Prospettive assistenziali, n. 118, aprile-giugno 1997

 

 

CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE: UN ALLOGGIO ADEGUATO PER TUTTI

 

 

La seconda Conferenza delle Nazioni Unite su­gli insediamenti umani (Habitat ll), tenutasi a Istanbul dal 3 al 14 giugno 1996 si è conclusa con l'approvazione del documento "Habitat Agenda'; nonché della dichiarazione finale che riproduciamo integralmente (1).

 

Dichiarazione di Istanbul sugli insediamenti umani

1. Noi, i capi di Stato, di Governo e le Delega­zioni ufficiali dei paesi riuniti nella II Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani (Habitat li), tenutasi a Istanbul, Turchia, dal 3 al 14 giugno 1996, cogliamo questa occasione per sottoscrivere gli obiettivi universali di garantire un alloggio adeguato a tutti e rendere gli inse­diamenti umani sicuri, sani, vivibili, equi, sosteni­bili e produttivi. Le nostre discussioni sui due maggiori temi della conferenza - alloggio ade­guato per tutti e sviluppo sostenibile degli inse­diamenti umani in un mondo in via di rapida ur­banizzazione - sono stati ispirati dallo Statuto delle Nazioni Unite e hanno come scopo quello di riaffermare le collaborazioni esistenti e for­giarne di nuove per agire a livello internazionale, nazionale e locale allo scopo di migliorare il nostro ambiente di vita. Ci impegniamo a fare nostri gli obiettivi, i principi e le raccomanda­zioni contenuti nell'Habitat Agenda e assicuria­mo il nostro mutuo sostegno per metterli in pra­tica.

2. Abbiamo considerato, con un senso di ur­genza, il continuo deterioramento delle condi­zioni degli alloggi e degli insediamenti umani. AI­lo stesso tempo, riconosciamo le città e i paesi quali centri di cultura, che generano sviluppo economico e progresso sociale, culturale, spiri­tuale e scientifico. Dobbiamo sfruttare le oppor­tunità offerte dai nostri insediamenti e preserva­re la loro diversità per promuovere solidarietà fra tutti i nostri popoli.

3. Riaffermiamo il nostro impegno per migliori livelli di vita in condizioni di maggiore libertà per tutto il genere umano. Ricordiamo la Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani te­nutasi a Vancouver, Canada, la celebrazione dell'Anno internazionale dei senzatetto e la Stra­tegia globale per la casa, eventi tutti che hanno contribuito ad accrescere la coscienza globale del problema degli insediamenti umani e invitato ad agire per ottenere un alloggio adeguato per tutti. Le recenti Conferenze mondiali delle Nazio­ni Unite, compresa, in particolare, la Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo, ci hanno fornito un ampio ordine del giorno per raggiungere equamente pace, giustizia e demo­crazia costruite su sviluppo economico, svilup­po sociale e tutela ambientale come componenti interdipendenti e reciprocamente rafforzantisi di uno sviluppo sostenibile. Abbiamo cercato di in­tegrare i risultati di queste conferenze nell'Habi­tat Agenda.

4. Per migliorare la qualità della vita negli in­sediamenti umani, dobbiamo combattere il dete­rioramento delle condizioni di vita che nella maggior parte dei casi, specialmente nei paesi in via di sviluppo, hanno raggiunto proporzioni critiche. In questo dobbiamo, fra l'altro, conside­rare nel loro insieme modelli di consumo e pro­duzione non sostenibili, specialmente nei paesi industrializzati; spostamenti di popolazione non sostenibili, che coinvolgono strutture e distribu­zione, e che danno priorità alla tendenza verso un'eccessiva concentrazione di popolazione: il fenomeno dei senza casa; la crescente povertà; la disoccupazione; l'esclusione sociale; l'insta­bilità della famiglia; l'inadeguatezza delle risor­se; la mancanza di servizi e infrastrutture di ba­se; la mancanza di adeguata pianificazione; la crescente violenza e insicurezza; il degrado am­bientale e l'aumento del rischio di catastrofi.

