Prospettive
assistenziali, n. 132, ottobre-dicembre 2000
Concorso del comune di torino per l’assunzione
di 45 lavoratori con handicap intellettivo, fisico o sensoriale
Emanuela buffa *
Il 25 settembre 2000 il Consiglio comunale di Torino
ha deliberato la stipula di una convenzione con la Provincia di Torino,
competente in materia di collocamento al lavoro, per l’avvio di tirocini
formativi finalizzati all’assunzione nei propri ruoli di 45 lavoratori
disoccupati portatori di handicap intellettivo, fisico o sensoriale
(ipovedenti) (1).
Al momento
della relazione di questo articolo, la Provincia non ha ancora ratificato tale
convenzione e noi ci auguriamo vivamente che ciò avvenga al più presto. Siamo
convinti che la convenzione proposta dal Comune di Torino avrebbe potuto
contenere degli elementi ancora più tutelanti il diritto al lavoro dei disabili
secondo la legge 68/1999, ma siamo altresì convinti che ulteriori aggiustamenti
si potranno fare in corso d’opera. Ad esempio, occorrerà che tra i criteri per
stabilire la graduatoria degli aventi diritto sia compresa la data di
iscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio in modo che, a parità di
titoli, venga data una risposta lavorativa alle persone da più tempo
disoccupate.
Inoltre sarà utile prevedere differenti modalità di
formazione e tutoraggio a seconda delle necessità dei singoli lavoratori
selezionati in modo che non si disperdano inutilmente risorse per formare
persone che magari non ne hanno bisogno o necessitano solo di poche ore di
riqualificazione o di rimotivazione (può essere il caso di disabili fisici).
Per altri invece, e penso in particolare agli handicappati intellettivi,
possono essere necessarie un maggior numero di ore di formazione o interventi
più specifici.
Tale atto è stato possibile in quanto la nuova legge
68/1999 sul “Diritto al lavoro dei disabili” ha introdotto il principio del
collocamento mirato anche per quanto riguarda le assunzioni a cui sono tenute
le pubbliche amministrazioni: grazie all’art.11 comma 1 il Comune ha potuto
utilizzare lo strumento della convenzione con la Provincia e, in base al comma
2 dello stesso articolo, ha deciso di utilizzare la modalità del tirocinio con
finalità formative propedeutiche all’ingresso dei disabili, scelti attraverso
un bando di concorso, all’interno delle postazioni lavorative.
La metodologia scelta ricalca quella già utilizzata in
occasione di una precedente tornata di assunzioni di lavoratori handicappati
intellettivi all’interno del Comune, metodologia di cui abbiamo parlato in un
precedente articolo (2) e che si è rivelata vincente per la qualità della
formazione e per la conseguente soddisfazione sia da parte del datore di lavoro
che dei disabili stessi.
I tirocini avranno la durata di 500/600 ore a seconda
dei singoli progetti e potranno essere attuati attraverso specifici corsi di
formazione professionale richiesti alla Regione Piemonte: saranno avviati in
tirocinio 10 persone in più rispetto alle effettive esigenze al fine di poter
sopperire con personale già preparato laddove qualche candidato titolare
rinunciasse o non superasse l’idoneità alle mansioni.
Come abbiamo già avuto modo di osservare, il prevedere
a priori una metodologia di formazione uguale per tutti non ci sembra del tutto
funzionale con gli obiettivi del collocamento mirato; riconosciamo comunque
l’esigenza del Comune di fare una programmazione di massima in modo da
richiedere i corsi di formazione alla Regione Piemonte per non trovarsi
impreparato nel momento in cui ci sarà la necessità di partire con i tirocini e
con la formazione.
Tutti i corsisti riceveranno un incentivo pari a 4.000
lire orarie, avranno un tutor di
riferimento con compiti di accompagnamento, verifica e valutazione del
raggiungimento degli obiettivi indicati. Anche a questo proposito auspichiamo
che si faccia un’attenta analisi delle esigenze dei singoli in modo da
rispondere in modo mirato e non in base a schemi predefiniti.
Al Sil (Servizio inserimento lavorativo) del Comune di
Torino spetterà il compito di monitorare l’andamento dei singoli progetti e
coordinare le attività formative ed educative.
