Prospettive assistenziali, n. 123, luglio-settembre 1998

 

 

 

quantificazione delle prestazioni di assistenza sociale fornite dal comune di torino nel 1997

 

Nell’editoriale del numero scorso “Il Governo nega le esigenze e i diritti dei cittadini più deboli: occorre salvare il salvabile a livello parlamentare e aprire vertenze nei confronti delle Regioni e dei Comuni”, veniva rilevato che, escludendo gli interventi di competenza del settore della sicurezza sociale (1), il numero delle persone aventi l’esigenza di usufruire delle prestazioni dell’assistenza sociale era molto limitato e poteva essere calcolato in meno del 4% della popolazione.

A conferma di quanto sopra, riferivano che «nel 1997 le persone assistite dal Consorzio dei servizi alla persona dei Comuni di Collegno e Grugliasco (Via Leonardo da Vinci 135, 10095 Grugliasco, Torino, tel. 011-403.71.21), compresi i soggetti di competenza della Provincia (esclusi solo i ciechi ed i sordomuti) sono state complessivamente 1.306 (321 minori, 427 adulti, 210 handicappati maggiorenni, 348 anziani) con una percentuale dell’1,48% sui cittadini (88.252) residenti nelle due città».

 

I dati del Comune di Torino

Le nostre indicazioni circa il ridotto numero degli assistiti (che però quasi sempre hanno esigenze vitali e improcrastinabili) (2) sono confermate dai dati fornitici dal Comune di Torino, che riportiamo. Le prestazioni fornite nel 1997, comprendenti anche le attività di competenza provinciale (escluse solo quelle relative alle gestanti e madri, i ciechi ed i sordi) sono state le seguenti (3):

A) Minori

– assistenza educativa domiciliare, circa 600

– centri diurni, 98

– borse di formazione lavoro, 163

– affidamenti familiari, 852

– comunità alloggio, 665

– lavanderia e pasti, 30

– assistenza economica, 1.959

Totale delle prestazioni per i minori 4.367

B) Handicappati

– servizi diurni, 1.160

– servizi residenziali, 379

– manifestazioni del progetto “Teatro e Altro”, 250

– soggiorni di vacanza, 766

– affidamenti diurni, 29

– affidamenti residenziali, 22

– assistenza economica, 991

Totale delle prestazioni per gli handicappati      3.597

C) Anziani

ospiti di istituti comunali per autosufficienti, 545

ospiti di istituti comunali per non autosufficienti,  469

con interventi del Comune su ospiti di istituti non comunali (per autosufficienti e non), 320

ospiti di comunità alloggio per autosufficienti, 42

in affidamento familiare, 120

beneficiari del telesoccorso, circa 350

assistenza economica, 2.859

Totale delle prestazioni per gli anziani              4.705

D) Adulti

accolti in strutture di ospitalità temporanea, 1.090

in carico all’Ufficio senza fissa dimora, 310

assistenza economica, 4.680

Totale delle prestazioni per gli adulti                 6.080

E) Assistenza domiciliare                                 1.050

Totale generale degli interventi                       19.799

I residenti nel Comune di Torino al 31 dicembre 1996 più quelli al 31 dicembre 1997 diviso per due, risultano essere 907.312 di cui

– da zero a 17 anni                      120.084

– dai 18 ai 59 anni                        546.789

– con più di 60 anni                      240.439

Dai dati sopra riportati, risulta quindi che la percentuale degli interventi rispetto al numero dei residenti è del 2,18% (4).

Certamente gli interventi di assistenza sociale del Comune di Torino non sono ottimali, ma la loro estensione a tutte le situazioni di bisogno non modificherebbe sostanzialmente la percentuale sopra riportata.

Concludendo, si tratta di una quota della popolazione che, se ci fosse la necessaria tensione etica e la conseguente volontà politica potrebbe essere adeguatamente assistita in tutte le zone del nostro paese.

 

 

(1) Cfr. l’articolo “Per la creazione di un nuovo settore: la sicurezza sociale”, Prospettive assistenziali, n. 121.

(2) Si pensi, ad esempio, all’assistenza economica alle persone ed ai nuclei familiari a reddito zero o comunque insufficiente per vivere, ai minori in situazione di abbandono ed agli handicappati intellettivi privi di sostegno familiare.

(3) Sono riportati i dati relativi alle prestazioni, per cui lo stesso soggetto può averne beneficiato anche in diverse.

(4) Si tenga conto che, come abbiamo già detto (cfr. la nota 3), non solo i dati riguardano le prestazioni per cui lo stesso soggetto può averne usufruito di più di una, ma anche che alcuni interventi (ad esempio le manifestazioni del progetto “Teatro e altro” ed i soggiorni di vacanza) non dovrebbero rientrare nell’ambito dell’assistenza, ma nel settore culturale-ricreativo. Un numero notevole di prestazioni economiche riguarda i disoccupati. Si tratta, dunque, di erogazioni che dovrebbero essere di competenza del comparto relativo al lavoro.

 

 

www.fondazionepromozionesociale.it