Prospettive assistenziali, n. 111, luglio-settembre 1995

 

 

Notiziario dell'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie

 

 

PERCHÉ L’ ANFAA HA SOTTOSCRITTO IL DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL SETTIMANALE VITA E DA TELEFONO AZZURRO

 

In merito al documento che riproduciamo integralmente (1), la Presidente nazionale del­I'ANFAA ha scritto quanto segue:

 

«Non intendo sottoscrivere l'appello: le propo­ste sono generiche e vaghe. Non vengono af­frontati i problemi reali dei minori con gravi diffi­coltà familiari o in situazione di abbandono; non si fa riferimento ai 40.000 bambini e ragazzi che trascorrono gli anni fondamentali della loro vita chiusi negli istituti (e che il Telefono azzurro continua a ignorare). L'ANFAA insieme alle altre associazioni aderenti al Coordinamento "Dalla parte dei bambini", ritiene necessario un impe­gno più incisivo delle istituzioni per la piena e corretta attuazione della legge 4 maggio 1983 n. 184 "Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori". Per raggiungere questo risultato non è però sufficiente (anche se necessario) ottene­re dai giudici tutelari e dai magistrati dei Tribu­nali e delle Procure per i minorenni e delle Corti di appello una azione più incisiva. È indispensa­bile invece che venga approvata - finalmente - una seria legge di riforma dell'assistenza che:

- unifichi le competenze gestionali oggi spar­se fra Comuni, USL e Province con la conse­guenza che in molte situazioni è impossibile in­dividuare l'ente competente a intervenire a tute­la del minore;

- superi l'odiosa separazione dell'assistenza fra minori nati nel matrimonio (di competenza di Comuni e USL) e al di fuori di esso (di compe­tenza delle Province);

- imponga ai Comuni l'obbligo di fornire assi­stenza ai minori e alle loro famiglie in difficoltà, prevedendo sanzioni penali per i funzionari e gli amministratori inadempienti.

«Questa è la richiesta che I'ANFAA e molte al­tre organizzazioni hanno rivolto al Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale, in modo che i 40 mila minori che sono rinchiusi negli istituti del nostro Paese possano al più presto vivere cir­condati dall'affetto di una vera famiglia».

 

 

(1) Testo del documento

Riuniti a Roma, presso la Camera dei Deputati, il 26 Aprile 1995, noi associazioni e operatori impegnati per i - minori esprimiamo, proseguendo un cammino comune di sensibilizzazione iniziato il 22 Aprile 1994 con i sindaci di 12 città italiane, la volontà di rivolgere ogni nostra risorsa affinché si realizzino i seguenti punti:

1) La convenzione dei diritti del bambino approvata dal­l'ONU nel 1989, e ratificata in Italia con legge 176/1991, ob­bliga il nostro paese a porre l'attenzione, in modo particola­re, sulle modalità di attuazione dei diritti primari dei bambini considerandoli finalmente soggetti di diritto. Sottolineano a questo proposito la necessità e l'urgenza di presentare la relazione sullo stato dei diritti dei bambini in Italia, quale ob­bligo per ogni paese aderente alla Convenzione.

2) Per una piena tutela dei diritti dei bambini non si po­trà prescindere da alcuni interventi legislativi ormai dive­nuti urgenti: si pensi, in primo luogo, ad una legge quadro sui temi e sui problemi dell'infanzia che stabilisca degli standard di riferimento per l'intervento dei servizi sociali, sia a livello regionale che locale. Una legge che preveda gli uffici di Pubblica Tutela su tutto il territorio e che curi gli in­teressi di soggetti deboli e senza voce come i minori. Ne­cessitano programmi territoriali a favore dei minori compo­sti di obiettivi e di forme di verifica.

3) È necessario rivedere il codice penale, ancora fermo agli anni '30, con specifica attenzione ai reati in cui la vitti­ma sia un minore. Insieme al codice penale è urgente un riordino ed un assetto, almeno come riflessione comune, delle competenze riguardo ai minori previste nel codice ci­vile e nel codice di procedura civile.

4) L'attenzione alla televisione che sta impropriamente sostituendo i riferimenti educativi originali della famiglia e della scuola nonché i tradizionali percorsi di socializzazio­ne delle nuove generazioni. Si chiede una programmazio­ne televisiva che tenga in giusta considerazione l'evoluzio­ne della personalità del minore, cercando, al contempo le vie per offrire ai soggetti in età evolutiva forme dirette di comunicazione attraverso i media come previsto dalla con­venzione sui diritti del bambino.

5) L'insistenza sull'attuazione del diritto alla riservatezza ed all'anonimato dei più piccoli. Riteniamo che i codici di autoregolamentazione richiedano l'impegno ed il controllo di tutti.

6) Una rinnovata attenzione alla scuola ed al diritto all'educazione; nonché la richiesta di un sollecito impegno per la completa attuazione della legge 104/92 sull'handi­cap. Chiediamo, infine, a tutte le istituzioni del Paese di unirsi a noi per fornire, ognuna nel proprio ambito le risposte con­crete che il mondo dell'infanzia attende da troppo tempo.

Il documento 8 stato sottoscritto da: ABA - Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, abulimia, e disordini alimentari; ABIO - Associazione per il bambino in ospedale; AGESCI - Associa­zione guida e scout cattolici italiani; AIBI - Associazione amici dei bambini; AIAS - Associazione italiana per l'assistenza agli spastici; AICS - Associazione italiana culturale e sport; AIL - Associazione italiana contro la leucemia; ALT - Associazione per la lotta alla trom­bosi; ANFFAS - Associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti subnormali; ANLAIDS - Associazione nazionale per la lotta contro I'AIDS; ANMIC - Associazione nazionale mutilati e invalidi civili; AN­PAS - Associazione nazionale pubbliche assistenze; ANTHAI - Asso­ciazione nazionale tutela handicappati e invalidi; ASM - Associazio­ne italiana studio malformazioni; Associazione Casa della mamma; Associazione Essere bambino; Associazione Famiglia aperta; Asso­ciazione italiana maestri cattolici; Associazione italiana persone down; AUSER - Associazione per l'autogestione dei servizi e la soli­darietà; AVIS - Associazione volontari italiani sangue; Caritas italia­na; CGD - Coordinamento genitori democratici; CIAI - Centro italiano per l'adozione internazionale; CIDI - Centro di iniziativa democratica degli insegnanti; CIF - Centro italiano femminile; Compagnia delle opere; Confconsumatori; CSI - Centro sportivo italiano; DSM - Difesa sociale del minore; FIVOL- Federazione italiana volontariato; FNISM - Federazione nazionale insegnanti scuola materna; Lega ambiente; Movimento consumatori; Società italiana neuropsichiatria infantile; Società italiana di pediatria; Telefono rosa; WWF Italia; Fondazione internazionale Lelio Basso; Arci ragazzi; Comunità Capodarco; AISM - Associazione italiana sclerosi multipla; Lega filo d'oro; Società di studio per i disturbi della personalità; AIRC - Associazione italiana ricerca cancro; Associazione Giovanni XXIII.

 

 

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