Prospettive assistenziali, n. 146, aprile-giugno
2004
REGOLAMENTO E PROGETTO DI GESTIONE DELLA RSA “LATOUR”
DELL’Asl
8 DEL PIEMONTE: UNA STRUTTURA A VALENZA PREVALENTEMENTE SANITARIA DI CURA E DI
ACCOGLIENZA
Prosegue (1) l’attività del Csa, Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di
base, di Torino, volto ad ottenere il concreto riconoscimento della priorità
delle funzioni sanitarie spettanti alle Rsa,
Residenze sanitarie assistenziali, al fine di metterle
in grado di fornire valide prestazioni medico-infermieristiche, nonché una
adeguata accoglienza agli anziani colpiti da patologie invalidanti e da non
autosufficienza, ai malati di Alzheimer ed alle persone affette da altre forme
di demenza senile.
Pertanto, la caratteristica della
Rsa “Latour”, comprende 120
posti letto e due centri diurni, è stata individuata
nella «valenza prevalentemente sanitaria
di cura e di accoglienza» (2) in sostituzione della precedente finalità di «ospitalità», che indica semplicemente
l’esigenza di una dimora provvisoria da parte dell’ospite, disconoscendo la sua necessità di essere curato e assistito com’è
previsto dalle leggi vigenti.
Da notare, in particolare,
l’impegno dell’Asl 8, che provvede alla gestione
diretta della struttura, a porre «in
primo piano la persona», la conseguente «elaborazione
di progetti individualizzati», il riconoscimento delle «necessità di elevato e continuato supporto
sociale» che deve essere assicurato agli utenti anche dal personale
sanitario; l’organizzazione dei medici «secondo
il metodo del lavoro di gruppo», le prestazioni a cura e spese dell’Asl 8 della «consulenza
specialistica di medici specialisti secondo le necessità degli utenti», l’orario
di apertura della Rsa «dalle ore 8,00 alle ore 20,00», la messa a disposizione dei malati
dei farmaci «con la stessa modalità con
cui vengono forniti ai pazienti ricoverati nelle divisioni ospedaliere», la
presenza di uno psicologo, la precisazione che la quota alberghiera «è a carico del singolo utente»
(calcolata quindi sulla base delle sue personali risorse economiche) e che se
l’utente «non è in grado di provvedervi,
dovrà tempestivamente dichiararlo al fine di ottenere le integrazioni
economiche necessarie da parte degli enti territorialmente competenti titolari delle funzioni socio-assistenziali».
TESTO DEL REGOLAMENTO DELLA Rsa “LATOUR”
Art. 1 - Caratteristiche e finalità
La residenza Latour è una struttura a
valenza prevalentemente sanitaria di cura e di accoglienza
extra ospedaliera polivalente che prevede l’erogazione di attività
socio-sanitarie in regime di residenzialità ed in
regime di semi-residenzialità, in favore di persone
non autosufficienti, prevalentemente anziani, che debbano essere aiutate
nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana e che per essere
assistite e curate abbiano necessità di prestazioni socio-sanitarie
continuative, stabilmente o temporaneamente (cosiddetti ricoveri di sollievo)
non attuabili a domicilio.
Poiché le attività svolte nella Rsa pongono in primo piano la persona, sono essenziali
l’elaborazione di progetti individualizzati, l’integrazione e il coordinamento
delle diverse figure professionali operanti sul singolo caso e la flessibilità
operativa.
Particolare attenzione
nell’elaborare il progetto individualizzato verrà
posta alle esigenze di tipo relazionale degli utenti. Nel presente regolamento,
con il termine “utente” si indica sia il soggetto
ricoverato in regime di residenzialità (degenza), sia
il soggetto inserito in regime di semi-residenzialità.
I trattamenti riabilitativi cui è
deputata la Rsa sono prevalentemente quelli di
conservazione dello stato di equilibrio raggiunto, con
l’obiettivo di prevenire aggravamenti ed il decadimento funzionale.
La necessità di
elevato e continuato supporto sociale viene ad essere soddisfatta con
personale qualificato di assistenza alla persona, che assicuri supporti umani
ottimali al fine di consentire a tutti i soggetti non autosufficienti di
trovare un equilibrio psico-fisico.
Viene garantito alle persone assistite
il rispetto dei loro diritti, la loro riservatezza, il rispetto della
personalità, anche mediante la personalizzazione degli ambienti, la
valorizzazione della persona attraverso una particolare cura dell’aspetto
fisico, favorendo lo sviluppo delle relazioni interpersonali all’interno ed
all’esterno della residenza.
Le attività assistenziali
devono conformarsi il più possibile ai ritmi ed alle abitudini delle persone,
compatibilmente con le esigenze di una collettività.
All’interno della Rsa è prevista altresì l’attivazione di un nucleo per
soggetti affetti da morbo di Alzheimer e patologie
correlate, per i quali dovranno essere garantite le cure appropriate e le
necessarie condizioni di protezione e sicurezza e, allo stesso tempo, ritmi di
vita e stimoli riabilitativi adeguati alle loro ridotte capacità cognitive e
funzionali.
Nell’ambito dei servizi
semi-residenziali è prevista l’attivazione di due Centri diurni integrati (Cdi) per anziani parzialmente o totalmente non
autosufficienti, uno dei quali specializzato nell’assistenza di soggetti
affetti da morbo di Alzheimer e patologie correlate.
Il Cdi,
quale servizio in regime diurno, intermedio tra i servizi di assistenza
e cura domiciliare e quelli residenziali, persegue i seguenti obiettivi
principali:
• tutelare la
salute e il benessere della persona anziana con particolare attenzione al
mantenimento ed al recupero dell’autonomia, in modo tale da consentire la permanenza
al domicilio il più a lungo possibile;
• sostenere il nucleo familiare
che, disponibile a mantenere l’anziano a domicilio, necessita
di appoggio significativo nelle ore diurne, in via temporanea;
• migliorare e sviluppare le
capacità residue degli anziani dementi per il mantenimento dei livelli di autonomia posseduti;
• stimolare gli interessi di interrelazione degli anziani per renderli il più
possibile attivi e partecipi alla vita sociale.
