Prospettive assistenziali, n. 110, aprile-giugno
1995
Notiziario dell'Unione per la lotta contro
l'emarginazione sociale
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA
SITUAZIONE DEGLI ANZIANI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI
Il CSA -
Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti - ha richiesto al Comune di
Torino l'istituzione di una Commissione di indagine
conoscitiva sulla situazione degli anziani
malati cronici non autosufficienti, compresi
quelli ricoverati nelle strutture di assistenza gestite dal Comune stesso.
La richiesta è stata motivata come
segue:
1. Con deliberazione del 9 luglio 1991, la Giunta
comunale di Torino ha chiesto all'allora USL Torino VIII di costituire una
Commissione con lo scopo di:
- «provvedere ad una valutazione collegiale delle
condizioni di salute degli attuali ospiti degli istituti comunali e
convenzionati per non autosufficienti, con la conseguente individuazione delle
patologie di cui sono affetti e della loro gravità;
- «effettuare una ricerca atta ad individuare
metodologie, criteri, strumenti, per un concreto indirizzo operativo per il
ricovero degli anziani cronici in presidi sanitari o in RSA, atti al miglior
soddisfacimento delle esigenze complessive delle persone interessate».
Dopo aver visitato collegialmente ad uno ad uno gli
anziani ricoverati presso I'IRV e il Carlo Alberto, la Commissione medica
dell'ex USL Torino VIII ha accertato che su 506 ricoverati solo 3 non
soffrivano di alcuna patologia; il 21,7% era colpito da 1 0 2; il 77,7 era
affetto da 3 o più (cfr. l'allegato 1).
Le
principali patologie di rilievo clinico presenti sono precisate nell'allegato
2.
Le conclusioni della suddetta Commissione sono le
seguenti: «Dall'analisi ed elaborazione dei dati risulta chiaramente che quasi
la totalità degli ospiti è non autosufficiente per motivi sanitari, per la
presenza di affezioni che richiedono un costante impegno dì diagnosi e terapia
oltre che di assistenza infermieristica adeguata e qualificata. La tipologia
degli ospiti (età estremamente avanzata, polipatologia, deterioramento delle
funzioni cognitive, esiti invalidanti da insufficienza cerebrovascolare acuta,
da fratture, ecc.), il loro precario equilibrio psicofisico, il facile
sovrapporsi di complicanze e/o il riacutizzarsi di pregressi eventi morbosi,
richiedono spesso interventi immediati e risolutivi oltre che una competenza ed
esperienza geriatrica. Tali soggetti risultano pertanto di competenza del
comparto sanitario (a cui si auspica un rapido passaggio) con adeguamento
progressivo delle strutture murarie e potenziamento ed arricchimento dei
servizi già esistenti».
Circa
il Carlo Alberto la Commissione propone:
a) che «I'accoglimento degli ospiti al Carlo Alberto
(o in RSA o strutture che attualmente ancora accolgono anziani malati non
autosufficienti) avvenga previa decisione dell'U.V.G. (delibera della Giunta
Regionale 3.5.93 n. 18824769)»;
b) «I'apertura al territorio di un centro volto in
particolare all'individuazione precoce e cura di patologie degenerative tipiche
dell'invecchiamento (demenze di vario tipo in primo luogo)»;
- c) il riconoscimento del Carlo Alberto quale RSA
«salvaguardando la direzione sanitaria dell'USL Torino VIII rispetto alle norme
di legge che prevedono requisiti strutturali (servizi, ecc.) che il Carlo
Alberto è lungi dal possedere».
