Prospettive assistenziali, n. 140, ottobre-dicembre 2002
traguardi
raggiunti dal csa in merito alle cure sanitarie
degli
anziani non autosufficienti e dei malati di alzheimer
Sono proseguite le iniziative intraprese
dal Csa dirette ad ottenere il rispetto delle esigenze e dei diritti degli
anziani cronici non autosufficienti, dei malati di Alzheimer e delle persone
colpite da altre forme di demenza senile.
Segnaliamo, in particolare, le pressioni
rivolte nei confronti della Regione Piemonte, della Città di Torino, degli
altri Comuni singoli o consorziati e delle Asl affinché le Rsa, residenze
sanitarie assistenziali, in primo luogo quelle nuove, venissero gestite
direttamente dalle Asl, almeno per quanto riguarda le competenze sanitarie.
Attualmente in Piemonte sono una decina le suddette strutture, la cui
conduzione è assicurata come sopra indicato (1). Tale modalità ha garantito e
garantisce agli utenti prestazioni abbastanza adeguate alle loro esigenze: in
ogni caso esse sono di gran lunga migliori degli interventi praticati dalle Rsa
del settore privato, anche per quanto concerne le problematiche sociali,
relazionali e umanizzanti (2).
Altro aspetto importante delle Rsa
gestite dalle Asl riguarda l’importo della retta alberghiera; mentre per le Rsa
a gestione pubblica è di 26-30 euro al giorno, arriva a 40-50 euro per quelle
private.
Il Csa - Comitato per la difesa dei
diritti degli assistiti ha, altresì, affrontato la questione relativa ai
trasferimenti degli anziani cronici non autosufficienti e dei malati di
Alzheimer dagli ospedali alle case di cura private convenzionate.
A seguito della circolare del 23 ottobre
2000, emessa dall’Assessore alla sanità della Regione Piemonte su
sollecitazione del Csa (3), era stato concordato il rilascio al paziente e/o ai
suoi congiunti della sottoriportata informativa sul ricovero presso altra
struttura:
«A
seguito del colloquio odierno con il sig./sig.ra … abitante in ... via … n. …
che agisce in qualità di … del paziente sig. ... residente in … via ... n. ...
ricoverato in … vengono attivate da parte di questa Azienda/presidio
ospedaliero le procedure per il trasferimento del sig./sig.ra… in una delle
seguenti strutture accreditate con il Servizio sanitario regionale per la
funzione di riabilitazione e lungo-degenza post-acuzie.
«Il
trasferimento avrà luogo a cura e spese di questa Azienda/presidio ospedaliero
e sarà comunicato per … almeno 24 ore prima dell’effettuazione .
«Si
ricorda che i presidi accreditati per la funzione di
riabilitazione e lungo-degenza post-acuzie sono tenuti a fornire ai cittadini
tutte le necessarie prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative,
assistenziali e alberghiere. Pertanto le suddette strutture non possono
chiedere al paziente ricoverato o ai suoi congiunti o a terze persone di
sottoscrivere alcun impegno per lo svolgimento delle attività sopra indicate.
«Sono
invece a carico del paziente ricoverato le spese riguardanti: la degenza in
camere dotate di un più elevato comfort alberghiero, le bevande e il vitto
extra-pasti, le spese per l’utilizzo di telefono, radio e Tv, nonché tutto
quello che non abbia attinenza diretta con le prestazioni a carico del servizio
sanitario regionale.
«Copia
della presente informativa sarà inviata da questa Azienda/presidio ospedaliero
all’Asl n. ... competente per la prosecuzione delle cure in base alla residenza
del sig./sig.ra …
«Eventuali
chiarimenti e reclami devono essere indirizzati all’Asl di residenza del
sig./sig.ra ... ».
Ottenuta la circolare sopra ricordata, il
Csa - Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti ha preso contatto con
alcune case di cura private convenzionate (4), nonché con l’Asl 4 con la quale
è stata concordata la seguente “Informativa sul trasferimento di anziani non
autosufficienti in strutture riabilitative e di lungo-degenza post-acuzie” di
cui sottolineiamo l’estrema importanza del testo, con particolare riguardo al
penultimo punto.
«Com’è
universalmente noto, la permanenza a casa loro o presso familiari di anziani
cronici non autosufficienti e di malati di Alzheimer è estremamente positiva
non solo – e principalmente – per quanto riguarda le condizioni psicologiche,
ma anche – quasi sempre – in merito al recupero della voglia di
«Nel
caso in cui non siano realizzabili le cure domiciliari, l’Asl 4 provvederà ad
attivare le procedure per il trasferimento del paziente in una delle strutture
accreditate con il Servizio sanitario regionale (di cui all’allegato elenco)
per la funzione di riabilitazione oppure di lungodegenza post-acuzie.
«Il
trasferimento sarà preventivamente concordato con il paziente o con un congiunto dello stesso ed avrà luogo a
cura e spese dell’Asl 4, previa comunicazione da effettuarsi almeno 24 ore
prima, salvo motivi d’urgenza determinati dalla necessità di occupare il posto
letto disponibile.
«Come
previsto dalle vigenti disposizioni regionali, i presidi accreditati per la
funzione di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie forniscono ai pazienti
tutte le necessarie prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative,
assistenziali ed alberghiere.
«Sono
invece a carico del paziente ricoverato le spese riguardanti la degenza in
camere dotate di un più elevato comfort alberghiero, le bevande ed il vitto extra-pasti, le spese
di utilizzo di telefono, radio e Tv, nonché di tutto ciò che non abbia
attinenza diretta con le prestazioni a carico del Servizio sanitario regionale.
«Qualora al termine della degenza presso la Casa di cura accreditata, non fosse realizzabile il ritorno del paziente al domicilio proprio o dei propri congiunti, l’Asl 4, se territorialmente competente in ragione della residenza del paziente, provvederà a garantire nell’ambito delle sue competenze la prosecuzione delle cure, prendendo contatto con l’interessato o, se questi non è in grado di programmare il proprio futuro, con un suo congiunto.
«Eventuali
chiarimenti e reclami devono essere indirizzati all’Asl di residenza del
paziente».
(1) Per le altre
attività (prestazioni tutelari, pulizia locali, ecc.) le Asl si sono sempre
convenzionate con organizzazioni private.
(2) La
caratterizzazione sanitaria delle due Rsa gestite dall’Asl 2 di Torino è messa
in risalto dal regolamento pubblicato sul n. 139, 2002 di Prospettive assistenziali.
(3) Cfr. “Iniziative positive
in merito al diritto alle cure sanitarie degli anziani cronici non
autosufficienti e dei malati di Alzheimer”, Prospettive
assistenziali, n. 137, 2002.
(4) Gli accordi intervenuti
con il presidio sanitario Fatebenefratelli di S. Maurizio Canavese e S. Camillo
di Torino sono stati pubblicati rispettivamente sui n.133, 2001 e 137, 2002 di Prospettive assistenziali. Di contenuto
analogo è l’intesa con la casa di cura privata Villa Grazia di S. Carlo
Canavese.