Prospettive assistenziali, n. 104, ottobre-dicembre
1993
GLI ANZIANI RICOVERATI PRESSO LA CASA DI RIPOSO CARLO ALBERTO DI TORINO SONO QUASI TUTTI MALATI DI COMPETENZA DELLA SANITÀ
Da anni il CSA insieme ad altre
associazioni torinesi (1) si batte per ottenere che agli anziani malati cronici
non autosufficienti sia riconosciuto il loro status di malati, riconoscimento
indispensabile per ottenere che siano curati come lo esigono le loro
condizioni di salute e come stabiliscono le leggi vigenti.
Questa azione è stata anche
rivolta nei confronti del Comune di Torino che, in modo truffaldino (così
come avviene nelle altre città italiane), da decenni dispone il loro ricovero
in strutture di assistenza/beneficenza.
Pertanto sono state organizzate
varie iniziative (volantinaggi, presidi, convegni, dibattiti, denunce penali,
ecc.) perché venisse nominata una Commissione medica incaricata di accertare le
condizioni di salute dei ricoverati negli istituti torinesi.
In data 9 luglio 1991 la Giunta
municipale di Torino ha approvato la delibera 9 luglio 1991 "Istituzione
di una Commissione medica per l'esame di problemi inerenti le strutture residenziali
per anziani non autosufficienti", a cui sono demandati i seguenti compiti:
«- Provvedere ad una valutazione collegiale delle condizioni di salute degli ospiti degli
istituti comunali e convenzionati per non autosufficienti, con la conseguente individuazione delle patologie di cui sono affetti e della loro gravità;
«- effettuare una ricerca atta ad individuare metodologie, criteri e strumenti per un concreto indirizzo operativo per il ricovero degli anziani cronici in presidi sanitari o in
RSA atti al migliore soddisfacimento delle esigenze complessive delle persone interessate».
Dopo molte insistenze e la
presentazione di un esposto penale che ha determinato una indagine da parte
dell'autorità giudiziaria, finalmente, l'USSL Torino VIII, incaricata di
nominare la Commissione di cui sopra, ha disposto l'istituzione di una Unità
valutativa geriatrica che, dopo aver collegialmente visitato ad uno ad uno i
220 anziani ricoverati presso l'istituto Carlo Alberto, gestito direttamente
dal Comune di Torino, è giunta alle seguenti conclusioni: «Dall'analisi ed elaborazione dei dati risulta chiaramente che
quasi la totalità degli ospiti è non autosufficiente per motivi sanitari, per la presenza di affezioni che richiedono un costante impegno di diagnosi
e terapia oltre che di assistenza infermieristica adeguata e qualificata. La tipologia degli ospiti (età estremamente avanzata,
polipatologia, deterioramento delle funzioni cognitive, esiti invalidanti da insufficienza cerebrovascolare acuta, da fratture, ecc.), il loro precario equilibrio psicofisico, il facile sovrapporsi di complicanze e/o il riacutizzarsi di pregressi eventi morbosi, richiedono spesso interventi immediati e risolutivi oltre che una competenza ed esperienza geriatrica. Tali soggetti
risultano pertanto di competenza del comparto sanitario (a cui si auspica un rapido passaggio)
con adeguamento progressivo delle
strutture murarie e potenziamento ed arricchimento dei servizi già esistenti».
Per quanto riguarda le patologie
di consistente rilievo clinico, la situazione rilevata è la seguente:
Uomini Donne Totale
N. % N. % N. %
Nessuna patologia - - 3 1.7 3 1.4
1 patologia 4 8.5 14 8.1 18 8.2
2 patologie 5 10.6 22 12.7 27 12.3
3 patologie 6 12.8 33 19.1 39 17.7
4 patologie 10 21.3 31 17.9 41 18.6
5 patologie 8 17.0 33 19.1 41 18.6
6 patologie 11 23.4 18 10.4 29 13.2
Oltre 6 patologie 3 6.4 19 11.0 22 10.0
Totale 47 100 173 100 220 100
Richiedono interventi specifici
109 anziani (49,6%) colpiti da doppia incontinenza; 71 (32,3%) con gravi
disturbi del linguaggio e della comunicazione; 93 (42,3%) che hanno rilevanti
deficit di forza e/o di movimento ad almeno due arti; 36 (16,4%) con una
marcata compromissione delle capacità visive o uditive; 9 (4,1%) sofferenti
per piaghe da decubito.
A seguito dei dati sopra
riportati, il CSA e altri movimenti di volontariato hanno intensificato le
azioni dirette ad ottenere dalla Regione Piemonte, dalle USL e dal Comune di
Torino il trasferimento della competenza ad intervenire dal settore
dell'assistenza/beneficenza al comparto sanitario.
(1) Ricordiamo, in particolare,
l'Associazione SANA (Solidarietà Anziani Non Autosufficienti), l'Associazione
Volontariato Parella - S. Donato - Campidoglio e il Comitato dei parenti dei
ricoverati presso l'istituto di riposo per la vecchiaia.
www.fondazionepromozionesociale.it