In particolare, il Cdi per soggetti affetti da morbo di Alzheimer
e patologie correlate, persegue i seguenti obiettivi:
• attivare programmi di recupero
funzionale di soggetti dementi che vivono a domicilio,
a seguito di deterioramento dei livelli di autonomia posseduti;
• realizzare un miglior controllo
delle problematiche comportamentali;
• offrire alle famiglie periodi
di sollievo dal grave onere assistenziale.
I Cdi
sono aperti per 5 giorni alla settimana (dal lunedì al
venerdì) con un orario di 10 ore comprensive del pranzo.
La Residenza Latour
è dotata di:
n. 1 Cdi
per 10 utenti ubicato al piano terra;
n. 1 Cdi
per soggetti affetti da morbo di Alzheimer e patologie correlate per 20 utenti
ubicato al piano terra;
n. 1 Nucleo Rsa
per soggetti morbo di Alzheimer e patologie correlate da 15 posti letto al
piano terreno;
n. 2 nuclei Rsa da 18 e 19 posti letto
al piano primo;
n. 2 nuclei Rsa da 18 e 19 posti letto
al piano secondo;
n. 2 nuclei Rsa da 16 e 15 posti letto
al piano terzo.
Art. 2 - Ammissione e dimissione
Il Direttore sanitario verifica
l’attuabilità di tutte le ammissioni, che possono avvenire dal lunedì al
venerdì, nell’orario concordato con la direzione.
L’utente e/o un parente è
invitato a visitare la struttura prima dell’ammissione; verranno
fornite loro tutte le informazioni necessarie previa acquisizione formale del
consenso dell’interessato, compatibilmente con le sue capacità cognitive.
All’ingresso, l’utente deve avere
con sé il corredo personale e la documentazione necessaria (documento identità,
tessera sanitaria e scheda Uvg ed eventuale
documentazione clinica).
Viene quindi effettuato un colloquio
con l’utente e/o i parenti al fine di raccogliere le informazioni sui bisogni,
abitudini, comportamenti a rischio dell’utente.
I Nuclei residenziali
La Residenza ospita persone non
autosufficienti, elettivamente anziani, portatori di
particolari patologie geriatriche, neurologiche e
neuro psichiatriche stabilizzate. L’indicazione alle
cure presso la Residenza è disposta in base alla valutazione multidimensionale operata dalla Unità
di valutazione geriatrica dell’Asl
n. 8.
Alla Residenza possono afferire, in via
del tutto eccezionale,
anche persone di età non inferiore
ai 50 anni, purché affette da
disabilità cronica ad andamento evolutivo, per le quali non sia possibile la
cura domiciliare e per le quali l’organizzazione e il contesto della struttura
risultino adeguati al massimo sviluppo delle residue capacità relazionali e al
progetto assistenziale. In tali casi l’indicazione alle cure presso la
Residenza deriva dalla valutazione congiunta delle Unità di valutazione
geriatrica e handicap.
L’utente viene
visitato all’ingresso dal medico di medicina generale, il quale compilerà la
cartella sanitaria dello stesso.
Nel primo periodo di inserimento vengono rilevate le condizioni cliniche, il
profilo relazionale e psicologico, il grado di autonomia, le potenzialità, ecc.
al fine di permettere all’équipe interdisciplinare interna di elaborare il
Piano assistenziale individuale (Pai) che sarà
condiviso con l’utente e/o i suoi familiari, e a loro trasmesso.
È possibile che durante la
permanenza in struttura, l’utente possa essere spostato in un nucleo più idoneo
alle sue condizioni, previo accordo con il medesimo e/o i suoi congiunti.
L’accoglienza nel nucleo
Alzheimer può mantenere il carattere di temporaneità. L’équipe
interdisciplinare interna deve verificare periodicamente se sussista
la necessità della permanenza del soggetto ricoverato o se ne sia attuabile la
dimissione al domicilio o il trasferimento in altro nucleo Rsa
della Residenza.
La permanenza nella Rsa è condizionata dalla persistenza di necessità di
prestazioni sanitarie che possono essere espletate
dall’organizzazione presente nella struttura. Qualora le prestazioni necessarie
all’assistenza dell’utente potessero essere svolte in
una struttura con organizzazione non sanitaria oppure fossero necessarie
prestazioni di complessità non organizzabile nella struttura, il Direttore
sanitario, valutata la situazione con l’utente ed i suoi congiunti, può
concordare il trasferimento nella struttura più idonea.
I Centri diurni
L’ammissione al Cdi è disposta sulla base di un
progetto individualizzato redatto in collaborazione con i servizi sanitari e
socio-assistenziali del distretto, previa valutazione multidimensionale
dell’utente, con l’accordo della Uvg.
La frequenza al Centro, se
prevista nell’ambito del progetto individualizzato, può anche essere limitata a
pochi giorni od ore alla settimana, nel rispetto delle
modalità di funzionamento del Centro.
La verifica dell’attuazione del
progetto individualizzato viene discussa all’interno
dell’équipe interdisciplinare interna in una riunione sul caso.
Art. 3 - norme di vita comunitaria
Gli utenti della Residenza Latour sono tenuti ad osservare le regole della struttura,
con particolare riguardo a quelle della convivenza e della vita di relazione e ad adeguarsi alle disposizioni della direzione.
L’utente gode
di libertà di movimento ed eventuali limitazioni sono esclusivamente
imposte dal suo stato di salute.
