Prospettive assistenziali, n. 102, aprile-giugno
1993
SUSSIDI
TERAPEUTICI PER MALATI PSICHICI: CAUSA VINTA CONTRO L'USSL TORINO VI
Con sentenza del 1 ° marzo 1993 il Dr. Vincenzo
Ciocchetti, Pretore di Torino, Sezione Lavoro, ha condannato l'USSL Torino VI a
versare alla Sig.ra V.P. la somma di L. 3 milioni 900 mila, quale importo
relativo a 13 mensilità di sussidi terapeutici, oltre ai relativi interessi e
rivalutazione delle singole scadenze mensili sino al saldo.
La Signora V.P. è colpita da comizialità non
compensata, con notevole deficit psichico e invalidità accertata dalla
apposita Commissione nella misura del 100 per 100.
In conseguenza di tale condizione di salute mentale,
ha subito lunghi periodi di ricovero presso luoghi di cura.
L'unica fonte di reddito è costituita dalla pensione
di invalidità, per un ammontare di L. 302.150 mensili, importo certamente
insufficiente per vivere.
Il Pretore del lavoro, dopo aver respinto l'eccezione
dell'USSL Torino VI circa la non competenza dell'autorità giudiziaria
ordinaria (e il conseguente trasferimento della causa al giudice
amministrativo), ha osservato che la delibera della Giunta della Regione
Piemonte n. 1-2930 del 18.12.1990 attribuisce alle USSL il compito di erogare
l'assegno terapeutico, assegno che era già corrisposto dalla Provincia di Torino,
come da decisione assunta dalla Giunta 18.11.1969.
Al riguardo, occorre tener presente che, ai sensi
della delibera del Consiglio della Regione Piemonte del 31 luglio 1986 n.
245-11964, «l'assegno terapeutico si
configura come intervento alternativo al ricovero perché consente alla persona
di riappropriarsi della propria autonomia e autodeterminazione nell'ambito di
un progetto terapeutico-riabilitativo e, come tale, è di esclusiva competenza
del Servizio di tutela salute mentale».
La causa, che ha portato alla condanna dell'USSL
Torino VI a versare l'assegno terapeutico (arretrati compresi) alla Signora
V.P. è stata patrocinata dall'Avv. Roberto Carapelle e promossa e sostenuta dal
CSA - Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti.
Va segnalato che - purtroppo - dei gruppi torinesi
di volontariato solo due (l'AVAM - Associazione Volontari Amici dei Malati e
il GRH - Genitori Ragazzi Handicappati) sui 60 interpellati dal CSA, sono
intervenuti con una lettera a difesa del diritto della Signora V.P.
all'assegno terapeutico, fatto che dimostra che molte organizzazioni operano
ancora a livello di semplice beneficenza, senza tener conto delle esigenze reali
della fascia più debole della popolazione.
Vogliamo, inoltre, rilevare che mentre l'Amministratore
straordinario dichiarava che l'USSL Torino VI non disponeva della somma necessaria
per corrispondere le 13 mensilità relative all'assegno terapeutico
(complessivamente L. 3.900.000), immediatamente reperiva L. 3 milioni per il
pagamento della parcella al proprio legale incaricato della causa.
Infine, segnaliamo che l'USSL Torino VI non ha
presentato ricorso contro la sentenza in oggetto.
Coloro che desiderano avere copia integrale della
sentenza, possono richiederla a Prospettive
assistenziali, Via Artisti 36, 10124 Torino, allegando L. 4.000 in
francobolli.
www.fondazionepromozionesociale.it