I destinatari di questo progetto di assunzioni sono:
– 35 persone con handicap fisico (minimo 46% per un
progetto e minimo 67% per altri due progetti) e sensoriale lieve (ipovedenti);
– 10 persone con handicap intellettivo (minimo 46%).
Il numero degli handicappati intellettivi è di molto
inferiore a quello dei fisici in quanto un concorso riservato a loro si è
appena concluso ed ha portato all’assunzione, agli inizi del 2000, di 24
persone.
L’assunzione prevede il contratto a tempo parziale e
differenti qualifiche a seconda dei vari profili che nello specifico sono:
– “esecutore d’ufficio con mansioni di addetto ai
videoterminali e al caricamento dati” (4ª qualifica funzionale);
– “istruttore amministrativo” (6ª qualifica funzionale).
Finalmente si incomincia a capire che anche le persone
con un handicap intellettivo sono in grado di svolgere mansioni non solo
manuali e di basso profilo, ma possono aspirare a posti e a livelli più
qualificati!
Fondamentale è
l’impegno del Comune di Torino (chiaramente espresso in delibera) a procedere
con una successiva analoga convenzione per il totale adempimento dell’obbligo,
appena terminate le procedure di assunzione di queste 45 persone. Tali prossime
assunzioni dovranno tener conto soprattutto dei soggetti residenti in Torino
primi in graduatoria nelle liste del collocamento obbligatorio dopo un’attenta
analisi di accertamento delle loro capacità e soprattutto intenzionalità al
lavoro e prevedere per loro momenti di formazione o di riqualificazione,
laddove necessario. Un appunto che ci sentiamo di fare a questo proposito, e su
cui forse la Provincia potrebbe fare anch’essa obiezioni, riguarda la mancanza
di una tempistica che precisi l’arco di tempo in cui verranno fatte queste
ultime assunzioni a copertura dei posti riservati.
Un simile modo di procedere risponde, secondo noi,
agli atti d’indirizzo deliberati dalla Provincia di Torino per gestire la fase
di transizione in attesa che siano attuati tutti gli adempimenti di legge e
siano operanti tutti gli organismi collegiali previsti dalla legge 68/1999.
Ricordiamo che parte integrante di tale delibera della Giunta provinciale è il
protocollo d’intesa firmato da quasi tutte le associazioni di disabili del
territorio, le quali concordano con gli atti d’indirizzo della Provincia e
dovranno essere consultate prima della definizione degli indirizzi sulle
convenzioni tipo/quadro successive a questa prima convenzione transitoria (3).
In un momento in cui tutte le aziende, vista la
possibilità della chiamata nominativa, fanno a gara per accaparrarsi i soggetti
con handicap più abili e nessuno si sta facendo carico di avviare le persone
che necessitano di un collocamento mirato perché mancano gli atti ed i fondi
necessari, l’impegno del Comune di Torino di dare una risposta lavorativa
concreta a persone oggettivamente più difficili da collocare sul mercato del
lavoro ci sembra encomiabile e da non sottovalutare.
Ci piace a questo proposito pensare che una parte di
merito in tutto ciò possa essere attribuito anche alle nostre associazioni che
in tutti questi anni non hanno mai smesso di fare pressioni a questa amministrazione affinché tutelasse il diritto
al lavoro delle categorie più svantaggiate come appunto sono le persone con
handicap intellettivo o fisico grave.
Uno degli ultimi atti conseguenti la nostra opera di
sensibilizzazione è stato il rinnovo dell’impegno del Comune a farsi
concretamente carico del “problema lavoro” per queste persone, impegno assunto attraverso
la mozione del 29 maggio 2000 (4).
Il precedente atto in questa direzione risaliva al
maggio 1994 quando la città di Torino, con un ordine del giorno ormai storico,
aveva assunto nei confronti delle persone con handicap intellettivo (5) tutta una
serie di impegni, quasi tutti portati a compimento. Ci sembrava giunto il
momento di rinnovare il patto e di porre le basi per gli impegni futuri.