L’utente residente:
• compatibilmente con le
condizioni di salute sarà autorizzato dalla direzione ad uscire all’esterno, previa compilazione di apposito modulo;
• ha la possibilità di
personalizzare la propria camera, portando con sé oggetti e suppellettili
personali, nel rispetto dei diritti e delle esigenze dell’eventuale compagno di
stanza e degli utenti, nonché della sicurezza.
L’utente del Centro diurno ha facoltà di scegliere l’orario di ingresso
nella fascia dalle 8-8,30 e di uscita dalle 18-18,30.
Compatibilmente con le proprie
condizioni fisiche e mentali, l’utente si impegna a:
• non danneggiare arredi,
attrezzature e parti strutturali;
• segnalare al
personale l’eventuale cattivo funzionamento delle attrezzature o degli impianti
della camera;
• consentire al
personale di servizio ad entrare nella camera per provvedere alla pulizia, ai
controlli e alle eventuali riparazioni;
• mantenere un comportamento
corretto, dignitoso e rispettoso verso gli utenti;
• osservare regole di igiene personale e dell’ambiente;
• astenersi dal dare compensi di
qualunque natura al personale operante in struttura e richiedere loro ciò che è
vietato dal regolamento;
• utilizzare gli apparecchi
radio-tv negli orari stabiliti, rispettando il riposo degli utenti, eccetto per il caso di utilizzo di idonee cuffie auricolari.
Art. 4 - Assistenza medica e
infermieristica alla persona; attività di animazione e
di riabilitazione
Assistenza medica e
psicologica
L’assistenza medica, eccetto che
per i ricoveri inferiori ai tre mesi, è garantita da medici di medicina
generale che forniscono le prestazioni previste dall’Accordo collettivo in
vigore, comprese le prestazioni di particolare impegno professionale, le
certificazioni ed ogni altra prestazione di competenza. Ogni medico non può
avere più di 20 scelte. L’utente all’atto della ammissione
dovrà scegliere, tra i medici sopraindicati, quello con disponibilità di
scelta.
È inoltre assicurata a cura e
spese dell’Asl 8
la consulenza specialistica di medici specialisti, secondo le necessità
degli utenti.
Lo psicologo, oltre che per gli
utenti della Rsa/Centro diurno integrato alzheimer, viene
assicurato per le eventuali attività di sostegno previste all’interno del
progetto individualizzato.
Assistenza infermieristica
L’assistenza infermieristica è
assicurata dalle seguenti figure professionali:
a) caposala (coordinatore infermieristico-tutelare). Ha funzioni di controllo, di
gestione, coordinamento ed integrazione delle diverse componenti
di assistenza e figure professionali, nonché delle risorse strutturali
assegnate per competenza;
b) infermiere professionale:
pianifica, effettua e valuta l’intervento
assistenziale infermieristico, aggiorna la cartella del piano individualizzato
di assistenza, eroga prestazioni professionali individuali e in collaborazione
con gli altri operatori sanitari e sociali; supervisiona il personale di
assistenza secondo il piano di attività di assistenza integrata all’utente;
applica correttamente le prescrizioni diagnostico-terapeutiche.
Assistenza alla persona
L’assistenza alla persona è
assicurata dagli assistenti domiciliari e servizi tutelari (Adest)
e dagli operatori tecnici dell’assistenza (Ota):
svolgono interventi diretti all’assistenza alla persona (aiuto durante l’igiene
personale e i pasti, compreso l’imboccamento se necessario, deambulazione e mobilizzazione, vestizione,
prevenzione delle complicanze dell’allettamento prolungato, pulizia ordinaria
degli ambienti di vita, arredi ed attrezzature dell’utente, ecc.); interventi
di protezione della persona (controllo e vigilanza) e interventi generali di
natura assistenziale (prestazioni di carattere assistenziale volte a seguire
l’evoluzione delle condizioni dell’utente, rapporti con la famiglia e
l’esterno, ecc.) e qualsiasi altra competenza prevista per il profilo
professionale dalla normativa vigente in materia.
Sono individuati dei referenti
dell’assistenza, responsabili della attuazione delle
attività di assistenza della persona, che devono operare in stretta
collaborazione con il personale infermieristico.
Attività di animazione
Animatori: svolgono l’attività
professionale con la collaborazione del personale addetto all’assistenza
tutelare.
Attività di riabilitazione
Fisioterapisti e logopedista: effettuano i
trattamenti riabilitativi previsti dal programma riabilitativo individuale
elaborato dallo specialista di rieducazione e recupero funzionale, in accordo
con il medico di medicina generale.
Visite specialistiche
Le visite specialistiche
richieste dal medico curante verranno effettuate
preferibilmente nella struttura stessa e quando possibile alla presenza del
richiedente. In caso fosse necessario il trasferimento
dell’utente per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche sarà cura del
personale della Rsa provvedere ad organizzare il
trasporto, utilizzando idoneo mezzo, e ad accompagnarlo in assenza di familiare
disponibile.
Fornitura farmaci e presidi sanitari
I farmaci e i presidi sanitari,
se ricompresi nel vigente Nomenclatore tariffario del Ssn e presenti nel Prontuario
farmaceutico aziendale, richiesti dai medici curanti, vengono forniti
direttamente agli utenti attraverso i servizi dell’Asl
8 con le stesse modalità con cui vengono forniti ai pazienti ricoverati nelle
divisioni ospedaliere.
Art. 5 - prestazioni di natura alberghiera
Sveglia/riposo
La sveglia è prevista per le ore 7 ma l’utente può scegliere di essere alzato in orario
successivo. Anche l’orario del riposo notturno, previsto tra le ore 20,00 e le 21,00, può essere posticipato su richiesta del
singolo.
Pulizie
La pulizia dei locali comuni viene effettuata dal personale addetto, in orari compatibili
con il normale svolgimento delle attività della struttura, senza recare
disturbo agli utenti.
