Prospettive assistenziali, n. 111, luglio-settembre
1995
ISTITUITO L'OSSERVATORIO
NAZIONALE SUI PROBLEMI DEI MINORI
Il decreto del Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale del 20
marzo 1995 stabilisce quanto segue:
È istituito presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari sociali -
l'Osservatorio nazionale sui problemi dei minori con i seguenti compiti:
- analizzare - attraverso una
raccolta di dati e una loro integrazione - la reale situazione dell'infanzia e
dell'adolescenza nel nostro paese, i problemi che esigono interventi di
protezione e di promozione, le reali risorse di cui ci si può avvalere;
- valutare l'impatto della
legislazione, anche non direttamente destinata al mondo dei minori, sulla
condizione infantile ed adolescenziale;
- valutare la attuazione delle
leggi in materia minorile attraverso monitoraggio della loro effettività,
evidenziando eventuali carenze attuative ed individuando gli strumenti
indispensabili per renderle pienamente efficaci;
- elaborare e promuovere
programmi operativi e progetti pilota per migliorare le condizioni di vita dei
soggetti in età evolutiva;
- definire le priorità di intervento nel campo della
tutela dei minori;
- coordinare gli interventi delle amministrazioni
pubbliche interessate;
- redigere un rapporto annuale
al Parlamento sulla condizione minorile e sui problemi di maggior rilievo da
risolvere e predisporre uno schema per il periodico rapporto ONU sulla
attuazione nel nostro paese della Convenzione sui diritti dei bambini del
1989.
Art 2
L'Osservatorio
si compone di:
a) un Osservatorio per la programmazione delle politiche
in favore dell'infanzia;
b) un Centro nazionale di documentazione e analisi per la
tutela dell'infanzia.
Art 3
L'Osservatorio per la programmazione ttefte politiche in
favore dell'infanzia ha il compito: - di collaborare con il Dipartimento per
gli affari sociali per la definizione di un piano programmatico di azione o
per specifici piani settoriali;
- di
proporre gli indirizzi per le politiche nel campo minorile e negli ordinari
ambienti di vita del minore, primo fra essi la famiglia;
- di dare indirizzi sui campi in cui è più urgente
effettuare sperimentazioni o indagini;
- di esprimere il suo parere
sulle relazioni annuali o periodiche sulla condizione minorile. A tal fine
l'Osservatorio può acquisire dati, informazioni e studi sulle problematiche
minorili, anche avvalendosi del Centro nazionale di documentazione ed analisi,
su tematiche dell'infanzia, procedere all'audizione di esperti ed associazioni
su tematiche specifiche, nonché coordinarsi con organismi internazionali e
dell'Unione europea operanti nel medesimo settore.
Art 4
L'Osservatorio è composto dal
Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale che lo presiede, dal
Presidente del Centro nazionale di documentazione ed analisi per la tutela
dell'infanzia e da un rappresentante per ciascuna delle seguenti
amministrazioni:
- Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
per gli affari sociali;
- Ministero degli affari esteri; - Ministero
dell'interno;
- Ministero della pubblica istruzione;
- Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
- Ministero della sanità;
- Ministero di grazia e giustizia.
Sono inoltre componenti dell'Osservatorio:
- un rappresentante designato dal
Comitato olimpico nazionale italiano;
- due rappresentanti designati
dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e Bolzano;
- due rappresentanti designati dall'Associazione
Nazionale Comuni Italiani;
- quattro esperti scelti dal
Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale tra personalità altamente
qualificate nel settore dei minori;
- sei rappresentanti delle associazioni di rilievo nazionale che
operano nel settore dei minori.
Art. 5
La partecipazione ai lavori
dell'Osservatorio è gratuita. Ai componenti dell'Osservatorio spetta il
rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno e l'indennità di missione
spettante per la qualifica rivestita; a tal fine i componenti estranei alla Pubblica Amministrazione sono equiparati a Dirigente
generale di livello C.
Per l'espletamento dei suoi compiti l'Osservatorio
si avvale del personale e delle strutture del Dipartimento per gli affari
sociali che provvede a svolgere i compiti di segreteria.