II
raggiungimento di questo obiettivo può essere perseguito:
- o mediante l'introduzione di «alcuni adeguamenti
atti a migliorare i livelli assistenziali per renderli rispondenti ai
diversificati bisogni degli ospiti e al tempo stesso consentire la gestione
delle risorse esistenti che, nella fase transitoria debbono garantire, in
particolare, lo svolgimento delle funzioni sanitarie che a regime saranno
proprie delle RSA, sia possibile addivenire al riconoscimento, anche parziale,
del Carlo Alberto come RSA»;
- o utilizzando l'art. 22 della legge regionale
23.8.1982 n. 20 che prevede quanto segue: «I presidi residenziali
socio-assistenziali possono essere utilizzati anche a fini sanitari,
soprattutto per la deospedalizzazione protetta, secondo le indicazioni del
piano socio-sanitario regionale, nonché per la tutela della salute mentale e la
riabilitazione dei tossicodipendenti. In tal caso la gestione è a carico del
servizio sanitario e del relativo fondo sanitario, fermo restando, il supporto
che viene garantito dal servizio socio-assistenziale».
2. Con delibera del 5 dicembre 1988 n. 8814750/19, il
Consiglio Comunale di Torino, agendo quale Assemblea delle USL cittadine
«tenendo presenti gli indirizzi regionali e valutando che nei confronti di
anziani non autosufficienti malati, perciò necessitanti di cure sanitarie
continuative, non sono a disposizione in Città un numero sufficiente di strutture idonee, intendendo che al settore
socio assistenziale non compete svolgere funzioni vicarie della sanità, con
pregiudizio dei diritti degli anziani di cui trattasi, valuta opportuno siano
messi a disposizione delle USL torinesi perché vengano utilizzati a fini
sanitari: n. 100 posti letto presso l'istituto di Riposo per la Vecchiaia -
Corso Unione Sovietica n. 220, a gestione comunale, e n. 100 posti letto
presso la Casa di riposo geriatrica Carlo Alberto, Corso Casale n. 56, non
appena l'Amministrazione comunale subentrerà nella gestione dell'IPAB,
attualmente in via di scioglimento».
Questa iniziativa, assunta in
attuazione di quanto previsto dall'art. 22 della legge regionale 20/1982 (il
testo è riportato in fondo al punto precedente), non è mai stata accolta dalla
Regione Piemonte, ma non è nemmeno stata ripresentata dall'attuale Giunta
comunale di Torino.
3. Come risulta dalle
dichiarazioni rilasciate dalla Dottoressa Nicoletta Aimonino a "Prospettive
assistenziali" in data 21.2.95, la situazione degli anziani cronici non
autosufficienti ricoverati presso I'IRV continua ad essere preoccupante.
Infatti:
a) il 96% deglil anziani
ricoverati è non autosufficiente per ragioni mediche; il 60% è affetto da più
di tre patologie importanti sul piano clinico-terapeutico, gli altri hanno più
di quattro patologie;
b) attualmente circa il 30% degli
ospiti è in trattamento per gravi patologie acute (infarto miocardico acuto,
ictus cerebrale, broncopolmonite, scompenso cardiaco acuto, grave anemia,
arteriopatia obliterante arti inferiori, ecc.); c) il 40% degli ospiti ha
necessità di terapia iniettiva, il 30% di terapia per via endovenosa, il 28% ha
necessità di medicazioni quotidiane. Ne consegue che si tratta di persone con
evidentissimi problemi sanitari, con patologie che richiederebbero un
trattamento in strutture ospedaliere.
4. Gli ospedali continuano
imperterriti a dimettere anziani cronici non autosufficienti anche con gravi
patologie, che - nei casi in cui non sia possibile provvedere a domicilio -
richiedono il ricovero in strutture private - spesso assolutamente inidonee,
le cui rette superano i 3-4 milioni al mese.
5. I servizi socio-assistenziali
del Comune di Torino continuano a
pretendere contributi economici dai parenti dei ricoverati, nonostante i
pareri contrari della Presidenza del Consiglio dei Ministri (nota del 15 aprile
1994, prot. DAS/ 4390/1/H/795) e del Ministero dell'interno (nota del 27
dicembre 1993, prot. 12287/70) (1).
