Notizie
HANDICAP GRAVE: IL PRIMATO
DELL'EDUCAZIONE
Riportiamo la mozione finale approvata
dai partecipanti al convegno provinciale svoltosi a Torino il 28 marzo 1998 e
organizzato dal Comitato per l'integrazione scolastica degli handicappati e da
"Handicap & Scuola".
I
partecipanti al convegno "Handicap grave: il primato
dell'educazione" riaffermano la positività delle esperienze di
integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap grave, sia per i
ragazzi disabili che per i loro compagni.
Condividono
le
tesi presentate dai relatori e fanno proprie in particolare le affermazioni
contenute nella Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/87: «È ormai superata in sede scientifica la
concezione di una radicale irrecuperabilità degli handicappati». «Non assumere
come insuperabili ostacoli che è invece doveroso tentare di eliminare, o almeno
attenuare, e non dare per dimostrato ciò che va invece concretamente verificato
e sperimentato onde assicurare pari opportunità a tutti».
Fanno appello
AI Governo ed al Parlamento affinché:
-
sia rivisto annualmente il rapporto di un insegnante ogni 138 alunni
frequentanti, anche in considerazione della diminuzione della popolazione
scolastica e dell'incremento, documentato in sede scientifica, del numero di
allievi in situazione di handicap grave;
- siano consolidati al 100%
i posti di sostegno;
-
sia ristabilita la disposizione che riduceva a 20 il numero massimo degli
alunni nelle classi in cui sono inseriti ragazzi in situazione di handicap;
-
i docenti per il sostegno non possano essere utilizzati per le supplenze brevi
onde evitare la dispersione di risorse fondamentali per la realizzazione delle
attività didattiche che favoriscono l'integrazione di tutti gli allievi;
-
venga avviato un piano nazionale di aggiornamento per i docenti curricolari di
ogni ordine di scuola sulle tematiche dell'integrazione scolastica degli alunni
in situazione di handicap;
-
le deroghe previste dall'art. 40 del Collegato alla legge n. 449/97 siano
istituite secondo i bisogni reali degli alunni in situazione di handicap, onde
evitare emarginazione ed assistenzialismo;
-
i progetti di sperimentazione, previsti dallo stesso articolo, siano attuati
nelle classi comuni e in riferimento ai decreti sull'autonomia, siano semplificate
le modalità di attuazione degli stessi;
-
nel regolamento in materia di autonomia, posto alla consultazione delle scuole,
siano inseriti riferimenti più espliciti e più incisivi per una posizione non
marginale delle questioni relative all'integrazione degli alunni in situazione
di handicap. Questo in relazione all'organizzazione della flessibilità
didattica, anche per quanto si riferisce all'integrazione degli organici per i
casi di handicap grave ed in primo luogo per chiarire che le finalità della
scuola devono essere esplicitate sulla scorta delle indicazioni della legge
517/77 (attuazione del diritto allo studio e piena formazione della personalità
degli alunni anche di quelli in situazione di handicap). Si ritiene opportuno
che il regolamento sull'autonomia preveda esplicitamente quanto segue: «Le istituzioni scolastiche autonome assicurano
l'integrazione di tutti gli alunni in situazione di handicap nelle sezioni e
nelle classi comuni delle scuole ordinarie come sancito dall'art. 12 della
legge 104/92»;
-
il sistema nazionale di valutazione consideri l'integrazione scolastica come
indicatore fondamentale della qualità della scuola, esplicitando tale indicazione
nei relativi provvedimenti.
Alla Regione Piemonte affinché:
-
sia garantita, negli ambulatori del distretto di residenza dei ragazzi, la
presenza del personale delle unità multidisciplinari (previste dalla Circolare
Regionale 11 Sap195 in attuazione dell'Atto di indirizzo relativo ai compiti
delle Aziende sanitarie locali, in materia di alunni in situazione di handicap
stabilito con DPR del 15/4/94);
-
siano urgentemente adeguati gli organici di dette unità in considerazione del
numero degli utenti e dell'apporto che le figure professionali dell'ASL devono
garantire a sostegno di ciascuna situazione di integrazione scolastica e al
fine di annullare gli inaccettabili tempi di attesa per accedere agli
accertamenti diagnostici o agli interventi di cura e riabilitazione;
-
sia ripristinata in tutte le ASL la gratuità degli interventi di
riabilitazione a supporto dei progetti educativi individualizzati per i
ragazzi in situazione di handicap e l'esenzione da ticket per tutti gli incontri
dei gruppi integrati;
- sia garantita la
prosecuzione dei corsi pre-lavorativi per i ragazzi con handicap intellettivo.
Alle Amministrazioni Comunali della Provincia di
Torino affinché:
-
venga assicurata con continuità la presenza di personale educativo di sostegno
per i ragazzi in situazione di handicap grave, evitando il ricorso a figure
professionali precarie;
-
venga garantito il servizio di trasporto da casa a scuola nel rispetto del
calendario e dell'orario di funzionamento delle classi frequentate dai ragazzi
disabili.
