Prospettive assistenziali, n. 133, gennaio-marzo 2001

 

Editoriale

Iniziative per la difesa delle esigenze e dei diritti della fascia più debole della popolazione

 

Proseguono le iniziative del volontariato dei diritti rivolte a tutelare le esigenze della fascia più debole della popolazione, la cui consistenza numerica può essere calcolata in 1,5-2 milioni di persone (1).

1. Ben 25 organizzazioni di base stanno raccogliendo le firme per la presentazione al Consiglio della Regione Lombardia della proposta di legge “Riordino degli interventi sanitari a favore degli anziani malati cronici non autosufficienti e di tutte le persone affette da patologie ad alto rischio invalidante”, riportata integralmente in questo numero, insieme con l’elenco ed i relativi indirizzi dei promotori.

2. È in atto la sottoscrizione di una petizione popolare per il Consiglio della Regione Piemonte, il cui testo è riprodotto integralmente più avanti. L’iniziativa ha lo scopo di arginare gli effetti devastanti della legge di riforma dell’assistenza e dei servizi sociali n. 328/2000, mediante l’individuazione delle attività di competenza della Regione Piemonte e degli enti locali che, se attuate, assicurano la prevenzione delle situazioni di disagio e di emarginazione. Sono, inoltre, precisati gli interventi indispensabili per sopperire alle esigenze delle persone e dei nuclei familiari in condizioni di bisogno e prive dei mezzi necessari per vivere.

3. Finalmente, dopo 15 anni di dure lotte (articoli, cause civili, volantinaggi, ecc.), il Comune di Torino, con deliberazione del 4 dicembre 2000, ha esonerato i parenti, compresi quelli tenuti agli alimenti, degli anziani non autosufficienti dal versamento di contributi economici, iniziativa che fa seguito a quella analoga concernente i congiunti di soggetti con handicap ricoverati presso comunità alloggio e istituiti o frequentanti i centri diurni (2).

4. È con vivissima soddisfazione che segnaliamo l’approvazione da parte del Cisap, Consorzio dei servizi alla persona fra i Comuni di Collegno e Grugliasco (Torino), della prima delibera sul volontariato intrafamiliare, provvedimento a nostro avviso di fondamentale importanza per lo sviluppo delle iniziative di domiciliarità riguardanti i soggetti con limitata o nulla autonomia a causa della presenza di handicap.

Analoga iniziativa dovrebbe essere assunta dalle Asl al fine di incentivare la permanenza a casa loro delle persone, in particolare anziane, colpite da malattie invalidanti e da non autosufficienza.

5. A Torino è stata costituita in data 18 dicembre 2000 l’Associazione “Mai più istituti d’assistenza” le cui finalità sono le seguenti:

– promuovere da parte delle Regioni e dei Comuni la creazione dei servizi alternativi all’inserimento a tempo pieno in strutture residenziali dei soggetti non malati, siano essi minori o adulti o anziani colpiti o meno da handicap;

– richiedere alle autorità competenti il risarcimento dei danni morali e materiali subìti da persone ricoverate in istituti d’assistenza durante la loro minore età.

Quest’ultimo obiettivo è particolarmente importante sul piano umano e sociale, in quanto da più di 50 anni sono note le deleterie e spesso irreparabili conseguenze della carenza delle cure familiari a cui sono sottoposti i bambini ed i fanciulli ricoverati in istituto.

In particolare, si ricorda la ricerca effettuata negli anni ’50 dal Dr. John Bowlby su incarico del­l’Organizzazione mondiale della sanità, pubblicata in Italia nel 1957 dall’Editrice universitaria di Firenze con il titolo “Cure materne e igiene mentale del fanciullo”. Altri numerosi studi, condotti in Italia e all’estero hanno confermato i nocivi effetti della istituzionalizzazione, effetti che ledono l’armonico sviluppo della personalità dei minori.

L’associazione ha sede in Torino, Lungo Dora Voghera 134, presso Roberto Tarditi, tel. e fax 011-899.02.47, e-mail: rotardit@tin.it

6. L’associazione per la difesa dei diritti delle persone non autosufficienti (Adina), con sede a Firenze, Via Vittorio Emanuale 135, costituitasi il 24 febbraio 1999 (cfr. Prospettive assistenziali, n. 131, 2000) ha pubblicato l’interessante libretto “Una vecchiaia serena...?!”, di cui in questo numero sono riportate alcune testimonianze.

 

 

(1) Come riferiamo nell’articolo “Regioni, Asl e Comuni violano da anni i diritti degli anziani cronici: il Segretario generale della Uil pensionati attacca il Csa”, il Ministero per la solidarietà sociale in un documento datato ottobre 2000 ha affermato che «nel corso del 1999, due milioni di famiglie italiane sono scese sotto la soglia di povertà a fronte del carico di spese sostenuto per la “cura” di un componente affetto da una malattia cronica». Si tratta di una notizia che dovrebbe essere presa in attenta considerazione da tutti.

(2) Informazioni più dettagliate sono contenute in questo numero nell’articolo “Il Comune di Torino ha esonerato i parenti degli anziani non autosufficienti dal versamento di contributi economici”.

 

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