Vitto
I pasti vengono
preparati sulla base di tabelle idonee dal punto di vista dietetico e
nutrizionale.
Eventuali diete personalizzate,
dovute a particolari patologie, sono prescritte dal medico curante.
Gli orari dei pasti sono i
seguenti:
• colazione: ore 8,00 – 9,30
• pranzo: ore 12,00 – 13,15
• cena: ore 18,30.
La somministrazione dei pasti
principali di norma avviene nelle sale da pranzo, anche per favorire la socializzazione. Se l’utente non è
in grado di esservi trasportato, anche in carrozzella, il pasto è servito nella
camera o al letto del malato.
Parenti/visitatori possono consumare pranzo o cena nella residenza corrispondendo
l’importo stabilito. Il personale operante nella struttura può usufruire del
servizio mensa secondo le modalità previste dalla ditta aggiudicataria.
Servizi barbiere/parrucchiere
Il servizio di barbiere e
parrucchiere comprende una prestazione mensile di taglio e piega. Possono
essere richieste prestazioni diverse e straordinarie, i cui costi
sono a carico del richiedente, secondo le tariffe esposte nei locali della
struttura.
Servizio di lavanderia e guardaroba
Il servizio di lavaggio e
stiratura della biancheria e degli indumenti degli utenti è
compreso nella retta. All’ingresso i capi personali, di cui dovrà essere
consegnata una lista al responsabile del settore, dovranno essere contrassegnati
in modo da essere identificati.
Assistenza religiosa
È prevista la libertà di culto
nel rispetto delle esigenze personali e comunitarie. A tal proposito sono
previsti accordi con le autorità religiose.
Centralino e portineria
Il servizio è attivo sette giorni
su sette. È previsto l’uso di apparecchi
telefonici in camera con onere a carico dell’utente.
Servizi amministrativi
Tutte le pratiche amministrative,
compresi contabilità, servizio cassa e custodia valori, vengono
svolte negli uffici amministrativi da personale della ditta aggiudicataria.
Art. 6 - Accesso a familiari e
visitatori
Nell’orario di apertura
(dalle 8,00 alle 20,00) è consentito l’accesso ai parenti e visitatori, che
dovranno fornire al centralinista le proprie generalità e attenersi alle
disposizioni che verranno fornite dalla direzione.
Deroghe all’orario potranno
essere rilasciate dal Direttore sanitario o suo delegato su motivata richiesta.
I medici curanti in accordo con
la direzione sanitaria sono obbligati ad intervenire nella limitazione di eventuali visite che possano risultare di ostacolo
all’esecuzione dei programmi individuali di cura e quindi sfavorevoli alla
salute degli utenti.
Orari e
modalità di
accesso potranno subire modificazioni sulla base di esigenze tecnico-gestionali.
In particolare, le visite devono
evitare di arrecare disturbo agli utenti e di essere di ostacolo
alle attività degli operatori.
Art. 7 - Associazioni di volontariato e
obiettori di coscienza
Le associazioni di volontariato
legalmente riconosciute che desiderano concorrere al perseguimento degli
obiettivi di cui all’art. 1 potranno essere autorizzate a cooperare con
proposte o progetti alle attività della residenza.
Nella residenza possono prestare
servizio civile alternativo gli obiettori di coscienza, in collaborazione con
il personale in servizio e con i volontari, a seguito dei necessari accordi con
gli Enti preposti.
Art. 8 - Organo di direzione
La struttura è diretta da un
Consiglio di direzione, che si riunisce almeno due volte l’anno, composta da:
• il Direttore
generale dell’Asl 8, o suo delegato, che
assume le funzioni di Presidente;
• il Direttore della struttura
complessa di assistenza sanitaria territoriale dell’Asl 8;
• il Direttore sanitario della Rsa dell’Asl
8;
• il Responsabile amministrativo della struttura dell’Asl 8.
L’Asl 8
si riserva di integrare il Consiglio con eventuali altri componenti,
a seconda delle necessità e delle problematiche emergenti.
Il Consiglio può essere
convocato, in seduta straordinaria, dal Presidente o su
richiesta di almeno 2 componenti.
A questo organismo
competono: funzioni attinenti problematiche generali, gestionali, strutturali e
di pianificazione. Compete altresì la valutazione sugli aspetti globali relativi alla qualità dell’assistenza erogata; in
particolare è tenuto a esprimere parere in merito al verificarsi di
inadempienze sull’espletamento dei servizi.
Le sedute del Consiglio sono
verbalizzate ed i verbali sono tenuti dal responsabile amministrativo della
struttura a disposizione dell’Asl 8.
Il Consiglio di direzione dovrà
assicurare adeguata informazione agli utenti ed ai parenti sulle finalità e
sulle attività della Residenza, avendo cura di raccogliere eventuali
osservazioni, coinvolgendo gli utenti ed i parenti.
Art. 9 - Norme di interesse
generale
Il personale in servizio deve
indossare una divisa decorosa e pulita, specifica per ogni figura professionale
(camice, tuta o grembiule) e avere ben visibile il cartellino con nome e
qualifica.
Il personale non è autorizzato a
gestire denaro o valori per conto degli utenti, né a conservare preziosi, denaro, libretti di banca, oggetti personali o
altro. Per eventuali necessità di custodia occorre rivolgersi a............
L’utente non può richiedere al personale prestazioni non previste dal normale programma
di servizio. Nel caso desideri avanzare delle richieste straordinarie o
segnalare inadempienze nel servizio può rivolgersi all’Afdi
o al Direttore sanitario o responsabile di struttura.
Avuto riguardo delle condizioni
cliniche di ognuno, l’utente sarà invitato a partecipare il più possibile alla
vita comune e alla attività di animazione. Nella
struttura gli utenti dovranno, di norma, indossare abiti della vita quotidiana.
