Prospettive assistenziali, n. 146, aprile-giugno
2004
Notiziario dell’Unione per la tutela degli insufficienti mentali
Documento di sintesi per un
piano di zona
Si riporta di seguito il documento finale ufficiale presentato al Tavolo di
lavoro “Handicap” per la redazione del Piano di zona dei
Comuni di Nichelino, None, Vinovo e Candiolo. Si veda sul n. 145 di Prospettive assistenziali
la “Proposta di delibera da collegare al
piano di zona sui servizi socio-assistenziali”.
Premesso che il settore
dell’assistenza deve intervenire solo se tutti gli altri settori (scuola,
sanità, formazione professionale, lavoro, casa, trasporti, ...) hanno compiuto
le proprie funzioni a favore di tutti i
cittadini, compresi quelli con handicap;
tenuto in particolar modo conto delle
nuove disposizioni normative a favore delle fasce più deboli della popolazione
previste dalla legge regionale del Piemonte n. 1/2004 (alcune delle quali
richiamate più sotto);
si riportano, in estrema sintesi, i
bisogni principali (esplicitati nelle varie schede dell’allegato Y) rilevati
nel territorio dei comuni
afferenti al Cisa 12 (Nichelino, None, Vinovo e Candiolo) per i soggetti
con handicap intellettivo e/o pluri-minorati,
evidenziando innanzitutto la necessità di approvare a livello
comunale/consortile una delibera quadro che garantisca il diritto esigibile per
la fruizione dei servizi assistenziali, di cui si allega una proposta.
Bisogni principali
rilevati
– Incremento del numero di
presidi residenziali (comunità alloggio, gruppi appartamento, convivenze
guidate, …) al fine di soddisfare la lista di attesa
e, altresì, l’eventuale rientro nel territorio dei soggetti inseriti in
strutture residenziali esterne, nonché la sistemazione
in presidi più appropriati (gruppi appartamento) di alcuni ospiti della
comunità alloggio di Nichelino;
– Incremento dei centri
diurni e del servizio di educativa territoriale
garantito a tempo pieno per soggetti con handicap in situazione di gravità, al
fine di soddisfare le liste di attesa ed il bacino di utenza previsto (congedi
dalla scuola dell’obbligo, rientro nel territorio degli utenti inseriti in
strutture esterne, frequenza dei servizi diurni nel territorio da parte degli
utenti della comunità alloggio di Nichelino);
– Incremento
dei soggiorni estivi ad almeno 14 giorni/anno per i soggetti frequentanti i presidi
territoriali diurni;
– Sviluppo del servizio di aiuto personale (legge 104/1992 e 162/1998) per le
persone con limitata o nulla autonomia;
– Informazioni alla cittadinanza,
nonché alle famiglie interessate, in merito alla
tematica “disabilità”, ai relativi diritti, ai servizi esistenti, ecc.;
– Informazione periodica a favore
delle associazioni di tutela degli utenti e alle famiglie che vivono
l’esperienza di un handicap, delle varie liste di attesa
per l’accesso ai servizi territoriali;
– Predisposizione
dei “buoni taxi” per i soggetti con handicap tale da non poter usufruire dei
mezzi di trasporto pubblici;
– Attivazione di uno sportello
aperto al pubblico a supporto della predisposizione delle domande di interdizione, ecc., per i consigli del caso e per la
presentazione diretta delle istanze.
Interventi previsti
visto che la Regione (art. 22, legge
regionale 1/2004) “riconosce a ciascun
cittadino il diritto di esigere (…) le
prestazioni sociali di livello essenziale”, alle quali accedono con
priorità i soggetti inabili e, ancor più, le persone in situazione di handicap
grave;
ricordato ancora che i Comuni sono tenuti
obbligatoriamente a fornire assistenza ai soggetti con handicap privi dei
necessari mezzi per vivere (artt. 154-155, regio decreto 773/1931);
il Piano di zona, quale strumento
di programmazione degli interventi in risposta ai bisogni evidenziati, prevede
la realizzazione dei seguenti servizi e prestazioni (cfr.
art. 47, legge regionale 1/2004):
• Sostegno e sostituzione alla famiglia - Accoglienza residenziale
– Un gruppo appartamento per
soggetti con handicap intellettivo di tipo medio-lieve;
– Una comunità alloggio
familiare per soggetti con handicap in situazione di gravità da non più di 8-10
posti letto, sita in un normale appartamento o in una casa mono-familiare
(da prevedersi in aggiunta alla già prevista comunità in Garino,
frazione di Vinovo);
– Una comunità familiare di tipo
sanitario (da non più di 8-10 posti letto) per
soggetti con problematiche sanitarie prevalenti all’handicap, con garanzia di
prestazioni medico-infermieristiche e di assistenza tutelare, inserita nel
normale contesto urbano e facilmente accessibile con i mezzi pubblici.
