori e bisogni che la comunità deve tutelare.
Gli episodi che quotidianamente vengono ripresi
dagli organi di informazione testimoniano però che gli enormi passi avanti
compiuti dal 1962 a oggi non bastano e che la vecchia mentalità, gli egoismi e
la strumentalizzazione da parte degli adulti sono ancora all'ordine del giorno.
D'altra parte le statistiche ufficiali dimostrano che ancora 50.000 minori
sono ancora costretti a crescere in istituti assistenziali e ciò nonostante il
gran numero di famiglie che dichiarano la propria disponibilità all'accoglienza.
Anche nuovi fenomeni si affacciano all'orizzonte: dai problemi legati alle
recenti scoperte scientifiche che consentono maternità fino a pochi anni fa
inimmaginabili, alle ondate di migrazione a livello europeo ed extraeuropeo,
con le migliaia di profughi che cercano nei paesi più ricchi un futuro meno
incerto. Sono tutte queste le ragioni che sollecitano l'ANFAA ad aumentare la
propria attività e che rendono questo trentennale non una ricorrenza sterile,
ma un'occasione per rilanciare il proprio impegno, a tutti i livelli.
Oggi in Italia operano 20 sezioni dell'ANFAA, ma sono
decine e decine gli altri gruppi di famiglie che, in contatto con l'ANFAA, si
fanno carico di proseguire nell'impegno fin qui profuso.
Nel corso dell'intero 1993 la sede nazionale
dell'ANFAA e le sezioni promuoveranno iniziative di particolare rilievo
proprio per dare a questo anniversario il senso di una nuova maggiore
motivazione all'impegno in favore dei minori in difficoltà, senza distinzione
di razza e di religione.
L'ADOZIONE NON PUÒ ESSERE
REVOCATA
Con sentenza del 20 luglio 1992 n. 344, la Corte
costituzionale (Relatore Mirabelli) ha stabilito che è infondata con riguardo
agli art. 3, 10 e 30 della Costituzione, la questione di legittimità
costituzionale dell'art. 27 della legge 184/ 1983, sollevata dalla Corte di
Appello, Sezione Minorenni di Venezia, nella parte in cui non prevede che
possa essere revocata, nell'interesse dell'adottato e per gravi motivi,
l'adozione di quest'ultimo e il conseguente acquisto dello stato di figlio
legittimo degli adottanti.
In merito all'ordinanza della Corte di Appello,
Sezione minorenni di Venezia si veda l'articolo di Piergiorgio Gosso, "Le
picconate contro la legge 184", pubblicato su Prospettive assistenziali, n. 98, aprile-giugno 1992.
www.fondazionepromozionesociale.it