Copia del regolamento verrà posta in visione presso l’ufficio amministrativo della
struttura e c/o gli sportelli dell’ufficio
relazioni con il pubblico.
Art. 10 - Retta giornaliera
L’Asl 8
garantisce il pagamento della quota parte di spettanza
sanitaria per ogni degente ricoverato.
La quota parte alberghiera, della
retta giornaliera – applicata nella stessa misura e con le stesse
modalità anche ai ricoveri a tempo – determinato è a carico del singolo utente
che, se non è in grado di provvedervi, dovrà tempestivamente dichiararlo al
fine di ottenere le integrazioni economiche necessarie da parte degli Enti
territorialmente competenti titolari delle funzioni socio-assistenziali.
Solo in caso di
assenza per ricoveri in ospedale la retta alberghiera non verrà
corrisposta. È garantito il mantenimento del posto letto. Qualora il ricovero
in ospedale dovesse protrarsi per lunghi periodi di
tempo si concorderà con l’utente/parenti la modalità per il reinserimento in
residenza.
Le modalità di pagamento della
retta alberghiera e le tariffe per eventuali servizi a pagamento, definite dal
Consiglio di direzione su proposta della ditta
aggiudicataria, verranno depositate presso gli uffici amministrativi.
Art. 11 - Documentazione
La residenza utilizza e conserva
in sede, aggiornandoli, supporti cartacei/informatizzati al fine di acquisire e
mantenere i dati relativi agli utenti che sono
indispensabili per una adeguata cura ed assistenza agli stessi e per
un’efficiente organizzazione gestionale della residenza. Sono rispettati i
contenuti ed i criteri delle norme relative alla
gestione dei dati (legge 675/1996).
Vengono utilizzati i seguenti supporti:
1) amministrativi:
• scheda personale indicante
generalità, dati amministrativi, recapiti parenti, modalità pagamento, elenco
oggetti e/o suppellettili e corredo personale di proprietà dell’utente, ecc.;
• registro delle presenze/assenze
degli utenti;
2) sanitari - assistenziali:
• cartella dell’utente
contenente: relazione del medico inviante, scheda medica che rilevi le
condizioni psico-fisiche del paziente all’ingresso, schede Adl,
Iadl, Mmse, terapia, documentazione
diagnostica ed analisi cliniche, visite specialistiche e ricoveri ospedalieri,
ecc.;
• registro delle terapie e diario
infermieristico;
• quaderno
delle consegne (con annotazione dei servizi svolti durante il turno di lavoro e
l’indicazione delle consegne lasciate al turno successivo);
• schede dell’igiene personale
degli utenti.
Art. 12 - Modifiche al regolamento
Il Consiglio di direzione si
riserva di modificare il presente regolamento, portandone a
conoscenza tutte le parti interessate. Eventuali provvedimenti in merito
dovranno essere deliberati dall’Asl 8 su proposta dello stesso Consiglio.
PROGETTO DI GESTIONE
la residenza sanitaria assistenziale e il centro diurno integrato
1 - Premessa
Le residenze sanitarie assistenziali (Rsa) si configurano come strutture extraospedaliere
finalizzate a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e di
recupero a persone non autosufficienti, prevalentemente anziani, non
assistibili al proprio domicilio (Dpcm 22/12/1989).
Il Progetto Obiettivo anziani del
Piano sanitario nazionale per il quinquennio 1991/1995, approvato il 30 gennaio
1990, colloca le Rsa tra i “Servizi socio-sanitari di
base residenziali”, quali strutture per anziani non autosufficienti.
Il Psr
per il triennio 1997-1999, approvato il 12 dicembre 1997, nel definire
obiettivo strategico dell’attuazione del progetto “Tutela della salute degli
anziani” la realizzazione del modello a rete dei servizi a favore di tali
soggetti, individua accanto all’assistenza residenziale, l’assistenza
semi-residenziale, da realizzarsi anche attraverso l’attivazione di Centri
diurni integrati (Cdi), auspicando la loro
collocazione presso le strutture residenziali con l’obiettivo ulteriore di
garantire la socializzazione dei residenti.
La Dgr
1 marzo 2000, n. 29-29519, nelle more della ridefinizione
organica della materia, prevede che i presidi autorizzati come Raf ed Rsa
possano adottare, per assicurare lo svolgimento dei programmi assistenziali
individualizzati, modelli organizzativi dinamici e flessibili diversi da quelli
previsti dalla Dgr n. 41/42433 del 9 gennaio 1995. A
tal fine possono essere adottate variazioni di risorse gestionali
ed organizzative (in ragione di +/- 10%) rispetto agli standard previsti dalla
citata Dgr per consentire inserimenti di anziani
portatori di piani individualizzati di assistenza calibrati sulla base degli
effettivi bisogni.
Le Rsa
devono corrispondere ai requisiti strutturali specifici (indicati nel Dpcm 22/12/1989) che sono
imperniati:
• sulla articolazione
della zona residenziale in “nuclei” funzionalmente autonomi di 15-20 posti;
• sulla dotazione di servizi
generali e collettivi;
• sulla presenza di servizi
sanitari (ambulatorio, palestra di riabilitazione);
• sulla disponibilità di adeguati spazi “di vita collettiva”.
Detti principi sono previsti
anche per il Cdi dalla normativa regionale di settore
(Dgr 38/1992 e Dgr
203/1993).