• Assistenza socio-educativa territoriale - Centri diurni
– Locali da destinarsi a centro
diurno da 10 utenti (oltre a quelli di via Turati a
Nichelino), inseriti nel vivo del contesto sociale;
– Servizio a tempo pieno presso
tutti i centri diurni – riservati ai soggetti che a causa delle loro condizioni
fisiche e psichiche non sono in possesso dell’autonomia
necessaria per lo svolgimento di attività lavorative – e predisposizione dei
soggiorni estivi di durata annuale pari ad almeno 14 giorni continuativi.
• Aiuto alla persona
(interventi atti ad assicurare la vita indipendente)
– Erogazione di un servizio o di
un contributo diretto ad assicurare tutto il fabbisogno di cui la persona necessita per il raggiungimento dell’autonomia necessaria al
fine di condurre una vita indipendente al proprio domicilio;
–
Reintroduzione dei “buoni taxi” – da parte dell’Assessorato ai trasporti – per
ciascun utente impossibilitato a causa del suo handicap ad utilizzare i mezzi pubblici,
previa verifica dei suoi bisogni (lavoro, scuola, riabilitazione, tempo
libero).
• Piano di comunicazione sociale
– Campagna informativa alla cittadinanza
– a carico dell’Assessorato alla cultura – sugli aspetti relativi
alla prevenzione dell’handicap, alle questioni generali delle varie
tipologie di handicap, alle problematiche dell’emarginazione, …;
– Informazione ai cittadini ed
alle famiglie interessate, sui loro diritti, sulle iniziative/prestazioni a
disposizione, ovvero sulle modalità d’accesso ai
servizi, sulla presentazione delle relative istanze, sull’eventuale ricorso
contro il diniego, sulle liste di attesa, ecc.
• Facilitazioni per l’accesso ai servizi/prestazioni da parte dei cittadini
– Supporto ai cittadini che si
rivolgono all’assistenza, nella redazione e presentazione delle domande scritte
per la richiesta di accesso ai servizi;
– Istituzione di uno sportello
pubblico per l’istruzione delle pratiche di interdizione,
inabilitazione, amministrazione di sostegno, che consigli correttamente gli
interessati e aiuti nella compilazione della domanda, nonché presenti
direttamente le istanze alla Procura;
– Facoltà per le associazioni di rappresentanza
dell’utenza all’accesso alle relative strutture diurne e residenziali al fine
di osservarne e verificarne la gestione sia dal punto di vista dell’idoneità
delle sedi che della rispondenza delle prestazioni educative ed assistenziali ai criteri generali affermati negli atti
regolamentari vigenti.
Piano di
realizzazione degli interventi previsti
A partire dalla data di approvazione del
presente Piano di zona, la realizzazione delle suddette prestazioni e servizi
prioritari è pianificata nell’ordine seguente:
– gli interventi previsti alle
voci su nominate: “Piano di comunicazione sociale” e “Facilitazione per
l’accesso ai servizi/prestazioni da parte dei cittadini”, sono programmati
entro sei mesi e sono a cura degli assessorati competenti, del Cisa 12, con l’eventuale partecipazione delle associazioni
di volontariato;
– l’intervento di
accoglienza residenziale relativo alla realizzazione del gruppo
appartamento per soggetti con handicap intellettivo di tipo medio-lieve,
è avviato entro un anno, a cura degli enti competenti e del Cisa
12;
– gli interventi relativi: alla
predisposizione del servizio di aiuto alla persona,
alla reintroduzione dei “buoni taxi”, all’organizzazione dei soggiorni
assicurati per almeno 14 giorni/anno, sono attivati entro due anni a cura degli
assessorati competenti e del Cisa 12;
– l’intervento di
accoglienza residenziale in comunità alloggio a valenza sanitaria per
soggetti con problematiche sanitarie prevalenti all’handicap, è realizzato
entro tre anni a cura dell’Asl 8;
– l’intervento di
assistenza socio-educativa territoriale ovvero la realizzazione di un
nuovo centro diurno da 10 posti per soggetti con handicap che sicuramente non
sono in possesso dell’autonomia necessaria per lo svolgimento di attività
lavorative, è realizzato entro quattro anni a cura dei Comuni afferenti al
territorio del Cisa 12;
– l’intervento di
accoglienza residenziale relativo alla realizzazione della comunità
alloggio per soggetti con handicap intellettivo grave e medio-grave,
è avviato entro cinque anni.