Prospettive assistenziali, n. 145, gennaio-marzo
2004
QUARTA
INDAGINE DEI NAS SULLE STRUTTURE RICETTIVE PER ANZIANI: ACCERTATE ALTRE GRAVI
IRREGOLARITÀ
Il disinteresse delle autorità
sanitarie e sociali preposte alla prevenzione, cura e riabilitazione degli
anziani cronici non autosufficienti e di malati di Alzheimer
è, purtroppo, confermata dall’ultima indagine (la quarta dal 2001) compiuta dai
Nas, i cui risultati sono stati resi pubblici il 5
settembre 2003 (1).
Tenuto conto del ripetersi delle
numerose e preoccupanti infrazioni penali e amministrative accertate dai Nas a carico delle strutture per i soggetti di cui sopra,
riteniamo che i fautori della gestione socio-sanitaria e cioè
della prioritaria competenza socio-assistenziale dovrebbero riflettere sulla
loro posizione che finora ha creato danni enormi ai malati ed ai loro congiunti
(dimissioni spesso selvagge dagli ospedali, inserimento dell’infermo in liste
di attesa della durata anche di 1-2 anni, gravosi oneri economici, cure e
assistenza non sempre idonee, ecc.). Inoltre, essi dovrebbero interrogarsi sul
fatto che nelle strutture sanitarie gestite direttamente dalle Aso (Aziende sanitarie
ospedaliere) e dalle Asl (Aziende sanitarie locali)
le irregolarità non assumono mai le nefaste caratteristiche quantitative e
qualitative degli istituti socio-assistenziali di ricovero.
TESTO DEL QUARTO COMUNICATO
STAMPA DEI NAS
I carabinieri dei Nas, nell’ambito dell’attività di vigilanza in campo
nazionale per la stagione turistica, denominata “estate tranquilla”,
programmata di concerto con il ministero
della salute, nel decorso mese di agosto hanno svolto
un servizio di controllo sulle varie tipologie delle strutture per anziani.
Il servizio ha inteso verificare
la regolarità dell’assistenza fornita agli anziani, compresi quelli non
autosufficienti, dagli operatori del settore durante
le ferie estive.
A fronte di 685 controlli sono risultate non in regola
142 strutture ( 21%) contestando 281 infrazioni di cui 63 penali e 218
amministrative.
Le persone segnalate alle
autorità giudiziarie e/o amministrative sono state 166, chiuse o sequestrate 3
strutture per mancanza di autorizzazioni o perché
prive dei requisiti minimi per l’esercizio, mentre per altre 15 è stata
inoltrata proposta di chiusura.
Sequestrati inoltre kg. 215 e 428
confezioni di alimenti in cattivo stato di
conservazione nonché 60 confezioni di specialità medicinali scadute di
validità, per un valore complessivo di oltre 1.300.000 di euro.
Tra gli illeciti più gravi:
segregazione e maltrattamenti di anziani, abusivismo,
carenze igienico-strutturali, esercizio abusivo della
professione medico-infermieristica, dispensazione di
farmaci scaduti di validità.
Riepilogo
- Ispezioni effettuate ...................................... 685
- infrazioni accertate ...................................... 281
(penali 63, amministrative 218)
- campioni prelevati ...................................... 23
- ‑persone da segnalare
alle competenti Autorità giudiziarie,
sanitarie e/o amministrative 166
Infrazioni più ricorrenti:
a) di natura penale
• n. 10 art. 640 codice penale
(truffa ai danni dello Stato);
• n. 4 art. 650 (inosservanza di
disposizioni impartite dall’Autorità);
• n. 13 art. 348 codice penale
(esercizio abusivo della professione sanitaria);
• n. 12 art.