6. II Comune di Torino ha messo in atto una procedura
nei confronti dei ricoverati (o loro congiunti) che, essendo colpiti da
rilevanti patologie, hanno rifiutato di continuare a pagare la retta di ricovero
in strutture assistenziali (IRV, Carlo Alberto, ecc.), strutture che svolgono
attività sanitarie pur essendo prive della autorizzazione a funzionare di cui
all'art. 193 della legge 1265/1934.
A seguito della procedura instaurata dal Comune di
Torino sono attualmente in corso almeno due cause civili, in cui il Comune di
Torino, per rivendicare somme molto limitate, convalida la procedura
dell'allontanamento degli anziani malati cronici non autosufficienti dagli
ospedali.
7. II Comune di Torino impegna nella cura degli
anziani cronici non autosufficienti somme estremamente rilevanti (alcuni
miliardi all'anno), somme che dovrebbero essere tutte di esclusiva competenza
del settore sanitario.
Ciò premesso, si chiede che il Consiglio comunale di
Torino nomini una Commissione conoscitiva al fine di acquisire tutti gli
elementi necessari relativi agli obblighi del Servizio sanitario nazionale e
alle condizioni sanitarie e di vita dei malati ricoverati nelle strutture di
assistenza del Comune di Torino (Istituto di riposo per la vecchiaia, Carlo
Alberto, Convalescenziario La Crocetta, Opera Pia Lotteri). In particolare la
Commissione dovrebbe accertare:
- il rispetto della norma contenuta nel DPR 1° marzo
1994 "Approvazione del Piano sanitario nazionale per il triennio
1994-1996" secondo cui «gli anziani ammalati, compresi quelli colpiti da
cronicità e da non autosufficienza, devono essere curati senza limiti di durata
nelle sedi più opportune";
- l'idoneità dei servizi preposti alle cure domiciliari
(prestazione del medico di medicina generale, ADI e ospedalizzazione a
domicilio), tenuto conto che il sopra citato DPR ricorda che «la
valorizzazione del domicilio come luogo primario delle cure costituisce non
solo una scelta umanamente significativa, ma soprattutto una modalità
terapeutica spesso irrinunciabile»;
- le esigenze di centri diurni per malati di
Alzheimer e le persone colpite da altre forme di demenza;
- le possibilità di gestione diretta da parte delle
USL delle attuali strutture comunali o convenzionate che ricoverano anziani
malati cronici non autosufficienti, tenuto conto della citata norma dell'art.
22 della legge regionale 20/1982 e del fatto che, ai sensi dell'art. 1 della
legge 23 dicembre 1994 n. 724, le disposizioni concernenti gli standards delle
RSA «sono sospese per cinque anni». Pertanto vengono meno le riserve avanzate
dalle USL (mancanza di requisiti idonei da parte delle strutture) circa la
gestione diretta delle strutture comunali e convenzionate;
- la possibilità giuridica da parte del Comune di
Torino di pretendere contributi economici dai parenti compresi quelli tenuti
agli alimenti, degli anziani ricoverati presso strutture comunali o
convenzionate;
- le concrete possibilità di addebitare alle USL le
spese sostenute dal Comune di Torino nei confronti degli anziani malati cronici
non autosufficienti ricoverati presso strutture comunali o convenzionate.