AI Provveditorato agli Studi di Torino affinché:
-
sia inviata una circolare di indirizzo che impegni tutte le scuole ad attivare,
all'inizio di ogni anno scolastico, i gruppi di lavoro sull'handicap a livello
di istituto, con la presenza dei docenti di sostegno, di una rappresentanza
degli insegnanti curricolari, del personale dell'ASL, dei familiari e degli studenti
nella scuola superiore;
-
nell'assegnazione del contingente provinciale di sostegno sia considerata la
peculiarità delle zone di montagna e le nomine vengano effettuate in tempi che
consentano la presenza del personale specializzato all'inizio dell'anno
scolastico, in modo che sia assicurata la loro collaborazione nel momento della
programmazione didattica ed educativa annuale;
-
i progetti di collaborazione fra le scuole di territorio ed i Centri educativi
speciali municipali mantengano la scuola del territorio di residenza come
ambito integrante prioritario, limitando le attività nei Centri ad un massimo
di 6-8 ore settimanali, con la presenza dei compagni di classe;
-
venga seguito I'iter dell'integrazione nel momento cruciale della fine della
scuola dell'obbligo con iniziative mirate di orientamento.
QUARTO CONCORSO SULLA STORIA
DEL SERVIZIO SOCIALE
1.
La Società per la storia del servizio sociale (SOSTOSS), con riferimento agli
artt. 1, 2, 7 dello statuto associativo, bandisce il quarto concorso a premi
per tesi di diploma sulla storia del servizio sociale in Italia, da intestare
alla memoria di personalità significative che hanno onorato la professione di
assistente sociale con l'attività di studio, di formazione e operativa.
2.
I premi, in numero di due e di un milione di lire ciascuno, saranno assegnati a
tesi discusse nell'anno accademico 1998-99 per il conseguimento del diploma di
assistente sociale.
3.
I premi sono intestati alla memoria di Virginia Delmati, protagonista nel campo
della formazione professionale degli assistenti sociali, e di Anna Giambruno,
ideatrice e dirigente di servizi sociali innovativi e figura di prestigio
nell'ambito della formazione.
4.
Le tesi dovranno riferirsi al periodo storico, di primario interesse per la
SOSTOSS, che va dal dopoguerra alla fine degli anni '70, e vertere su:
-
l'attività professionale di servizio sociale svolta da assistenti sociali in
enti ed organismi pubblici e privati, nazionali e locali, a favore di aree
territoriali e/o categorie di utenza economicamente o socialmente deboli o
emarginate;
- la formazione
professionale degli assistenti sociali.
Saranno considerate di
particolare interesse le tesi supportate da:
- ritrovamento di casistica
professionale e/o altri documenti significativi;
-
interviste ad operatori e responsabili delle attività di servizio sociale
dell'epoca nonché a testimoni privilegiati;
-
ricerche bibliografiche su pubblicazioni prodotte, anche dai singoli organismi,
nel periodo considerato.
5.
Le tesi saranno valutate da una commissione giudicatrice nominata dal consiglio
direttivo della SOSTOSS e composta da due membri dello stesso, da due
assistenti sociali di cui uno docente di servizio sociale e da uno storico. La
commissione trasmetterà al consiglio direttivo una valutazione motivata degli
elaborati pervenuti ed una graduatoria di merito degli stessi.
6.
I premi saranno assegnati dal consiglio direttivo e corrisposti nelle
circostanze che saranno a suo tempo indicate. I nomi degli autori delle tesi
premiate saranno resi noti ai concorrenti e resi pubblici attraverso gli
stessi canali di diffusione del bando. In caso di più autori della stessa tesi,
il premio verrà suddiviso in parti uguali. Qualora uno o entrambi i premi non
venissero assegnati, ne verrà ripetuta l'istituzione per l'anno accademico
successivo. La SOSTOSS si riserva il diritto di utilizzare le tesi inoltrate a
fini di studio e di divulgazione.
7.
Le tesi dovranno essere spedite con plico raccomandato alla SOSTOSS (c/o
ISTISS - Viale di Villa Pamphili, 84 - 00152 Roma) entro e non oltre il
31.5.2000; farà fede il timbro postale attestante la data di spedizione. Le
tesi dovranno essere inviate in doppia copia e corredate da domanda in carta
semplice contenente i dati anagrafici nonché da un documento dell'università
attestante il conseguimento del diploma ed il titolo della tesi.
L'INDENNITA DI
ACCOMPAGNAMENTO NON COSTITUISCE REDDITO
Finalmente,
anche il Comune di Torino ha capito che l'indennità di accompagnamento erogata
agli invalidi civili totali ed ai ciechi assoluti non costituisce reddito.
Meglio tardi che mai!
L'aveva
già stabilito il DPR 22 dicembre 1986 n. 917 e l'aveva confermato il TAR del
Piemonte, Sezione li, con la pronuncia n. 630 del 18 dicembre 1987.
Con
l'approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale di Torino,
avvenuta in data 27 aprile 1998 non si considera più «I'indennità di accompagnamento di cui alla legge 18/1980 e al DPR
508/1988 quale elemento costitutivo del reddito ai fini dell'erogazione
dell'assistenza domiciliare e dei contributi previsti a favore di soggetti non
autosufficienti».
www.fondazionepromozionesociale.it