A livello regionale i riferimenti
legislativi sono:
• Dgr n. 38-16335 del 29/06/1992 “Deliberazione attuativa relativa ai presidi socio-assistenziali
L. reg. n. 37/90”;
• Dgr n. 41-42433 del 09/01/1995 “Tutela della salute degli
anziani - Deliberazione attuativa relativa alle
attività svolte nelle strutture residenziali”;
• Marzo 1995:
“Linee guida della Regione Piemonte”;
• Dgr n. 203-14027 del 18/11/1996 “Requisiti funzionali e
strutturali per i presidi oggetto di finanziamento - Criteri di selezione per
l’assegnazione
dei contributi”;
• Dgr n. 133-17379 del 10/03/1997 “Determinazione
transitorie per la riconversione dei presidi sanitari pubblici e privati in Rsa”;
• Dgr
n. 46-27840 del 19/9/1999: Dgr n. 46-26252 del
9/12/1998 “Accordo regionale per l’attività di assistenza
sanitaria dei medici di medicina generale degli utenti in Rsa
e Raf della Regione Piemonte. modificazioni ed integrazioni”;
• Dgr 1
marzo 2000, n. 29-29519 “Criteri di indirizzo per
l’adeguamento della Dgr 41- 42433/1995 a quanto
previsto dal dlgs
229/1999”.
2 - Suddivisione della residenza in nuclei
La Residenza Latour
è dotata dei nuclei specificati all’articolo 1 del regolamento.
3 - Attività quotidiane
La vita dell’utente della Rsa è indicativamente così organizzata:
• ore 7,00-9,00
sveglia, alzata dal letto, vestizione, igiene personale, cambio pannolone;
• ore 8,00-9,30
colazione nelle sale da pranzo;
• ore 9,30-12,00
attività varie (animazione, fisioterapia, prestazioni infermieristiche, visite,
ecc.), eventuale cambio pannolone, preparazione per il pranzo;
• ore 12,00-13,00
somministrazione del pasto;
• ore 13,15
cambio pannolone ed eventuale preparazione per riposo pomeridiano;
• ore 13,30-15,00
riposo pomeridiano;
• ore 15,00-16,00
alzata, cambio pannolone, merenda;
• ore 16,00-18,00
attività di animazione;
• ore 18,30
somministrazione cena;
• ore 20,00-21,00
cambio pannolone e preparazione per il riposo. È previsto il controllo notturno
del pannolone.
La vita dell’utente del Cdi è così organizzata:
• ore 8,00-8,30
ingresso degente;
• ore 8,30-9,30
colazione nelle sale da pranzo;
• ore 9,30-11,30
attività varie (animazione, fisioterapia, prestazioni infermieristiche, visite,
ecc.);
• ore 11,30-12,00
cambio pannolone, preparazione per il pranzo;
• ore 12,30-13,15
somministrazione del pasto;
• ore 13,15
cambio pannolone ed eventuale preparazione per riposo pomeridiano;
• ore 13,30-15,00
riposo pomeridiano;
• ore 15,00-16,00
alzata, cambio pannolone, merenda;
• ore 16,00-18,30
attività di animazione e uscita.
4 - Organizzazione del personale:
compiti, figure professionali, orario
Direttore sanitario
La direzione sanitaria della
struttura è affidata ad un medico dipendente dell’Asl 8 esperto in organizzazione dei servizi sanitari
extra-ospedalieri. Il Direttore sanitario:
• è responsabile del
coordinamento e dell’integrazione delle diverse componenti
di assistenza onde assicurare le migliori condizioni psico-fisiche degli utenti
della Rsa e del Cdi;
• è responsabile delle condizioni igienico-sanitarie
della struttura;
• verifica l’attuazione dei
protocolli individualizzati dei singoli utenti;
• favorisce la partecipazione
delle associazioni di volontariato;
• assicura il collegamento e
l’integrazione funzionale con i presidi ospedalieri per i casi bisognosi di
ricovero ospedaliero o di accertamenti clinico-diagnostici;
• verifica il regolare
approvvigionamento delle risorse, in particolare dei farmaci, previsti nell’apposito prontuario, dei presidi, di protesi ed ausili;
• verifica il regolare
funzionamento delle attrezzature;
• verifica l’espletamento dei
compiti dei vari addetti;
• rilascia agli utenti le
certificazioni non previste dal Dpr
270/2000;
• conserva correttamente la
documentazione clinica e verifica la corretta tenuta delle cartelle assistenziali degli utenti.
Il Responsabile amministrativo
La direzione amministrativa della
struttura è affidata ad un dirigente dipendente dell’Asl 8. Il responsabile amministrativo:
• è referente dell’Asl 8 nei rapporti generali con la ditta
appaltatrice;
• è responsabile della qualità
delle attività alberghiere che si svolgono all’interno della struttura;
• coordina le attività che si
svolgono all’interno della struttura con gli altri servizi zonali
socio-sanitari assistenziali (Enti socio-assistenziali
Asl 8);
• verifica e controlla i rapporti economico-finanziari con la ditta appaltatrice;
• gestisce, verifica e controlla
i rapporti con le organizzazioni di volontariato autorizzate ad operare
all’interno della struttura e con gli Enti preposti all’autorizzazione del
servizio civile alternativo degli obiettori di
coscienza.
Geriatra
Tale sanitario,
dipendente/convenzionato Asl 8:
– collabora
direttamente con il Direttore sanitario nell’espletamento delle
funzioni di competenza;
– collabora alla
estensione ed alla valutazione del programma assistenziale individuale (Pai) di ciascun paziente;
– effettua
le consulenze richieste dai medici di medicina generale;
– prescrive gli ausili ed i
presidi necessari.
Inoltre, svolge attività di
sostegno ed aiuto per problemi e difficoltà inerenti l’inserimento
nella Rsa, in collaborazione con le altre figure
professionali operanti nella struttura.
Coadiutore amministrativo
Due unità dipendenti dell’Asl 8 a part-time.
Svolgono attività di segreteria e
di supporto amministrativo.
Psicologo
Tale sanitario,
dipendente/convenzionato Asl 8, è responsabile
dell’attività di riabilitazione psicologica a favore degli utenti affetti da
demenza o da morbo di Alzheimer.
