Prospettive assistenziali, n. 111, luglio-settembre
1995
Specchio nero
LA CORTE DEI CONTI BOCCIA I
COMUNI
Da molti anni le richieste di servizi anche essenziali,
in particolare quelli riguardanti la sanità e l'assistenza, sono respinte dalle
Regioni, dai Comuni e dalle USL con il pretesto della mancanza delle
necessarie disponibilità economiche.
Abbiamo già trattato più volte l'argomento (*).
Riportiamo ora una parte dell'articolo di Agnese Vigna, pubblicato su La Stampa
del 4 agosto 1995: «Aumentano le entrate
degli enti locali ma diminuisce la loro capacità di spesa. I Comuni ignorano la
consistenza reale del loro patrimonio perché non aggiornano le scritture
immobiliari e quindi non possono ricavare profitto dai propri beni. Lo rileva
la "Relazione annuale sulla gestione finanziaria degli enti locali nel
1993"; presentata dalla Sezione enti locali della Corte dei conti al
Parlamento.
«Sotto
accusa, in particolare, l'attività amministrativa nel settore delle opere
pubbliche. Nell'edilizia non è ancora stato utilizzato il plafond di 1400
miliardi per l'acquisto di alloggi disposto da due leggi dell'84 e dell'86. E
l'attuazione dei programmi di edilizia agevolata "non mostra sostanziali
avanzamenti": se i fondi erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti ammontano
ad oltre 11.776 miliardi, quelli erogati per iniziative concluse od avviate si
fermano a 4589 miliardi. Per l'edilizia straordinaria, su 400 miliardi disponibili
le erogazioni sono pari a 124,5 miliardi».
INGIUSTIFICATE DISPARITA DI
TRATTAMENTO DEGLI HANDICAPPATI TOTALI (1)
Dalla tabella allegata, tratta da "Distrofia muscolare",
n. 114, aprile 1994, emerge una realtà che dovrebbe essere radicalmente ed
urgentemente cambiata assumendo come principio base la parità di trattamento
a parità di condizioni psico-fisiche, indipendentemente quindi dalla causa
dell'handicap.
|
Importi
complessivi |
|
|
Mensili |
Annuali |
Mutilati e invalidi civili (2) |
1.043.975 |
12.860.695 |
Inabili INPS (3) |
1.721.980 |
21.674.760 |
Mutilati e invalidi del lavoro (4) |
2.551.075 |
30.612.900 |
Mutilati e invalidi di guerra (5) |
14.254.121 |
171.049.452 |
Vittime civili di guerra (6) |
14.254.121 |
171.049.452 |
Mutilati e invalidi per servizio (7) |
13.376.292 |
160.515.504 |
(*) Si veda su Prospettive
assistenziali, "La privatizzazione delle IPAB, ovvero i poveri ancora più
poveri", n. 90, aprile-giugno; "La nuova legge sulle autonomie locali
ignora gli assistiti", n. 91, luglio-settembre 1990; "II Governo si
è dimenticato dei poveri? Intervista a Mons. Pasini", n. 92,
ottobre-dicembre 1990; "Legge finanziaria 1990", n. 96, ottobre-dicembre
1991; "La finanziaria 1993 nega le esigenze dei più deboli", n. 100,
ottobre-dicembre 1992; "Strutture per handicappati: finanziamenti non
richiesti da Regioni, Comuni e USL", n. 102, aprile-giugno 1993;
"Situazione al 30.6.1993 del programma di interventi per le RSA"
(stanziati 2.810 miliardi ai sensi della legge 11.3.1988, n. 67, non richiesti
1.080 miliardi, n.d.r.), n. 105, gennaio-marzo 1994; "Inventario dei beni
ex ECA e ex IPAB disposto dalla Regione Piemonte e gravi preoccupazioni per le
IPAB privatizzate della Regione Campania", n. 110, aprile-giugno 1995. Si
vedano inoltre, il capitolo "Quei soldi che non ci sono mai" del
volume di F. Santanera, M.G. Breda, F. Dalmazio, Anziani malati cronici: i
diritti negati, UTET Libreria, Torino, 1994, e l'articolo di Ugo Ascoli,
"Le carte truccate della politica sociale in Italia: crisi fiscale,
privatizzazione e ristrutturazione dei servizi", La Rivista di servizio
sociale, n. 2, giugno 1990.
(1) Tutti i dati si riferiscono al
1993, riguardano una persona con invalidità totale (es. tetraplegico) e
comprendono tutte le prestazioni economiche di cui possono godere le diverse
categorie.
(2) È una categoria residuale: chi
non appartiene alle altre categorie (INPS esclusa) va a far parte di questa (L.
118/71; L. 18/80).
(3) Rientrano in questa categoria
coloro che, coperti da assicurazione obbligatoria, non sono in grado di
lavorare per cause non imputabili al rapporto di lavoro (L. 222/84; L. 88/89).
L'importo si riferisce a 1.500.000 di stipendio netto e 15 anni di contributi e
comprende l'indennità di accompagnamento per invalidi civili.
(4) Sono persone che hanno riportato
mutilazioni e infermità sul lavoro durante un regolare rapporto di lavoro
dipendente (DPR 1124/65; DPR 1075/79). L'importo comprende: una rendita di
inabilità media, l'indennità di accompagnamento, l'assegno di incollocabilità.
(5) Sono coloro che, durante il
servizio militare, a causa della guerra, hanno subito menomazioni alla loro
integrità (DPR 915/78; L. 261/91). L'importo comprende: pensione, assegno
integrativo, assegno di superinvalidità, indennità di assistenza e
accompagnamento, speciale indennità aggiuntiva, la integrazione indennità di
accompagnamento, 28 integrazione indennità di accompagnamento,
indennità integrativa speciale.
(6) Trattasi di cittadini italiani
divenuti invalidi per qualsiasi fatto di guerra che sia stato la causa
violenta, diretta e immediata dell'invalidità (DPR 915/78; L. 296/73).
(7) Sono coloro che, alle dipendenze
dello Stato e degli Enti locali, territoriali e istituzionali, hanno riportato
mutilazioni e infermità in servizio e per cause di servizio militare o civile
(D.Lgs. 74/48; L. 539/50; DPR 1813/60; DPR 748/72; L. 261/91). Alle somme
riportate va aggiunta una pensione pari all'ultimo stipendio.
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