5. Le sfide degli insediamenti umani sono uni­versali, ma i paesi e le regioni hanno di fronte anche problemi specifici che necessitano di specifiche soluzioni. Riconosciamo il bisogno di intensificare i nostri sforzi e la cooperazione per migliorare le condizioni di vita nelle città, nei paesi e nei villaggi in tutto il mondo, specialmen­te nei paesi in via di sviluppo, dove la situazione è particolarmente grave, e nei paesi con econo­mie in transizione. A questo riguardo, ricono­sciamo che la globalizzazione dell'economia mondiale offre opportunità e sfide per il proces­so di sviluppo, ma anche rischi e incertezze, e - che il raggiungimento degli scopi dell'Habitat Agenda verrebbe facilitato fra l'altro da azioni positive in tema di finanziamento allo sviluppo, debito estero, commercio internazionale e tra­sferimento di tecnologia. Le nostre città devono essere luoghi dove gli esseri umani realizzano pienamente la propria vita con dignità, in buona salute, sicuri, felici e colmi di speranza.

6. Lo sviluppo rurale e quello urbano sono in­terdipendenti. Oltre a migliorare l'habitat urba­no, dobbiamo lavorare anche per diffondere in­frastrutture adeguate, servizi pubblici e opportu­nità di lavoro nelle aree rurali onde aumentare l'interesse nei loro confronti, sviluppare una rete integrata di insediamenti e ridurre al minimo la migrazione dalle campagne alle città. Le città di dimensione media e piccola necessitano un'at­tenzione speciale.

7. Poiché gli esseri umani sono al centro della nostra attenzione per uno sviluppo sostenibile, essi sono la base del nostro operare per dare attuazione all'Habitat Agenda. Riconosciamo che le donne, i bambini e i giovani hanno parti­colare necessità di condizioni di vita sicure, sa­lubri e protette. Intensificheremo i nostri sforzi per sradicare la povertà e la discriminazione, per promuovere e proteggere tutti i diritti umani e le libertà fondamentali di ognuno, nonché per provvedere ai bisogni di base, quali l'istruzione, l'alimentazione e i servizi sanitari, nel corso dell'intera vita, e, specialmente, a un alloggio adeguato per tutti. Perciò, ci impegniamo a mi­gliorare le condizioni di vita negli insediamenti umani affinché siano in linea con i bisogni e le realtà locali, e riconosciamo il bisogno di indiriz­zare le tendenze globali, economiche, sociali e ambientali, per assicurare la creazione di mi­gliori ambienti di vita per tutti. Assicureremo an­che la piena ed equa partecipazione di tutti gli uomini e le donne, e l'effettiva partecipazione dei giovani, alla vita politica, economica e socia­le. Promuoveremo il pieno accesso alle persone disabili, come pure I'eguaglianza tra i sessi nelle politiche, nei programmi e nei progetti per un al­loggio e uno sviluppo sostenibile degli insedia­menti umani. Formuliamo questi impegni con particolare riferimento al miliardo e più di perso­ne che vivono in assoluta povertà e per i membri delle categorie vulnerabili e svantaggiate identi­ficati nell'Habitat Agenda.

8. Riaffermiamo il nostro impegno per la piena e progressiva realizzazione del diritto a un'abita­zione adeguata come previsto negli strumenti internazionali. Per questo, cercheremo a tutti i li­velli l'attiva partecipazione dei nostri interlocuto­ri pubblici, privati e non governativi per garantire sicurezza legale di uso, protezione della discri­minazione ed equo accesso ad abitazioni ac­cessibili ed adeguate per tutte le persone e le loro famiglie.

9. Lavoreremo per espandere la fornitura di abitazioni accessibili mettendo i mercati in con­dizione di operare efficacemente e in maniera responsabile dal punto di vista sociale e am­bientale, allargando l'accesso alla terra e al cre­dito e assistendo coloro che non sono in grado di prendere parte al mercato della casa.

10. Per sostenere il nostro ambiente globale e migliorare la qualità della vita nei nostri insedia­menti umani, ci impegniamo a far nostri modelli sostenibili di produzione, consumo, trasporto e sviluppo degli insediamenti; la prevenzione dell'inquinamento; il rispetto per la capacità di portata degli ecosistemi e la preservazione di opportunità per le generazioni future. A questo riguardo, coopereremo in uno spirito di collabo­razione globale per conservare, proteggere e ri­costruire la salute e l'integrità dell'ecosistema della terra. Considerando i differenti contributi al degrado ambientale globale, riaffermiamo il principio che i paesi hanno responsabilità co­muni, ma differenziate. Riconosciamo pure di dover intraprendere queste azioni in maniera coerente con il principio della prevenzione, che sarà ampiamente applicato secondo le capacità di ciascun paese. Promuoveremo anche am­bienti di vita salubri, specialmente attraverso la fornitura di quantità adeguate di acqua potabile e un reale controllo dello spreco.