Deve garantire, con accessi
giornalieri, a favore:
• degli utenti della Rsa 15 ore settimanali suddivise in 5 giorni;
• degli utenti del Cdi 5 ore settimanali.
Assolve alle funzioni di:
• gestione e
verifica dei programmi riabilitativi atti a favorire l’orientamento e a
compensare le disabilità;
•
collaborazione con i medici per il controllo periodico e gestione dei problemi
sanitari ricorrenti;
• gestione del
nursing orientato al mantenimento delle capacità residue e, per quanto possibile,
alla riabilitazione psichica dell’utente.
• collaborazione per il sostegno
e l’aiuto dell’utente che presenti eventuali problemi
e difficoltà inerenti l’inserimento;
• promozione di
attività ed iniziative finalizzate al miglioramento della qualità della vita
quotidiana;
• partecipazione alle riunioni di
équipe per la definizione di progetti individuali;
• cura e sostegno delle relazioni
con i parenti;
• verifica dell’attuazione dei
programmi di animazione.
Medici di medicina generale
Il medico di medicina generale
opera all’interno della Rsa ed esplica
nei confronti degli assistiti ricoverati tutti i compiti previsti dall’Accordo
collettivo in vigore (Dpr 270/2000) e dall’Accordo
regionale (Dgr 9/12/1998, n. 47-26252), comprese le
prestazioni di particolare impegno professionale, le certificazioni ed ogni
altra prestazione di competenza senza richiedere ulteriori oneri agli utenti.
L’assistenza verrà
garantita da medici di medicina generale scelti mediante bando di concorso.
La presenza dei medici, all’interno
della struttura, sarà organizzata e coordinata in rapporto alle esigenze assistenziali della struttura, sulla base di protocolli da
definirsi secondo i parametri previsti in materia dalla normativa regionale
vigente.
Alla data del ricovero del paziente
in Rsa viene revocata la
scelta del medico di famiglia originario, se questi non opera nella Rsa stessa, e dovrà essere operata la scelta fra uno dei
medici previsti nella Rsa; tale procedimento non
verrà applicato in caso di ricovero di sollievo.
L’assistenza medica è garantita,
dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 8 e nei giorni prefestivi e festivi, dal
servizio di guardia medica.
Durante le ore di presenza presso
la struttura, il sanitario di turno deve assistere anche i pazienti che hanno
scelto gli altri colleghi.
Infermieri professionali
La dotazione di personale nelle
24 ore garantisce almeno:
- 24 minuti di assistenza
al giorno per utente della Rsa;
- 10 minuti di assistenza
al giorno per utente del Cdi;
- 32 minuti di assistenza
al giorno per utente del Cdi per soggetti
dementi/Alzheimer.
Nella Rsa
è sempre presente, 24 ore su 24, almeno un infermiere professionale.
L’eventuale presenza di più unità dovrà essere prevista nell’orario dalle 7
alle 11 e dalle 16 alle 18.
Le funzioni dell’infermiere, come
da Dm 14/9/1994, n. 739 “regolamento
concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale
dell’infermiere”, possono essere così sintetizzate:
• pianificazione, gestione e
valutazione dell’intervento assistenziale infermieristico;
• tenuta e
aggiornamento della cartella del piano individualizzato di assistenza;
• azione
professionale individuale e in collaborazione con gli altri operatori sanitari
e sociali;
• supervisione del personale di assistenza in merito all’esecuzione dei compiti relativi
agli atti della vita quotidiana (vedi prospetto di cui al punto 4);
• corretta
applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche.
Tra il suddetto personale deve
essere individuata un’unità cui affidare compiti di coordinamento del Servizio
infermieristico professionale. Sinteticamente le funzioni affidate al caposala
sono le seguenti:
• gestisce, coordina ed integra
le diverse componenti di assistenza e figure
professionali;
• garantisce l’approvvigionamento
delle risorse (farmaci, presidi, protesi ed ausili, nonché
il materiale sanitario previsto per l’emergenza);
• verifica il regolare
funzionamento delle attrezzature;
• controlla il corretto
approvvigionamento e la corretta distribuzione dei
pasti;
• conserva correttamente la
documentazione clinica;
• verifica la corretta tenuta
della cartella personalizzata degli utenti;
• è responsabile della custodia
dell’armadio medicinali prescritti agli utenti.
Adest (Assistente
domiciliare e dei servizi tutelari) Ota (Operatore
tecnico addetto all’assistenza)
Il servizio di assistenza
alla persona viene prestato da operatori in possesso della qualifica di
Assistente domiciliare e dei servizi tutelari (Adest)
o di Operatore tecnico addetto all’Assistenza (Ota).
Il numero di operatori
dovrà essere tale per garantire:
– n. 116 minuti di assistenza al giorno per utente della Rsa;
– n. 144 minuti di assistenza al giorno per utente del Nucleo residenziale
demenze/Alzheimer;
– n. 30 minuti di
assistenza al giorno per utente del Cdi;
– n. 86 minuti di
assistenza al giorno per utente del Cdi per
soggetti dementi o affetti da morbo di Alzheimer.
Nella Rsa
orientativamente i turni potranno essere così definiti: 7-14 (matt.) - 14-21 (pom.) - 21-7 (nott.). Il turno del mattino dovrà prevedere un incremento
del personale rispetto il turno del pomeriggio di
almeno il 20%. Dovrà essere inoltre garantita una maggiore presenza nella
fascia oraria dalle 18 alle 21. Detto personale deve essere presente in almeno
6 unità per il turno notturno (due per piano). La suddivisione dovrà essere
congrua rispetto alla distribuzione dei posti letto
nella struttura. All’interno della dotazione organica del personale Adest dovranno essere individuati dei
coordinatori di nucleo, che a turno, dovranno garantire le funzioni dalle
ore 7 alle ore 21.
