Prospettive assistenziali, n. 116, ottobre-dicembre
1996
Specchio nero
FUORI GLI HANDICAPPATI DALLE
NORMALI AZIENDE DI TREVISO
Nell'editoriale del n. 111, luglio-settembre 1995 di Prospettive assistenziali, avevamo segnalato
che la Fondazione italiana per il volontariato aveva proposto che gli
handicappati e gli svantaggiati non venissero più inseriti nelle normali
imprese, ma esclusivamente nelle cooperative sociali o in organizzazioni
similari.
La scelta emarginante della Fondazione italiana per
il volontariato è stata - purtroppo - fatta propria dall'Ufficio provinciale
del lavoro e della massima occupazione (UPLMO) di Treviso che in data 17
settembre 1996 ha stipulato con il Consorzio Cooperative sociali
"Intesa", I'Unindustria, l'Associazione nazionale costruttori edili
ed affini, l'Associazione commercianti e i Sindacati CGIL, CISL, UIL, la
seguente intesa che, interpretando in modo assolutamente distorto la legge
482/1968 sul collocamento obbligatorio, blocca in modo definitivo
l'integrazione dei soggetti handicappati e svantaggiati, compresi quelli con
piena capacità lavorativa, nelle normali aziende pubbliche e private.
AI riguardo ricordiamo che ai Soci lavoratori delle
cooperative sociali può essere corrisposto qualsiasi stipendio, anche di gran
lunga inferiore a quello stabilito dai contratti collettivi di lavoro (1).
Testo dell'intesa
II giorno 17 settembre 1996 I'UPLMO di Treviso
(direttore Dr. Concetto Patanè); il Consorzio Cooperative sociali provinciali
"Intesa" (presidente Sig. Adone Bordignoni); I'Unindustria Treviso
(presidente Dr. Nicola Tognana); l'Associazione nazionale costruttori edili ed
affini (presidente Geom. Comarella Francesco); I'Associa-, zione
commercianti (presidente Sig. Renato Salvadori); le Organizzazioni sindacali
CGIL (segretario provinciale Sig. Pierluigi Cacco); CISL (segretario
provinciale, Sig. Bruno Michielin), e UIL (segretario provinciale, Sig. Gerardo
Colamarco);
premesso che l'Ufficio del lavoro e della massima
occupazione di Treviso è da tempo impegnato - nell'ambito delle proprie
competenze previste dal vigente ordinamento giuridico in materia di
collocamento obbligatorio, ai sensi della legge n. 482/68 e successive
modifiche, e dalla cooperazione sociale, ai sensi della legge n. 381191 - a
svolgere attività promozionale per sviluppare e consolidare le disponibilità
delle imprese allo scopo di realizzare il miglioramento delle condizioni
occupazionali dei disabili, di cui alla legge n. 104/92, e per valorizzare,
contestualmente, gli impegni delle Cooperative sociali, quali diversificate
ed idonee strutture che, in condizioni di specifici ed adeguati parametri di
sicurezza, offrano apprezzabili opportunità per l'accrescimento delle risorse
dei suddetti lavoratori;
- anche il "Protocollo d'intesa"
(sottoscritto in data 11.1.96 tra I'UPLMO, le Unità locali sociosanitarie
della Provincia di Treviso e le Parti sociali, quali organizzazioni sindacali
di lavoratori e dei datori di lavoro interessate, ed integralmente recepito
dalla Commissione regionale impiego con delibera n. 22/96-418 del 22.5.96)
prevede al punto 12) che, al fine di rispondere alle complesse esigenze
d'inserimento lavorativo di disabili più gravi, si rende altresì opportuno
articolare le varie forme d'intervento con la qualificata partecipazione delle
Cooperative sociali; - la Commissione provinciale per il collocamento
obbligatorio ha costantemente rivolto inviti alle Parti sociali affinché si
realizzi ogni proficua iniziativa per rendere effettivo il diritto al lavoro
di tutti i lavoratori svantaggiati soprarichiamati;
- il Consorzio cooperative sociali provinciale
"Intesa", con sede in Villorba (TV), in rappresentanza delle
cooperative sociali associate, è impegnato nell'interesse generale della
comunità a creare sempre maggiori opportunità di lavoro per le persone svantaggiate
della nostra provincia fornendo l'assistenza organizzativa e gestionale alle
cooperative al fine di garantire la qualità ed il controllo del
prodotto/servizio realizzato;
- le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei
datori di lavoro, aderenti alla presente convenzione, condividendo i principi
ed i criteri sopraenunciati, assicurano il loro contributo per la più agile e
completa applicazione e diffusione del presente protocollo;
- tutti i firmatari della presente auspicano
l'adesione di altri soggetti, che ne condividano le finalità ed il sistema
operativo e che possiedano i necessari e uniformi requisiti;
- per il conseguimento dei suddetti risultati, nella
certezza dei rapporti intercorrenti tra le parti e nei confronti della Pubblica
amministrazione, si rende necessario prevedere e regolamentare:
A) da un lato l'implementazione delle attività
imprenditoriali delle Cooperative sociali mediante l'assunzione di adeguati e
confacenti incarichi di lavorazioni e/o servizi per le aziende committenti,
che rendono possibile il soddisfacente impiego di lavoratori disabili, previsti
dalla legge n. 381192;
B) sull'altro versante, la determinazione di
condizioni che incentivino le imprese a fornire lavoro alle cooperative sociali
per l'esecuzione di produzioni e/o servizi con rilevanza ai fini degli
obblighi di cui alla legge n. 482/68;
Le parti come sopra rappresentate
