Prospettive assistenziali, n. 109, gennaio-marzo
1995
Notiziario dell’Unione per la
lotta contro l’emarginazione sociale
ISTANZA
PER LA PROCEDURA GRATUITA DELL'INTERDIZIONE E DELL'INABILITAZIONE
Come ha precisato Roberto Carapelle nell'articolo pubblicato in questo numero, ogni cittadino, parente
od operatore socio-assistenziale o sanitario che ritenga che una persona si
trovi nelle condizioni previste dalla legge per essere dichiarata interdetta o
inabilitata può rivolgere istanza al Pubblico ministero.
In questi casi le spese giudiziali sono a carico dell'erario
(1)
Al riguardo riportiamo il fac-simile della lettera da
indirizzare alla Procura della Repubblica:
Alla Procura della Repubblica di
.....................................
Oggetto:
Ricorso ex art. 712 del codice di procedura civile.
Domanda di interdizione per ....................................................................................................... nat..... a
.......................................................................... il ...................................................
residente in
.....................................................................
Il sottoscritto
......................................................................................................................................
residente a ............................................................. in
via ...................................................... n. ..... desidera
informare la S.V. che suo padre (o madre, o fratello o sorella, ecc.), come
risulta dalla dichiarazione medica allegata, non è assolutamente in grado di
tutelare i propri interessi morali e materiali.
Allega, inoltre (scrivere questa
frase se si è in possesso della documentazione citata), la fotocopia del
certificato rilasciato dalla Commissione medica che ha accertato l'invalidità
totale e permanente del congiunto. .
In considerazione delle suesposte condizioni, lo scrivente
ritiene necessario che il proprio congiunto
Sig.
.....................................................................................................................................................
nat ........ a
................................................................................
il ..................................................... residente a
....................................................... in via
........................................................ n. ..... attualmente
ricoverato presso ..........................................................................................................
Via ................................................................................................................................
n. .......... venga dichiarato interdetto e sia nominato un tutore che compia
tutti gli atti occorrenti per la tutela degli interessi morali e materiali. A
tal fine il sottoscritto si dichiara disponibile ad assumere detto incarico.
Ringrazia dell'attenzione e,
restando a sua completa disposizione per informazioni e documentazione, porge
distinti saluti.
Data ............................................
Firma .................................................................................
Nel caso in cui la richiesta
riguardi un minore, l'istanza deve essere presentata alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, dopo il compimento del 17°
anno di età. Se la domanda è accolta, il soggetto, fin dal raggiungimento della
maggiore età, è rappresentato dal tutore (o dal curatore) che può quindi
provvedere a tutti gli atti (ad esempio l'incasso della pensione e
dell'indennità di accompagnamento) che il soggetto stesso non è in grado di
compiere.
ESPOSTO
ALLA CORTE DEI CONTI SUGLI ANZIANI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI
II 13 febbraio 1995 Maria Grazia
Breda, Presidente dell'Unione per la lotta contro l'emarginazione sociale, ha
inviato un esposto al Procuratore presso la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale
della Regione Piemonte, «per l'accertamento
della eventuale responsabilità amministrativa dei Sindaci, degli Amministratori e dei Dipendenti comunali che, provocando
pregiudizio patrimoniale al Comune di appartenenza
abbiano provveduto al pagamento di rette di ricovero
nei confronti di case di riposo o
strutture protette per anziani malati cronici non autosufficienti, rette che sono, invece, a carico del
Servizio sanitario nazionale».
(1) Cfr. M.
DOGLIOTTI, E. FERRARIO, F. SANTANERA, °I malati di Alzheimer: esigenze e
diritti, UTET Libreria, Torino, 1994, p. 72.
www.fondazionepromozionesociale.it