Allegato n. 1
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEGLI
OSPITI DEGLI ISTITUTI COMUNALI CARLO ALBERO ED IRV DA PARTE DELL'UVG DELL'USSL
TORINO VIII
Numero di patologie di rilievo clinico presenti
tra gli ospiti |
|||||||
|
|
Uomini |
Donne |
Totale |
|||
|
|
N. |
96 |
N. |
% |
N. |
96 |
Nessuna patologia |
|
- |
- |
3 |
0,8 |
3 |
0,6 |
1 Patologia |
|
5 |
4.7 |
16 |
4.0 |
21 |
4.1 |
2 Patologie |
|
24 |
22.4 |
65 |
16.3 |
89 |
17.6 |
3 Patologie |
|
19 |
17.8 |
74 |
18.5 |
93 |
18.4 |
4 Patologie |
|
25 |
23.4 |
95 |
23.8 |
120 |
23.7 |
5 Patologie |
|
14 |
13.1 |
71 |
17.8 |
85 |
16.8 |
6 Patologie |
|
15 |
14.0 |
40 |
10.0 |
55 |
10.9 |
oltre 6 Patologie |
|
5 |
4.7 |
35 |
8.8 |
40 |
7.9 |
Totale |
|
107 |
100 |
399 |
100 |
506 |
100 |
Allegato 2
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEGLI OSPITI
DEGLI ISTITUTI COMUNALI CARLO ALBERTO ED IRV DA PARTE DELL'UVG DELL'USSL
TORINO VIII
Principali
patologie di rilievo clinico presenti
tra gli ospiti |
||||||
|
Uomini |
Donne |
Totale |
|||
|
N. |
% |
N. |
% |
N. |
% |
Deterioramento mentale grave |
51 |
47.7 |
215 |
53.9 |
266 |
52.6 |
|
|
|
|
|
|
|
Cerebropatie vascolari |
26 |
24.3 |
103 |
25.8 |
129 |
25.5 |
Cerebropatie degene- rative o miste |
25 |
23,4 |
112 |
28.1 |
137 |
27.1 |
|
|
|
|
|
|
|
Sindromi extrapiramidali |
14 |
13.1 |
28 |
7.0 |
42 |
8.3 |
|
|
|
|
|
|
|
Patologia cardiovascolare |
33 |
30.8 |
157 |
39.3 |
190 |
37.6 |
|
|
|
|
|
|
|
Patologia broncopneumonica |
42 |
39.2 |
105 |
26.3 |
147 |
29.1 |
|
|
|
|
|
|
|
Patol. gastroenterica ed epatobiliare |
23 |
21.5 |
80 |
20.0 |
103 |
20.4 |
|
|
|
|
|
|
|
Patologia renale e vie urinarie |
16 |
14.9 |
24 |
6.0 |
40 |
7.9 |
|
|
|
|
|
|
|
Anemie e patologia ematologica |
3 |
2.8 |
34 |
8.5 |
37 |
7.3 |
|
|
|
|
|
|
|
Patologia venosa |
12 |
11.2 |
24 |
6.0 |
36 |
7.1 |
Tumori |
5 |
4.7 |
23 |
5.8 |
28 |
5.5 |
Diabete mellito |
9 |
8.4 |
37 |
9.3 |
46 |
9.1 |
Patologia osteoarticolare |
11 |
10.3 |
77 |
19.3 |
88 |
17.4 |
|
|
|
|
|
|
|
Osteoporosi grave |
4 |
3.7 |
64 |
16.0 |
68 |
13.4 |
Esiti invalidanti di fratture |
19 |
17,8 |
93 |
23.3 |
112 |
22.1 |
|
|
|
|
|
|
|
Alterazioni gravi del visus |
11 |
10.3 |
62 |
15.5 |
73 |
14.4 |
|
|
|
|
|
|
|
Alterazioni gravi dell'udito |
5 |
4.7 |
45 |
11.3 |
50 |
9.9 |
|
|
|
|
|
|
|
Sindrome ansioso-depressiva |
11 |
10.3 |
64 |
16.0 |
75 |
14.8 |
|
|
|
|
|
|
|
Psicosi gravi |
6 |
5.6 |
17 |
4.3 |
23 |
4.6 |
Tentati suicidi |
1 |
0.9 |
7 |
1.8 |
8 |
1.6 |
Sindromi ipocinetiche e da immobilizzazione |
17 |
15.9 |
68 |
17.0 |
85 |
16.8 |
|
|
|
|
|
|
(1) Cfr. l'editoriale del n. 108 di Prospettive assistenziali "È confermato: i parenti degli
assistiti maggiorenni non sono obbligati a versare contributi economici agli
enti pubblici”.
www.fondazionepromozionesociale.it