109 Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (omessa compilazione schede
delle persone alloggiate);
• n. 4 art. 5
legge 283/1962 (alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione);
• n. 3 art. 4 legge 966/1995
(mancanza del certificato prevenzione incendi);
• n. 3 art. 605 codice penale
(sequestro di persona);
• n. 3 art. 572 codice penale
(maltrattamenti di persona);
• n. 1 art. 591 codice penale
(anziani non autosufficienti privi di assistenza
medico-infermieristica).
b) di natura amministrativa
• n. 45 artt.
3-8 decreto legislativo 155/1997 (omessa attuazione del piano di autocontrollo);
• n. 36 artt.
28 e 29 decreto Presidente Repubblica 327/1980 (carenze igienico-sanitarie
e strutturali);
• n. 22 art. 2 legge 283/1962
(mancanza di autorizzazione sanitaria);
• n. 14 art. 14
legge 283/1962 (libretti idoneità sanitaria scaduti di validità);
• n. 10 art. 86
Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (attivazione casa di riposo senza
licenza di P.S.);
• n. 9 art. 9
Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (numero delle persone alloggiate
superiore a quello autorizzato);
• n. 13 violazioni a leggi regionali
riguardanti la particolare attività (superamento capacità ricettiva, carenze
strutturali, assenza di autorizzazioni).
Situazioni particolari
– Il Nas
di Milano ha segnalato alla competente Autorità giudiziaria i titolari di due
ditte per frode in pubbliche forniture per avere, entrambi, fornito
alimenti diversi per qualità e caratteristiche da quelli previsti nel
capitolato d’appalto.
– Il Nas
di Cremona ha accertato che 3 residenze assistenziali
sanitarie, nonostante fossero accreditate non avevano gli standard gestionali
minimi previsti dalla legge, quali la presenza continuativa e la reperibilità
del personale infermieristico e medico. Interessati i competenti uffici per
l’adozione dei provvedimenti di competenza.
– Il Nas
di Genova, nella provincia di Savona, ha segnalato alla competente Autorità
giudiziaria il titolare di una comunità alloggio e due
inservienti, identificati in seguito come i genitori dello stesso titolare,
perché ritenuti responsabili dei reati di sequestro e maltrattamenti di persona
nonché di esercizio abusivo della professione medica. Nel corso del controllo,
infatti, è stata accertata la presenza di 12 anziani ospiti ai quali è stata
limitata la libertà di movimento (possibilità uscire dall’edificio) chiudendo
ogni porta o finestra a
chiave o con lucchetti.
Nel contesto
è stata inoltrata alla competente Autorità sanitaria proposta di sgombero e di
chiusura della struttura per mancanza dei requisiti strutturali ed
organizzativi. A seguito di ulteriore sopralluogo
effettuato da personale della competente Asl 5 ospiti
sono stati trasferiti presso altra idonea struttura.
Il medesimo Nas,
nella provincia di Genova,
ha segnalato alla competente Autorità giudiziaria i legali
responsabili di una casa protetta e 2 cittadine extra-comunitarie per esercizio
abusivo della professione sanitaria per avere i primi consentito alle seconde
di svolgere l’attività di infermiere professionale sebbene non in possesso di
alcun titolo abilitativo.
Il Nas
di Treviso, in quella provincia, ha segnalato alla competente Autorità
giudiziaria il direttore,
i 5 componenti del
consiglio di amministrazione di una casa di riposo per anziani convenzionata ed
una dipendente, per aver i primi acconsentito alla seconda di esercitare la
professione di fisioterapista sebbene sprovvista di titolo abilitativo.
Il Nas
di Reggio Calabria, in quella provincia, ha sequestrato una casa di riposo per
anziani in quanto attivata senza le prescritte autorizzazioni. Accertato,
inoltre, che
l’assistenza infermieristica era assicurata da una persona priva di qualsiasi
titolo abilitativo. Valore della struttura
sequestrata 1 milione di euro circa.