In questa
mozione si è deciso di inserire, tra le categorie di persone che necessitano di
interventi e sostegni più mirati, gli ipovedenti, persone che, a causa della
loro minorazione che lascia un residuo visivo
tale da non renderli totalmente privi della vista, ma comunque non in
grado di poter essere avviati al lavoro senza un idoneo aiuto, non trovano, all’interno
della legge 68/1999 le stesse tutele
degli altri disabili sensoriali (ad esempio i ciechi totali sono ancora
tutelati da diverse leggi come la
594/1957 e successive modificazioni, la
686/1961, la 403/1971, la 29/1994 e la 270/1982).
Anche per loro, quindi, così come per le persone con
handicap intellettivo e fisico con limitata autonomia, si dovranno pensare
percorsi di avvio al lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento
mirato gestiti dal Sil del Comune di Torino dopo l’accordo, che dovrebbe ormai
essere imminente, con i centri per l’impiego della Provincia per la gestione
del collocamento mirato.
Come associazioni plaudiamo quindi a questo impegno
del Comune, ma contemporaneamente siamo preoccupati per la lentezza con cui la
legge 68/1999 sta andando a regime: sia a livello nazionale che regionale e
provinciale molti adempimenti sono ancora incompleti e questo fatto non favorisce certo le assunzioni
all’interno delle aziende, anzi costituisce un alibi per non assumere con in
più la certezza di non essere sanzionati.
Ci auguriamo quindi che almeno gli Enti locali,
anch’essi tenuti agli obblighi della legge 68/1999, diano il via alle procedure
per le assunzioni, possibilmente tramite concorso, delle persone con maggiori
difficoltà di collocazione lavorativa seguendo, perché no?, l’esempio del
Comune di Torino.
Convenzione con la provincia
di torino per l’avvio di tirocini formativi finalizzati all’assunzione di
n. 45 lavoratori portatori di handicap
intellettivo fisico e sensoriale (ipovedenti) ai sensi dell’art. 11 comma 1
legge 68/99. Spesa prevista L. 160.000.000 = euro 82.633,10 (**).
Da anni la Città di Torino è impegnata nel dare
un’opportunità lavorativa a fasce di popolazione particolarmente svantaggiate e
molto spesso escluse dal mercato del lavoro.
A seguito della legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per
il diritto al lavoro dei disabili” e successivi decreti attuativi, che ha
riformato la disciplina dell’inserimento al lavoro dei disabili ed introdotto
il principio guida del collocamento mirato anche in materia di assunzioni
obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni, la Città di Torino in
ottemperanza alla suddetta legge intende impegnarsi a deliberare l’assunzione
nell’organico comunale di persone con handicap intellettivo e fisico con
particolare riguardo a questi ultimi.
Per l’avvio del programma di assunzione, al fine di
adempiere l’obbligo relativo alla percentuale di disabili previsti dalla legge
citata come previsto dall’art. 11 della legge 68/99 comma 1, si è individuato
lo strumento della convenzione con la Provincia di Torino.
La convenzione proposta, prevede l’avvio di percorsi
di tirocinio in postazioni scelte in modo mirato e l’assunzione, entro l’anno
2001, dei candidati che avranno svolto il tirocinio ed il contestuale corso di
formazione con esito positivo.
Occorre pertanto procedere alla stipula della suddetta
convenzione per l’avvio di n. 45 tirocini finalizzati all’assunzione a tempo
indeterminato, con contratto part-time, di n. 20 disabili fisici e sensoriali
ipovedenti nel ruolo di istruttore amministrativo categoria C1 (ex 6ª qualifica
Dpr 347/1983), e n. 15 disabili fisici e n. 10 disabili intellettivi nel ruolo
di esecutore d’ufficio categoria B1 (ex 4ª qualifica Dpr 347/1983).
I candidati verranno individuati a seguito di bando
pubblico. Per ogni progetto, apposite commissioni valuteranno i requisiti
previsti dai bandi e predisporranno la graduatoria secondo l’ordine di
iscrizione all’ufficio di collocamento obbligatorio di Torino.
I tirocini avranno la durata di 500/600 ore e
coinvolgeranno n. 55 soggetti di cui n. 45 potenziali titolari e n. 10 riserve,
individuate secondo l’ordine della graduatoria in modo da consentire eventuali
sostituzioni.
