Prospettive
assistenziali, n. 134, aprile-giugno 2001
informazioni utili per gli iscritti al
sindacato con familiari anziani cronici non autosufficienti
Riproduciamo
il volantino distribuito dal Csa - Comitato per la difesa dei diritti degli
assistiti a partire dal 3 aprile 2001 ai sindacalisti della Cgil, Cisl, Uil e
delle altre organizzazioni.
Prima
comunicazione
LO SAI CHE
PER LA DEGENZA PRESSO RSA - RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI E RAF - RESIDENZE
ASSISTENZIALI FLESSIBILI LA RETTA ALBERGHIERA È A CARICO DEI RICOVERATI E NON
DEI PARENTI?
La retta cosiddetta alberghiera per il ricovero di un
anziano malato non autosufficiente in Rsa - Residenza sanitaria assistenziale o
Raf - Residenza assistenziale flessibile, non deve più essere integrata dai familiari,
se non è sufficiente la pensione e l’indennità di accompagnamento
dell’interessato.
È quanto abbiamo ottenuto dal Comune di Torino, dopo
ben 16 anni dall’avvio della prima vertenza, come associazione di volontariato.
IL TUO
SINDACATO IN TUTTI QUESTI ANNI CI HA LASCIATI SOLI A DIFENDERE I TUOI DIRITTI
SANCITI DALLA LEGGE.
CHIEDIGLI DI
INTERVENIRE ALMENO ADESSO, PERCHÉ SIA APPLICATA LA DELIBERA DEL CONSIGLIO
COMUNALE N. 03922719 DEL 4 DICEMBRE 2000 E SI SMETTA DI OPERARE IN MODO
TRUFFALDINO, APPROFITTANDO DELLA FIDUCIA DELLE GENTE NELLE ISTITUZIONI.
Insisti perché:
– Cessi la richiesta dell’impegno scritto ai familiari
praticato da tutti gli istituti di ricovero convenzionati con il Comune di
Torino. Se firmi, sei tu che ti impegni
a pagare. Si tratta di cifre non da poco: un ricoverato alla Crocetta di
Torino paga fino a 75-85 mila lire al giorno! Un anziano malato di Alzheimer o
con demenza senile, ricoverato alle Cinque Torri di Settimo Torinese, paga fino
a 120 mila lire al giorno!
– Sia estesa l’esenzione dal pagamento
dell’integrazione della retta anche ai parenti degli anziani autosufficienti
ricoverati nelle case di riposo e in comunità alloggio, cosè come prevedono le
leggi vigenti.
– Ti aiuti per ottenere un tuo diritto.
Seconda
comunicazione
Hai un
parente anziano ricoverato in ospedale cronico e non più autosufficiente?
VUOI UN
CONSIGLIO? SE NON SONO PRATICABILI LE CURE DOMICILIARI, NON ACCETTARE LE
DIMISSIONI.
È un diritto
sancito dalle leggi nazionali vigenti.
Chi accetta le dimissioni dall’ospedale ha davanti a
sè la lista d’attesa di almeno un anno, per un ricovero in qualunque struttura
oppure trova subito un posto, ma solo se è disposto a pagare dai 4 ai 5 milioni
al mese.
Ci sono “case di riposo” anche meno care: ma sono
quelle che finiscono periodicamente sotto inchiesta, dove i Nas trovano gli
anziani malati legati al loro letto, nei loro escrementi. Pensa ai tuoi
familiari, ma pensa anche al tuo futuro,
a quando non sarai più in grado di protestare, di dire se hai fame o sete, ma
avrai bisogno di essere cambiato, imboccato, lavato, alzato e dipenderai in
tutto e per tutto dagli altri.
È ADESSO CHE
CONTI, CHE PUOI FARTI SENTIRE NELLE RIUNIONI DEL SINDACATO, CHE PUOI PRETENDERE
IL RISPETTO DEI TUOI DIRITTI E CHIEDERE FATTI CONCRETI, NON SLOGAN! CHIEDI AL
TUO SINDACATO:
– DI APRIRE
UNO SPORTELLO PER AIUTARTI A OPPORTI ALLE DIMISSIONI DAGLI OSPEDALI (o dalle case di cura convenzionate) dei tuoi
familiari anziani malati non autosufficienti, quando non ci sono alternative
valide di cura a domicilio;
– CHE SIANO
PREDISPOSTI SERVIZI PER LE CURE SANITARIE DOMICILIARI UNIFICANDO L’ADI,
assistenza domiciliare integrata e l’ospedalizzazione a domicilio;
– CHE SIANO
APERTI CENTRI DIURNI PER MALATI DI ALZHEIMER E ALTRE DEMENZE;
– DI
INTERVENIRE PRESSO L’ASSESSORATO ALLA SANITÀ DELLA REGIONE PERCHÉ:
- aumenti il numero dei posti letto convenzionati con
le strutture private per gli anziani malati non autosufficienti: vedrai che non
ci saranno più mesi d’attesa per un posto in Rsa o Raf;
- aumenti le cure mediche e l’assistenza nelle Rsa e
nelle Raf;
- si paghi la stessa retta alberghiera (da tempo
chiediamo al massimo 50 mila lire al giorno) in tutte le strutture di ricovero
per gli anziani malati non autosufficienti.
RICORDATI
CHE ABBIAMO VERSATO E CONTINUIAMO A VERSARE CONTRIBUTI AL SERVIZIO SANITARIO
NAZIONALE. È UN NOSTRO DIRITTO ESSERE CURATI NEL MOMENTO IN CUI SIAMO PIÙ
DEBOLI, ANCHE ECONOMICAMENTE.
Se vuoi saperne di più, puoi contattarci. La
consulenza è gratuita. Si riceve su appuntamento.
Csa - Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti
10124 Torino - Via Artisti,
36 - Tel. 812.44.69 - Fax 011.812.25.95
www.fondazionepromozionesociale.it