Prospettive assistenziali, n. 131, luglio-settembre 2000

 

 

Notiziario dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie

 

 

CONFERENZA NAZIONALE “20.000 BAMBINI HANNO DIRITTO A UNA FAMIGLIA MA RESTANO IN ISTITUTO”

 

L’ANFAA, insieme alla Scuola dei diritti “Daniela Sessano” dell’ULCES, alla rivista Prospettive assistenziali e al coordinamento “Ubi minor”, promuove il prossimo 18 novembre 2000 a Taranto la Conferenza nazionale sul tema “20.000 bambini hanno diritto a una famiglia ma restano in istituto”, di cui riportiamo il programma preliminare.

La Conferenza ha lo scopo di richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sul dramma, troppo spesso dimenticato, di questi bambini e ragazzi e di rilanciare le proposte alternative in merito, proposte emerse anche nelle conferenze preparatorie organizzate in diverse città e dirette al parlamento, al Governo, alle Regioni, agli Enti locali e alla magistratura minorile.

Nel corso dei lavori si farà inoltre il punto sulle prospettive – fortemente preoccupanti – di riforma dell’assistenza e della legge n. 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, attualmente in discussione in Parlamento.

La Conferenza nazionale di Taranto del 18 novembre 2000 vuole essere quindi l’occasione per un approfondito confronto e per un rinnovato impegno di tutti quanti sono impegnati “Dalla parte dei bambini”.

Programma preliminare

Mattino (ore 9-13)

Intervento introduttivo dei promotori

Carenze di cure familiari e istituzionalizzazione, Gabriella Cappellaro, psicologa

L’istituzionalizzazione nella realtà di Taranto, Antonio Morelli, presidente Tribunale per i minorenni di Taranto

Le alternative al ricovero ci sono, basta realizzarle, relazione a cura dei gruppi e associazioni promotori delle Conferenze regionali

Esperienze di: una famiglia di origine, un affidato adulto, un adottato adulto, un religioso di una comunità alloggio

Interventi programmati e dibattito

Pomeriggio (ore 15-18.30)

Il valore sociale dell’affidamento familiare e dell’adozione, Franco Garelli, docente di Sociologia della conoscenza, Università degli Studi di Torino

Tavola rotonda sul tema: “Il diritto del minore alla famiglia: i doveri delle istituzioni” con i rappresentanti di: Conferenza dei presidenti delle Regio­ni; Associazione Giudici per i minorenni e la famiglia; CNCA; Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base; Conferenza episcopale italiana

Dibattito

Conclusioni operative

Sede: Hotel Palace, Via Virgilio 10, Taranto

Note organizzative: la partecipazione è gratuita. È necessario iscriversi, scrivendo, telefonando o inviando un fax alla sede nazionale dell’ANFAA (via Artisti 36 - 10124 Torino, tel. 011-8122327, fax 011-8122595) oppure inviando una e-mail al seguente indirizzo: segreteria@anfaa.it. Le iscrizioni si ricevono nei limiti della capienza della sala.

 

 

AFFIDAMENTI DI MINORI STRANIERI

 

Da molti anni alcune famiglie della zona di Livorno ospitano, per periodi brevi o lunghi, bambini di nazionalità Saharawi, il piccolo popolo ammassato in un’oasi algerina a confine tra Marocco e Mauritania, a seguito dei conflitti che da 25 anni interessano l’Africa Occidentale. Molti dei minori ospitati sono affetti da morbo celiaco, un’insufficienza digestiva cronica che colpisce il 14% dei bambini di quella popolazione.

L’accoglienza dei minori assume tecnicamente la forma dell’affidamento familiare. Nei vari casi esiste infatti un decreto del Giudice tutelare di Livorno che si richiama esplicitamente alla legge 184/1983.

La Sezione Anfaa di Livorno, nell’interesse delle famiglie affidatarie, ha richiesto a suo tempo al Comune di Collesalvetti, nel cui territorio si trovano alcuni minori Saharawi, la corresponsione del contributo di cui all’art. 80 della legge 184/1983, nella misura stabilita dalla Regione Toscana. La richiesta non ha avuto esito.

Anche gli interventi presso la Regione Toscana e il Difensore civico non sono riusciti a sbloccare la situazione. La vertenza dura ormai da molti mesi.

Il rifiuto dell’Amministrazione comunale mortifica, se non altro, il valore sociale del servizio reso dalle famiglie affidatarie e sul piano giuridico è del tutto ingiustificato. Le ragioni delle famiglie sono inoppugnabili.