Sia i candidati che le riserve beneficeranno di un
incentivo pari a L. 4.000 orarie per una media di 18/25 ore settimanali per 6/8
mesi a seconda del progetto. La spesa prevista è di Lire 148.000.000 = Euro
76.435,62 comprensiva di materiale di consumo, trasporto operatori,
pubblicizzazione iniziativa, ecc. La frequenza ai corsi è obbligatoria.
Verranno effettuate, ad inizio del percorso, visite mediche, per l’accertamento
dell’idoneità alla mansione presso i servizi di medicina legale delle aziende
sanitarie competenti, spesa prevista per n. 55 tirocinanti, lire 7.000.000 =
Euro 3.615,20. La mancanza di idoneità alla mansione comporta l’esclusione
dalla graduatoria. La spesa prevista per le assicurazioni RC ed Inail, che
saranno a totale carico del Comune, è di lire 5.000.000 = Euro 2.582,28.
Ad assunzioni avvenute si procederà ad analoga
convenzione per il totale adempimento dell’obbligo di cui alla legge 68/1999
tenendo conto anche dei soggetti, residenti in Torino, primi in graduatoria
nella lista del collocamento obbligatorio previo accertamento delle capacità e
di intenzionalità al lavoro e successiva formazione alle mansioni da svolgere.
Allegato 1
La convenzione allegata, oggetto del presente
provvedimento, è parte integrante dello stesso.
Tutto ciò premesso,
La
Giunta comunale
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull’ordinamento
delle autonomie locali con la quale, fra l’altro, all’art. 32 sono indicati gli
atti rientranti nella competenza dei Consigli comunali;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 53 della legge
8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza
amministrativa dell’atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Visto il D.L. 332/1994, convertito con modificazioni
con la Legge 474/1994;
Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
propone
al consiglio comunale
1) di approvare la convenzione con la Provincia di
Torino che qui integralmente si richiama;
2) di riservare a successiva determinazione
dirigenziale l’avvio dei suddetti tirocini e dell’impegno di spesa massima
prevista di L. 160.000.000 = Euro 82.633,10 al lordo delle ritenute di legge e
degli oneri a carico della Città, se dovuti;
3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del
distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell’art. 47, 3° comma, della legge 8 giugno 1990, n. 142.
La delibera è stata approvata all’unanimità.
Allegato 2
Convenzione tra
il comune
e la provincia di torino
Tra la Città di Torino e la Provincia di Torino:
• vista la legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il
diritto al lavoro dei disabili” e successivi decreti attuativi, che ha
riformato la disciplina dell’inserimento al lavoro dei disabili ed introdotto
il principio guida del collocamento mirato anche in materia di assunzioni
obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni;
• considerato l’art. 11 comma 1 della suindicata legge
che prevede la stipula di convenzioni fra gli uffici competenti ed i datori di
lavoro volte a determinare un programma di assunzione di disabili;
• visti il decreto legislativo n. 469 del 23 dicembre
1997 e la legge regionale n. 41 del 14 dicembre 1998 che individuano le
funzioni ed i compiti in materia di mercato del lavoro attribuiti alle Province
tra cui, in particolare, le funzioni relative al collocamento obbligatorio;
• vista la deliberazione del Consiglio provinciale di
Torino n. 577 - 26975/1999 del 24 marzo 1999 esecutiva ai sensi di legge, con
cui sono stati determinati i criteri generali per l’organizzazione del servizio
provinciale per la gestione del mercato del lavoro;
• vista la deliberazione della Giunta provinciale del
5 aprile 2000 n. 282 - 79693/2000 avente per oggetto: “Indirizzi per
l’attuazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili di cui alla
legge 12 marzo 1999 n. 68”, si stipula e conviene quanto segue:
La Città di Torino intende assumere nei propri
organici, con contratto a tempo parziale al 50%,
– nel profilo di esecutore d’ufficio categoria B1
del contratto nazionale di lavoro enti locali (già 4ª qualifica del Dpr
347/1983) con mansioni di “Addetto ai videoterminali - Caricamento dati:
• 15 persone con handicap fisico (Progetto 2000/2001:
Sub-Progetto “A”);
• 10 persone con handicap intellettivo (Progetto
2000/2001: Sub-Progetto “B”);
– nel profilo di istruttore amministrativo
categoria C1 del contratto nazionale di lavoro enti locali (già 6ª qualifica
del Dpr 347/1983):
• 10 persone con handicap fisico o sensoriale lieve
ipovedente (Progetto 2000/2001: Sub-Progetto “C”);
• 10 persone con handicap fisico (Progetto 2000/2001:
Sub-Progetto “D”).