Art. 6
Il Centro nazionale di documentazione e analisi per
la tutela dell'infanzia, di cui all'art. 9, comma 1, della legge 30 dicembre
1993, n. 559, ha il compito:
- di reperire tutti i dati (statistici, legislativi,
giurisprudenziali, bibliografici) relativi alle problematiche minorili; di reperire
tutti i risultati delle ricerche che istituti universitari o non svolgono nel
settore minorile; di mappare le risorse esistenti sul territorio dello Stato a
sostegno del minore in difficoltà;
- di integrare e correlare i predetti dati, di approfondirli
e interpretarli, di individuare necessità di ulteriori approfondimenti, di
enucleare da essi i problemi che esigono nuove tipologie di interventi o
adeguamenti degli interventi previsti;
- di operare valutazioni di impatto sociale di
provvedimenti legislativi o amministrativi nel settore minorile analizzando i
risultati di tali provvedimenti anche attraverso una verifica costi-benefici;
- di predisporre la bozza dei rapporti periodici
sulla condizione minorile da trasmettere all'Osservatorio per il suo parere e
quindi al Ministro per la loro approvazione;
- di segnalare alle Università, ai Centri di ricerca
e ad altri organismi che operano nel settore temi emergenti particolarmente
meritevoli di sviluppo tecnico o di analisi pratica;
-di
predisporre progetti pilota per una migliore tutela dei minori;
- di collaborare all'attuazione della programmazione
nazionale anche attraverso l'esecuzione, il monitoraggio e la valutazione di
progetti programmati dall'Osservatorio;
- di promuovere incontri seminariali e di svolgere -
su incarico di Enti nazionali e locali - incontri di formazione di operatori
mirati verso specifici obiettivi;
- di porre a disposizione dei Ministeri interessati,
degli Enti locali, delle Università, delle organizzazioni del privato sociale,
degli studiosi e delle organizzazioni straniere, governative e non, i dati, i
sussidi legislativi, giurisprudenziali e bibliografici di cui dispone per un
globale sviluppo della cultura per l'infanzia.
Art. 7
II Centro pone in essere iniziative e analisi ritenute
necessarie dall'Osservatorio di cui all'art. 3 o dal Dipartimento affari
sociali della Presidenza del Consiglio.
II Centro è presieduto da un esperto nominato dal
Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale tra personalità con
altissima e specifica esperienza e qualificazione nel campo dei minori; la
nomina ha durata triennale ed è rinnovabile.
II Presidente assicura lo svolgimento delle attività
del Centro e cura i rapporti con l'Osservatorio e con il Dipartimento per gli
affari sociali.
Art. 8
Per lo svolgimento dei compiti indicati nel precedente
articolo 6 possono essere stipulate apposite convenzioni rinnovabili, con
organismi universitari, istituti, associazioni, enti e società particolarmente
qualificati ed operanti nel settore.
In sede di prima applicazione la convenzione, di
durata triennale, sarà stipulata, entro 30 giorni dalla registrazione del
presente decreto, con l'istituto degli Innocenti di Firenze, considerata la
particolare qualificazione del medesimo nonché la specifica esperienza
maturata nella elaborazione, sulla base di convenzione stipulata con il
Dipartimento per gli affari sociali in data 30 dicembre 1993, di uno studio di
fattibilità per la definizione di un progetto globale di Osservatorio
Nazionale sui problemi dei minori.
Art. 9
Le spese per il funzionamento del Centro nazionale
di documentazione ed analisi per la tutela dell'infanzia fanno carico al
capitolo n. 2954 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei
Ministri per l'anno finanziario 1995 ed ai corrispondenti capitoli degli anni
successivi.
* * *
Con decreto dello stesso Ministro del 22 marzo 1995
il Prof. Alfredo Carlo Moro è stato nominato presidente del Centro nazionale
di documentazione e analisi per la tutela dell'infanzia dell'Osservatorio
nazionale sui problemi dei minori.
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