Prospettive assistenziali, n. 124, ottobre-dicembre
1998
REALTÀ UMANE E SOCIALI DA PREVENIRE E RISOLVERE (N. 2)
Troppo povera.
Pensionata tenta il suicidio
Con 700 mila lire al mese di
pensione non ce la faceva più a tirare avanti. E.F., 65 anni, ormai alla
disperazione, ieri ha deciso di farla finita scegliendo di uccidersi con il
gas nell'appartamento in cui vive sola nel centro di Broni (Pavia). Ha
provocato un'esplosione, riportando gravi ustioni, per cui è stata ricoverata
in un ospedale (La Stampa, 13 maggio 1998).
Giovane malato insieme ai vecchi cronici
Luca ha 25 anni. Nell'ottobre
1996, vicino alla Stazione Centrale di Milano ha avuto un incidente con il
motorino. Da allora è in "coma vigile posttraumatico". Dal
Fatebenefratelli e dall'Ospedale di Garbagnate lo hanno dimesso. Adesso è
ricoverato presso il Pio Albergo Trivulzio nel reparto dove ci sono le persone
anziane non autosufficienti ed i malati cronici (La Repubblica del 4 luglio 1998).
Anziano uccide
figlio disabile e poi si suicida
Un omicidio-suicidio dettato
dalla disperazione quello avvenuto a Grottaferrata, in provincia di Roma.
G.D.C., di 76 anni, ex dirigente delle Ferrovie dello Stato ora in pensione, ha
sparato un colpo di pistola al petto del figlio di 41 anni, handicappato
mentale e poi si è puntato l'arma alla tempia. Dopo la morte della moglie,
avvenuta lo scorso anno, G.D.C. si sentiva depresso ed incapace di provvedere
al figlio. Così è maturata in lui la decisione di farla finita (Avvenire, 29
agosto 1998).
Genova - Clinica
abusiva con otto ultra-ottantenni gravi
Una clinica abusiva per anziani è
stata scoperta nella centrale Via Barabino, nel quartiere della Foce, a Genova.
Otto i ricoverati presenti al momento dell'irruzione degli agenti di polizia:
tutti ultra-ottantenni, sette donne ed un uomo, affetti da gravi patologie.
Alcuni in fase terminale, altri colpiti dal morbo di Parkinson ed altri ancora
con piaghe da decubito: in ogni stanza due letti e due ricoverati.
A gestire la struttura
clandestina un uomo e una donna che, secondo quanto accertato, non avrebbero
alcuna titolarità a gestire la residenza.
Anonima, la clinica è stata
sequestrata ed i ricoverati trasportati d'urgenza all'ospedale di Nervi. Un
magistrato sta vagliando il caso: la coppia potrebbe essere chiamata a
rispondere delle accuse di maltrattamenti ed esercizio abusivo della professione.
Gli uomini del Commissariato
hanno sequestrato medicinali che sono al vaglio degli ispettori della USL. Sono
in corso accertamenti per individuare altri eventuali responsabili e capire
come e chi teneva i contatti tra la clinica e il mondo esterno (AGI, RablEstlTar 262023, 26 ottobre 1998).
Seicentomila
bambini maltrattati in Europa
Seicentomila bambini sono ogni
anno vittime di abusi in Europa. Cinque su mille in Italia, Francia e
Inghilterra sono stati vittime di seri maltrattamenti. Cinque milioni sono i
ragazzini ritenuti a rischio per maltrattamenti nel Vecchio Continente. Una percentuale
che aumenta di sei volte (trenta su mille) in situazioni legate a guerre e
gravi crisi sociali.
È il quadro
tratteggiato dagli esperti dell'OMS, l'Organizzazione mondiale della Sanità, a
convegno da ieri fino a sabato a Padova per il primo "Meeting
internazionale sulle strategie per la protezione dai maltrattamenti e violenza
sui minori in Europa".
Un appuntamento con 50 esperti
internazionali di 32 Nazioni provenienti dai maggiori Istituti di ricerca
internazionale tra cui il ministero della Sanità e Servizi sociali
dell'Estonia, il Meital Israel Center for Treatment of Child Sexual Abuse,
l'Università dei Paesi Baschi, l'Università di Birmingham e il Norvegian
Institute of Child Welfare Research di Oslo.
Che cosa si intende per
"maltrattamento"? Per il Consiglio d'Europa non è solo violenza
fisica o sessuale ma anche «tutti gli atti e le carenze che turbano gravemente
il bambino e attentano al suo sviluppo affettivo, intellettivo e morale»
(Avvenire, 30 ottobre 1998).
Senza gambe le
tolgono la pensione
Diciassette anni fa, il 5
dicembre 1981, C.N. si trovava a fare acquisti nel mercato rionale di Piazza
Spedini di Catania, quando una bomba, fatta esplodere fra le bancarelle, la
prese in pieno.
C.N. rimase senza gambe, su una
sedia a rotelle. Aveva allora 19 anni e da appena 11 giorni aveva avuto una
bambina.
Nel settembre dell'anno scorso,
improvvisamente le venne sospesa la pensione, un importante aiuto per una
famiglia il cui marito è disoccupato.
La sospensione, dovuta ad una
comunicazione della prefettura inviata a un indirizzo non più esistente (la
strada in cui abita C.N. ha cambiato nome), dura da oltre un anno. Un altro
esempio di ordinaria mala burocrazia (Avvenire, 7 novembre 1998).
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