convengono quanto segue:
1
- le premesse costituiscono parte integrante della presente intesa;
2 - il lavoro (produzione o servizi), fornito/
commissionato alle cooperative sociali dalle imprese aderenti alle
Associazioni firmatarie del presente accordo, sarà ritenuto utile all'adempimento
degli obblighi stabiliti dalla legge 482/68 da parte delle imprese stesse, nei
seguenti termini e misure:
2a) il Consorzio cooperative sociali provinciale
"Intesa", con sede in Villorba (TV), rilascerà semestralmente
all'UPLMO una dichiarazione che attesta il valore complessivo del lavoro svolto
dalle cooperative sociali aderenti, dedotti eventuali costi di materie prime,
per le singole imprese committenti (allegato 1);
2b) l'impresa committente presenta una dichiarazione
all'UPLMO di Treviso, unitamente alla denuncia semestrale di cui alla legge
482/68, riportante i valori delle commesse/servizi affidati nel semestre di
competenza alle cooperative sociali interessate (allegato 2);
2c) in relazione al valore complessivo affidato
dall'impresa nel semestre ad una o più cooperative, I'UPLMO considera adempiuto
l'obbligo di assunzione semestrale ai sensi dell'art. 11 della legge 482/68 da
parte dell'impresa stessa per un numero di unità da calcolare come segue:
- valore complessivo del lavoro del semestre affidato
a una o più cooperative, depurato da eventuali costi di materie prime, diviso
per il coefficiente individuato di L. 18.000.000 (diciotto milioni). II
coefficiente sarà oggetto di valutazione tra le parti ed eventualmente
aggiornato ogni due anni;
3 - I'UPLMO informerà periodicamente la Commissione
provinciale per il collocamento obbligatorio sull'andamento qualitativo e
quantitativo rilevato in relazione all'applicazione della presente
convenzione;
4 - nel corso dell'incontro annuale di cui al punto
14 del Protocollo d'intesa 11 gennaio 1996 richiamato in premessa, le Parti
verificheranno anche l'andamento dell'occupazione dei disabili derivante
dall'applicazione della presente convenzione.
Allegato 1
Fac-simile della dichiarazione
semestrale di consorzio provinciale "Intesa"
Ai sensi e per gli effetti del "Protocollo di
intesa" tra I'UPLMO e Parti sociali del 17.9.1996, si dichiara che nel
semestre .............. è stato commissionato lavoro alle Cooperative Sociali
dalle imprese come sottoelencate.
Data ............ Firma
...................
Nome Nome Importo del lavoro
impresa cooperativa commissionato
Cooperativa cooperativa
.................... ...................... ........................................................................................
Allegato 2
Fac-simile dichiarazione della azienda
La ditta .......:............ corrente in
................... in persona del legale rappresentante pro-tempore
........................ aderente alla Associazione .............. dichiara ai
sensi e per gli effetti del "Protocollo d'intesa" tra UPLMO e Parti
sociali del 17.9.1996 che nel semestre ............... ha affidato lavori per
l'importo complessivo di L. .................. al netto dei materiali a
Cooperative sociali sotto specificate.
Data ............. Firma
......................
Nome cooperativa Importo
del lavoro commissionato
................................ ........................................................
(1) I partecipanti al convegno
"Lavori in corso - L'integrazione delle persone disabili nel mondo del
lavoro" tenutosi a Genoa il 20-21 novembre 1996 hanno approvato la
seguente mozione presentata da: FISH, Federazione per il superamento
dell'handicap; D.P.I. Disabled people indipendent; Federazione handicap
Campania; Lega Nazionale per il diritto al lavoro degli handicappati; Alogon
Calabria; Operatori Servizi Inserimento lavorativo Veneto e provincia di
Brescia; CSA-Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base di
Torino; AIAS, Associazione Italiana assistenza spastici Nazionale; FAR,
Federazione Italiana Paraplegici.
«I partecipanti al Convegno nazionale «Lavori in corso" esprimono
forte preoccupazione e la più decisa contrarietà alla logica su cui si fonda il
protocollo di intesa sottoscritto a Treviso il 17.9.96 tra UPLMO, Consorzio
Cooperative Sociali "Intesa", Unindustria, A.N.C.E., A.S.C.O.M. e
CGIL-CISL-UIL provinciali.
«Questo accordo prevede l'esonero dal collocamento obbligatorio per le
Aziende soggette alla legge 482168 che diano in appalto a Cooperative sociali
commesse produttive.
«L'integrazione lavorativa delle persone con disabilità va tutelata e
maggiormente sostenuta da una necessaria riforma del quadro normativo,
garantendo la possibilità di scelta tra tutte le opportunità lavorative.
«In tale quadro la cooperazione sociale ha un suo ruolo che non può essere
sostituito, né barattato con quello delle ordinarie unità produttive, per non
riproporre ghetti predeterminati inaccettabili.
«Accordi tra le parti sociali debbono rispettare la normativa vigente
di tutela del diritto al lavoro delle persone con disabilità.
«Si ritiene perciò di dubbia legittimità il ruolo avuto nella
definizione del protocollo di intesa da parte dell'UPLMO di Treviso.
«Si invitano le parti
interessate a sospendere l'accordo o a rivederne nella sostanza i contenuti».
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