Tale scelta è motivata dalla volontà di dare
un’opportunità lavorativa a fasce di popolazione particolarmente svantaggiate e
spesso escluse dal mercato del lavoro e per le quali il collocamento mirato,
come previsto dall’art. 2 della legge 68/1999, diviene requisito fondamentale
per una reale integrazione lavorativa.
La civica amministrazione provvederà a dare adeguata
pubblicità all’iniziativa mediante appositi bandi pubblici. I requisiti per
l’ammissione sono:
1. residenza nel Comune di Torino alla data del bando;
2. iscrizione nella lista degli invalidi civili
(collocamento obbligatorio);
3. disponibilità ad effettuare turni nell’ambito
dell’orario di lavoro degli uffici compreso il sabato.
Inoltre:
• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to A”:
– età: dai 18 anni
– invalidità: dal 67% handicap di tipo fisico
– titolo di studio: licenza scuola media
inferiore
– formazione professionale: qualifica di addetto
ai lavori di ufficio effettuata presso agenzie formative riconosciute dalla
Regione Piemonte o percorsi formativi promossi dal Comune di Torino o percorsi
di studio equipollenti, certificati, di almeno 300 ore;
• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to B”:
– età: dai 18 anni
– invalidità: dal 46% handicap di tipo
intellettivo
– titolo di studio: licenza scuola media
inferiore
– formazione professionale: qualifica di addetto
ai lavori d’ufficio con uso del computer (corsi professionali); o qualifica
attinente ai lavori d’ufficio (triennio scuola media superiore); o attestato di
frequenza a corsi integrati di addetto ai lavori d’ufficio, a corsi
prelavorativi, al triennio della scuola media superiore, più corso di
formazione al lavoro di almeno 500 ore. In ogni caso, la certificazione deve
comprendere la conoscenza degli elementi di base per l’utilizzo del computer:
sistema operativo Windows e programma Word;
• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to C”:
– età: dai 18 anni
– invalidità: dal 46% handicap di tipo fisico o
sensoriale lieve (ipovedente)
– titolo di studio: diploma di ragioneria o
perito aziendale o diploma equipollente
– formazione professionale: certificazione di
corsi di informatica di base (della durata di almeno 30 ore ciascuno);
• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to D”:
– età: dai 18 anni
– invalidità: dal 67% handicap di tipo fisico
– titolo di studio: diploma scuola media superiore
– formazione professionale: certificazione di corsi di
informatica di base della durata di almeno 30 ore ciascuno).
La civica amministrazione nominerà, per ogni bando,
un’apposita Commissione per la valutazione dei requisiti e predisporrà le
graduatorie sulla base del punteggio risultante dalla graduatoria di iscrizione
al collocamento obbligatorio.
A parità di punteggio sarà data precedenza a soggetti
inseriti in comunità residenziali pubbliche con retta a carico del Comune di
Torino o, in subordine, a soggetti beneficiari di assistenza economica al
minimo vitale, come da certificazione del servizio sociale di competenza.
In ogni sub-progetto, ai potenziali titolari, verranno
affiancate in ordine di graduatoria, riserve in numero adeguato in modo da
consentire le assunzioni previste al termine del percorso, anche in caso di
rinuncia o di non idoneità alle mansioni da parte di corsisti “titolari”.
I progetti, predisposti dal Servizio inserimenti
lavorativi del settore lavoro in collaborazione con il Servizio centrale
risorse umane, prevedono tirocini formativi finalizzati all’assunzione della
durata di 500/600 ore, in base ai target, articolati secondo i progetti
allegati che costituiscono parte integrante della convenzione.
