Prospettive assistenziali, n. 103, luglio-settembre
1993
INTERROGATIVI
- UNA NUOVA RUBRICA
Leggendo
riviste e giornali, si riscontrano a volte analisi, proposte, esperienze che
sollevano interrogativi.
Ci
proponiamo di sottoporli all'attenzione dei lettori di Prospettive assistenziali, invitandoli a fornire la loro attiva collaborazione per segnalare gli
argomenti da inserire in questa rubrica.
Confidiamo,
inoltre, che gli estensori degli articoli vogliano rispondere agli
interrogativi sollevati.
CASE
DI RIPOSO: IL "PROGETTO QUALITÀ" articolo di G. Spadetto e A. Nozzi,
pubblicato su Prospettive sociali e
sanitarie, n. 14, 1-15 agosto 1993.
Nel dicembre 1990 ha preso avvio presso il Centro per
anziani "E. Tolazzi" di Maggio Udinese un percorso formativo
denominato "Progetto per lo sviluppo della qualità della vita nella Casa
di riposo", che ha visto e vede ancora coinvolto tutto il personale della
struttura. Nell'istituto, funzionante dal 1982, sono ricoverati 69 anziani,
una parte dei quali non autosufficiente.
Il personale in servizio è costituito da una direttrice
assistente sociale, una ragioniera, un portinaio, due infermiere professionali,
tredici ausiliarie di assistenza, una cuoca e due aiuto cuoche, una addetta alla
lavanderia, una massoterapista-ergoterapista.
Interrogativi. Il corso di formazione del personale è fondato sui
diritti degli ospiti? Agli operatori che hanno frequentato il corso è stato segnalato
che gli anziani cronici non autosufficienti hanno il diritto «di poter continuare a beneficiare di
adeguata assistenza sanitaria usufruendo delle prestazioni gratuite del
servizio sanitario nazionale presso una struttura ospedaliera e non di generica
assistenza presso istituti di riposo o strutture equivalenti» come previsto
dalle leggi vigenti e come confermato dal Pretore di Bologna con il
provvedimento del 21 dicembre 1992? Inoltre, il personale è stato informato che
è un reato il funzionamento di strutture di ricovero di persone malate non in
possesso della preventiva autorizzazione sanitaria stabilita dall'art. 193
della legge 1265/1934?
TELEFONO AZZURRO SI
COSTITUISCE PARTE CIVILE CONTRO LUIGI CHIATTI
Un comunicato dell'ANSA del 12 agosto 1993 informa
che «Telefono azzurro ha l'intenzione di
costituirsi parte civile nel procedimento penale per gli omicidi di Foligno».
Interrogativo. Chiediamo al Dr. Caffo di essere informati quando
intende "costituirsi parte civile" contro gli istituti di
assistenza/beneficenza che trattengono ancora oltre 40 mila minori, spesso
sottoposti a violenze che Telefono azzurro
finora non ha mai denunciato all'opinione pubblica con la necessaria fermezza e
costanza.
ASSISTENTE SOCIALE
ALLONTANATA DALL'OPERA IMMACOLATA CONCEZIONE DI PADOVA
«Signora, ci dispiace tanto, ma dal momento che suo
marito ha l'AIDS, lei non può continuare a lavorare qui». Questo, secondo La Stampa del 10 luglio 1993, il testo
della lettera ricevuta dall'assistente sociale AP, di anni, 34, dall'Opera
Immacolata Concezione, un ente "caritativo" (sic) di ispirazione
cristiana con 100 dipendenti e 120 ricoverati.
Interrogativi. Chiediamo a Nella Berto, presidente dell'ente:
ritiene che questa sua decisione sia conforme alla dignità e ai diritti degli
operatori? Vorremmo anche avere dalla Berto un aggiornamento circa le
indagini concernenti l'ex assessore all'assistenza della Regione Veneto,
Maurizio Creuso, accusato - come riferisce La
Stampa del 28 agosto 1992 - di aver incassato una tangente di 700 milioni
per la realizzazione dell'istituto presieduto dalla stessa Berto.
www.fondazionepromozionesociale.it