11. Promuoveremo la conservazione, il re­stauro e il mantenimento di edifici, monumenti, spazi aperti, panorami e modelli di insediamento di valore storico, culturale, architettonico, natu­rale, religioso e spirituale.

12. Adottiamo la strategia della promozione e i principi di collaborazione e partecipazione co­me l'approccio più democratico ed efficace per la realizzazione dei nostri impegni. Poiché rico­nosciamo le autorità locali come i nostri collabo­ratori più vicini ed essenziali per la realizzazione dell'Habitat Agenda, dobbiamo promuovere, en­tro il quadro giuridico di ciascuna nazione, il de­centramento verso autorità democratiche locali e operare per rafforzare le loro capacità finan­ziarie e istituzionali in accordo con le condizioni delle nazioni; nel contempo garantire la loro tra­sparenza, affidabilità e responsabilità nei con­fronti delle necessità della popolazione, che so­no requisiti chiave per i governi a tutti i livelli. In­tensificheremo anche la nostra cooperazione con i legislatori, il settore privato, i sindacati e le organizzazioni non governative e le altre orga­nizzazioni della società civile, con il debito ri­spetto per la loro autonomia. Valorizzeremo il ruolo della donna e incoraggeremo I'investimento comune, responsabile sotto il profilo sociale e ambientale, da parte del settore privato. L'azione locale dovrebbe essere guidata e stimolata at­traverso programmi locali basati sull'Agenda 21, l'Habitat Agenda, o qualunque altro programma equivalente, come pure tratti dall'esperienza di cooperazione mondiale iniziata a Istanbul dal­l'Assemblea mondiale delle città e delle auto­rità locali, senza pregiudizio per politiche, obiet­tivi, priorità e programmi nazionali. La strategia della promozione include una responsabilità per i governi di dar corso a misure speciali per i membri delle categorie svantaggiate e vulnera­bili, quando è necessario.

13. Poiché l'attuazione dell'Habitat Agenda ri­chiederà fondi adeguati, dobbiamo raccogliere risorse finanziarie a livello nazionale e interna­zionale, incluse risorse nuove e addizionali da tutte le fonti - multilaterali e bilaterali, pubbliche e private. A questo riguardo, dobbiamo facilitare le potenzialità creative e promuovere il trasferi­mento di tecnologia appropriata e know-how. Inoltre, ribadiamo l'impegno preso nelle nostre recenti conferenze delle Nazioni Unite, special­mente quello in Agenda 21 sul trasferimento di fondi e tecnologia.

14. Crediamo che la piena ed effettiva attua­zione dell'Habitat Agenda richiederà il rafforza­mento del ruolo e delle funzioni del Centro delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (Habi­tat), tenendo in debito conto la necessità del centro di concentrarsi su obiettivi e questioni strategiche ben definiti e ampiamente sviluppati. A questo scopo, noi assicuriamo il nostro soste­gno per la piena attuazione dell'Habitat Agenda e del suo "Piano di azione". Riconosciamo an­che la necessità di rafforzare il ruolo e le funzio­ni del Centro delle Nazioni Unite per gli insedia­menti umani come uno dei maggiori requisiti per la piena attuazione dell'Habitat Agenda e del suo "Piano di azione globale".

15. Questa Conferenza di Istanbul segna una nuova era di cooperazione, l'era di una cultura di solidarietà. Mentre entriamo nel XXI secolo, offriamo una visione positiva di insediamenti umani sostenibili, un senso di speranza per il nostro comune futuro e un'esortazione a unirsi in una sfida veramente meritevole e impegnati­va: quella di costruire insieme un mondo dove ognuno possa vivere in una casa sicura con la promessa di una vita decorosa, con dignità, in buona salute, sicuro, felice e colmo di speranza.

 

 

 

(1) II testo è stato tratto dal n. 17/1996 de "ll Regno-do­cumenti".

 

 

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