– Il Nas
di Salerno, in quella provincia ed in quella di Avellino,
ha segnalato alla competente Autorità giudiziaria i titolari di due residenze
per anziani per aver, in un caso, chiuso a chiave nella propria stanza alcuni
ospiti ivi ricoverati, nell’altro, consentito la presenza di ospiti non
autosufficienti ai quali non era assicurata la necessaria assistenza
medico-infermieristica. Per entrambe le attività è
stata inoltrata proposta di chiusura.
– Il Nas
di Palermo, in quella provincia, ha inoltrato 5 proposte di chiusura nei
confronti di altrettante case di riposo perché prive
di autorizzazioni e non in possesso dei requisiti minimi strutturali per
l’esercizio.
– Il Nas
di Ragusa, in quella provincia, ha inoltrato 3 proposte di chiusura nei
confronti di altrettante case di riposo private perché
prive di autorizzazioni e non in possesso dei requisiti minimi strutturali per
l’esercizio.
– Il Nas
di Napoli, in quella provincia, ha segnalato alla competente Autorità
giudiziaria e sanitaria i legali responsabili di 13 distinte case di riposo per
anziani per detenzione di alimenti in cattivo stato di
conservazione, inattuazione del piano di
autocontrollo, carenze igienico-strutturali nei
locali destinati alla cottura ed al deposito di alimenti e mancanza di libretto
di idoneità sanitaria per il personale addetto alla manipolazione di alimenti.
– Il Nas
di Perugia, nella provincia di Terni, ha segnalato
alla competente Autorità giudiziaria e sanitaria il responsabile di una
residenza per anziani nonché il proprietario di uno
stabile per aver intrapreso tale l’attività sebbene sprovvisti di
autorizzazione. L’Autorità sanitaria, informata dai militari operanti, ha
disposto l’immediato sgombero della struttura.
Situazione regionale globale
Strutture
ricettive per anziani
Regioni Totale
ispezioni Con irregolarità Sequestri/Chiusure Proposte di chiusura
Valle d’Aosta 18 0 0 0
Piemonte 56 4 0 0
Lombardia 76 24 0 0
Trentino
Alto Adige 36 6 0 0
Friuli
Venezia Giulia 16 0 0 0
Veneto 38 2 0 0
Liguria 40 16 0 0
Emilia
Romagna 44 2 0 2
Toscana 23 4 0 0
Umbria 18 8 1 0
Marche 19 9 0 0
Lazio 46 9 0 2
Sardegna 40 3 0 0
Abruzzo 22 5 0 0
Campania 41 21 0 3
Molise 11 0 0 0
Puglia 28 4 0 0
Basilicata 12 4 0 0
Calabria 31 5 1 1
Sicilia 70 16 1 7
Totale 685 142 3 15
Sequestri effettuati e relative motivazioni
Materiale
sequestrato Numero
confezioni Kg Valore €
Specialità medicinali (scadute di
validità) 60 520
Alimenti vari (abusivamente
congelati 428 215 5.550
ed in cattivo stato di
conservazione)
Totale 488 215 6.070
Strutture,
impianti ed attrezzature Numero Valore
€
Case di riposo prive di autorizzazioni
ed in carenti condizioni igienico
strutturali 2 1.300.000
Totale strutture 2 1.300.000
Totale generale 490 215 1.306.070
(1) Cfr. i
seguenti articoli apparsi su Prospettive
assistenziali: “Comunicato stampa dei Nas sui
controlli eseguiti in campo nazionale alle strutture ricettive per anziani”, n.
136, 2001; “Secondo comunicato stampa sulle strutture ricettive per anziani:
gravi infrazioni penali e amministrative”, n. 139, 2002; E. Brugnone,
“Fatti illeciti in strutture ricettive per anziani e abbandono di ricoverati
non autosufficienti: considerazioni sui due ultimi comunicati stampa dei Nas”, n. 140, 2002; “Controlli effettuati dai Nas sulle strutture residenziali per anziani: altre
allarmanti infrazioni penali e amministrative”, n. 143, 2003.
www.fondazionepromozionesociale.it