Gli stessi, indicativamente, avranno inizio nel
gennaio/febbraio del 2001 e termineranno nell’ottobre dello stesso anno.
I disabili ammessi ai tirocini formativi, usufruiranno
di un incentivo pari a L. 4.000 orarie erogato dal Comune di Torino. Anche i
disabili ammessi in qualità di “riserva” usufruiranno di incentivo formativo e
di quanto previsto nel progetto.
La frequenza al tirocinio formativo è obbligatoria.
I tirocini formativi che potrebbero attuarsi anche
attraverso corsi di formazione professionale richiesti in piano corsi alla
Regione Piemonte, sono finalizzati a:
• osservare le attitudini, le capacità e le
motivazioni di ogni singolo soggetto;
• valutare l’autonomia e la capacità di relazione e di
integrazione;
• orientare alla figura professionale;
• apprendere le specifiche attività che i profili
professionali comportano, compreso l’utilizzo di attrezzature e macchinari
propri delle attività stesse.
Ogni soggetto avviato in tirocinio, verrà seguito da
un tutor di riferimento con compiti di accompagnamento, verifica e valutazione
del raggiungimento degli obiettivi indicati.
Verrà altresì individuato, all’interno dell’unità
operativa che ospiterà il tirocinio, il nominativo di un referente aziendale
incaricato di favorire l’inserimento del tirocinante nell’ambito lavorativo.
Il Sil, Servizio inserimento lavorativo, avrà il
compito di monitorare l’andamento dei singoli progetti, coordinare le attività
formative ed educative.
L’individuazione delle postazioni di tirocinio verrà
effettuata dal Servizio centrale risorse umane in collaborazione col Sil a
seguito di accordi specifici con le diverse Divisioni e Servizi centrali per
determinare sedi adatte ed accessibili ed, eventualmente, variarle qualora il
primo abbinamento non risulti adeguato.
Al termine del tirocinio, che si concluderà massimo
entro ottobre 2001, in base alla graduatoria, per i soggetti dichiarati idonei
alla mansione lavorativa, la civica amministrazione provvederà all’assunzione
nominativa a tempo indeterminato nelle categorie B1 (ex 4ª qualifica) e C1 (ex
6ª qualifica).
Alla fine di tale percorso, verrà attivata analoga
convenzione per il totale adempimento all’obbligo della legge 68/1999
attraverso ulteriori progetti di inserimento mirato che tengano conto anche dei
soggetti disabili, residenti in Torino, primi in graduatoria nella lista del
collocamento obbligatorio previo accertamento delle capacità di intenzionalità
al lavoro e successiva formazione alle mansioni da svolgere nell’ambito dei
ruoli del Comune di Torino.
Il Servizio lavoro della Provincia di Torino, durante
il periodo di validità della convenzione, ovvero per gli anni 2000/2001:
1. non procederà ad avviamenti d’ufficio numerici di
soggetti appartenenti a categorie protette;
2. non darà applicazione al regime sanzionatorio di
cui all’art. 15 comma 4 della legge medesima risultando il Comune di Torino
adempiente alle disposizioni della legge 68/1999.
* Coordinatrice
del G.G.L. “Gruppo Genitori per il diritto al lavoro delle persone con handicap
intellettivo”.
(1) Il testo della delibera e
la convenzione allegata che ne fa parte integrante sono pubblicati di seguito
(allegato 1 e 2).
(2) E. Buffa, Lavorare in
sinergia: un’esperienza di collocamento mirato di soggetti con handicap
intellettivo, in Prospettive
assistenziali, n.128, ottobre-dicembre 1999.
(3) Cfr. M.G. Breda, Prime
valutazioni della legge 68/1999 concernente il collocamento al lavoro delle
persone con handicap, Prospettive assistenziali, n. 131, luglio-settembre
2000.
(4) Ibidem.
(5) Cfr. Un ordine del
giorno del Consiglio comunale di Torino
sull’inserimento lavorativo degli
handicappati, Prospettive assistenziali,
n. 106, aprile-giugno 1994.
(**) Deliberazione del Consiglio comunale
di Torino del 10 agosto 2000.
www.fondazionepromozionesociale.it