La Regione Toscana, con deliberazione 21.9.1993 n. 364, ha infatti stabilito la misura del sostegno economico alle famiglie e alle persone che accolgono minori a seguito dei provvedimenti adottati ai sensi della legge 184/1983.

I decreti con i quali il Giudice tutelare di Livorno ha reso esecutivo l’affidamento dei bambini Saharawi fanno riferimento alla legge 184/1983.

Non c’è quindi dubbio che il contributo mensile debba essere corrisposto alle famiglie affidatarie di Collesalvetti nella misura prevista dalla direttiva regionale (un dodicesimo dell’importo annuo della pensione minima dei lavoratori dipendenti ed autonomi titolari dell’assicurazione generale obbliga­toria).

Del resto, anche in altre zone e in analoghe circostanze, il contributo alle famiglie a titolo di rimborso spese viene corrisposto fin dall’avvio dell’affido. Si veda in proposito l’esperienza di Modena, illustrata sul n. 129 di Prospettive assistenziali, che riguarda proprio i bambini Saharawi.

C’è un altro aspetto veramente sconcertante che occorre segnalare. A seguito dell’azione intrapresa dalla Anfaa di Livorno, i Comuni della zona hanno cessato di rinnovare la segnalazione al Giudice tutelare degli affidamenti di bambini Saharawi mettendo i bambini stessi e le famiglie affidatarie in una situazione di rischio.

La Presidenza nazionale dell’Anfaa, in appoggio all’azione svolta dalla Sezione di Livorno, e anche in relazione a quanto previsto nel “Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2000-2001”, ha richiesto un incontro con il Comitato per i minori stranieri – operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – sul caso di specie e sulla problematica generale dei minori stranieri ospitati temporaneamente in Italia.

Infatti, l’Anfaa ha più volte in passato sollecitato la revisione dei criteri con cui vengono realizzati i soggiorni di minori stranieri nel nostro paese. Preoccupazioni vive sono state più volte espresse anche dal Coordinamento “Dalla parte dei bambini” cui l’Anfaa aderisce e in sede di Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza (in particolare da Luigi Fadiga, ora presidente della Commissione per le adozioni internazionali).

È indispensabile un monitoraggio sul fenomeno, che ha assunto dimensioni notevoli (circa 30-40.000 ingressi all’anno) per verificare la reale necessità di soggiorno di questi bambini nel nostro Paese e per valutare le iniziative che, in alternativa, potrebbero essere realizzate là dove essi abitano, attraverso progetti mirati. È inoltre necessaria, a tutela dei minori stessi, un’attenta valutazione preventiva della idoneità di quanti li accolgono. Infatti, accanto a famiglie capaci e fortemente motivate ci possono essere – e ci sono purtroppo state – persone che utilizzano questi inserimenti per fini diversi, ad esempio l’aggiramento della attuale normativa in materia di adozione.

I minori che, per ragioni di salute o di studio, soggiornano per periodi più o meno lunghi nel nostro Paese, dovrebbero essere inseriti nelle famiglie con un provvedimento di affidamento familiare che li tuteli durante la loro permanenza in Italia.

SITI INTERNET DELL’ANFAA

 

Il sito Internet dell’Associazione, www.anfaa.it, rappresenta ormai una vera e propria Sezione “virtuale” con i suoi 900 iscritti alla mailing-list, le 9.000 visite mensili delle pagine e le quotidiane richieste di informazioni che vengono inoltrate attraverso il modulo on-line http://www.anfaa.it/modulo.htm.

Il sito cresce in continuazione, abbiamo superato le 160 pagine, e aggiunge nuovi servizi. Recentemente è stata inserita la possibilità di scaricare i bollettini dell’Anfaa in formato PDF; tale formato permette infatti di stampare con la propria stampante laser o ink-jet una versione identica a quella diffusa per posta. Negli ultimi due mesi con questo sistema sono state scaricate 410 copie del bollettino.

Anche le comunicazioni e-mail che inviamo periodicamente agli iscritti alla mailing-list facilitano il contatto e la diffusione di informazioni in modo rapido, come è successo di recente, per la distribuzione dei comunicati stampa della Presidenza.

Nel complesso l’aspetto più positivo è che intorno al freddo strumento tecnico del nostro Web si sta raccogliendo una piccola comunità virtuale interessata ai problemi dell’adozione e dell’affidamento.

Colgo l’occasione per sollecitare i lettori dotati di e-mail a casa o in ufficio, che non lo avessero ancora fatto, ad iscriversi alla mailing-list seguendo le istruzioni presenti nella home page e ad utilizzare liberamente il modulo on-line per inviare suggerimenti, contributi e critiche al sito.

Maurizio Parodi

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