Nell’organizzazione dei turni dei
servizi diurni dovrà essere garantita sempre la presenza di due operatori.
Vengono fornite tutte le prestazioni di
assistenza all’utente rivolte al soddisfacimento dei suoi bisogni; a titolo
esemplificativo si elencano le seguenti:
• interventi rivolti
all’assistenza diretta alla persona (aiuto durante l’igiene personale e i
pasti, deambulazione e mobilizzazione, vestizione, prevenzione delle
complicanze dell’allettamento prolungato, pulizia ordinaria degli ambienti di
vita, arredi ed attrezzature dell’utente, ecc.);
• interventi di protezione della
persona (controllo e vigilanza);
• interventi generali di natura assistenziale (prestazioni di carattere assistenziale volte
a seguire l’evoluzione delle condizioni dell’utente, rapporti con la famiglia e
l’esterno, ecc.).
Terapisti della riabilitazione - Logopedista
L’attività di riabilitazione è
garantita per un minimo di n. 6 minuti al giorno per
utente della Rsa, da personale, in possesso della
qualifica di terapista riabilitatore, che assicurano
agli utenti i trattamenti riabilitativi, con l’eventuale supervisione del fisiatra per gli utenti non autosufficienti e quella dello
psicologo per gli utenti dementi / affetti dal morbo di Alzheimer.
L’attività è articolata su 6 giorni la settimana escluso la domenica e festivi. I
trattamenti potranno essere effettuati nella palestra
o al letto del paziente, a seconda delle condizioni cliniche.
L’attività, articolata su 5
giorni la settimana, a favore degli utenti del Nucleo residenziale Alzheimer e
dei Centri diurni dovrà essere pari ad almeno 10
minuti per degente al giorno.
Animatori - Terapisti occupazionali
Programmi individuali e
collettivi di animazione e terapia occupazionale,
secondo il progetto individuale vengono svolti da animatori in possesso di
specifica professionalità, tenendo conto delle preferenze e delle possibilità
di stimolazione fisica e mentale degli utenti.
Il numero degli operatori dovrà
essere tale da garantire:
– n. 73 ore
settimanali, su 6 giorni la settimana, per gli utenti Rsa;
– n. 10,30 ore
settimanali, su 6 giorni la settimana, per gli utenti Nucleo Rsa Alzheimer;
– n. 36 ore
settimanali, su 5 giorni la settimana, per gli utenti del Centro diurno
Alzheimer;
– n. 9 ore
settimanali, su 5 giorni la settimana, per gli utenti dei Cdi.
Particolare attenzione deve
essere prestata nella scelta degli operatori da adibire al Nucleo/Centro diurno
Alzheimer, operatori che debbono essere fortemente
motivati e, nello stesso tempo, dotati delle sufficienti conoscenze per capire
anche i dementi più severi.
Infatti, l’interazione con tali pazienti
è resa difficile dai deficit di comunicazione verbale e della memoria, oltre
che dall’interpretazione distorta dell’ambiente: occorre pertanto un’adeguata
formazione degli operatori ed un’accurata gestione operativa.
A questo scopo gli operatori
addetti all’assistenza potranno ruotare ogni tre-quattro
mesi all’interno dei vari nuclei/Centri della Residenza, in modo da rendere
flessibile il rapporto professionale degli operatori sul versante assistenziale.
Parrucchiere - barbiere
Deve essere assicurata la
presenza di un barbiere/parrucchiere per un minimo di 16 ore settimanali, su 5
giorni alla settimana, a favore degli utenti della Rsa e per un minimo di 4 ore settimanali, su 5 giorni alla
settimana, a favore degli utenti del Cdi.
Le prestazioni ricomprese nella retta sono quelle specificate
al precedente art. 6 del regolamento.
Altro personale
Il personale addetto ai servizi
generali (cucina, lavanderia-guardaroba, pulizia parti comuni, addetti alla
manutenzione, amministrativo, portineria-centralino) dovrà essere in numero
sufficiente ad assicurare un efficiente funzionamento della struttura. Si
rammenta che il servizio di portineria-centralino dovrà essere garantito per n.
12 ore al giorno.
5 - attività di assistenza integrata all’utente residenziale - Giornata
tipo (v. tab. 1)
N.B.: La funzione di controllo prevede
il controllo che il compito sia eseguito.
La funzione di supervisione
prevede il controllo che il compito sia eseguito in
modo corretto.
È sottinteso che la referente Adest oltre alle sue funzioni di controllo, in caso di
necessità e nei momenti in cui l’organizzazione lo richiede, esegue anche
attività proprie delle Adest essendo essa stessa una Adest.
6 - attività di assistenza integrata all’utente semi/residenziale - giornata tipo (v. tab. 2)
N.B.: per specifiche vedi art. precedente.
7 - controlli e verifiche del
piano di assistenza
Si dovranno effettuare
verifiche periodiche di controllo (ogni 2/3 mesi) del piano di assistenza
individuale con la partecipazione del medico responsabile di struttura, del
medico di medicina generale, del medico geriatra, del coordinatore
dell’assistenza Ip e dell’Adest.
Ogni mese dovrà prevedersi una
riunione di coordinamento, presieduta dal Direttore sanitario, per la
discussione di eventuali situazioni problematiche al
fine di individuare le soluzioni ottimali e per la valutazione globale
dell’assistenza e della sua qualità, anche mediante l’utilizzo di indicatori
specifici (es. disidratazione, fratture, decubiti, ricoveri ospedalieri,
controlli sanitari effettuati, qualità percepita dall’utenza, ecc.).
8 - accesso in ospedale
L’utente della struttura
residenziale è una persona le cui esigenze assistenziali
sono così rilevanti da condizionare spesso le decisioni cliniche. L’ospedale e
la Rsa hanno compiti diversi
che non devono confondersi bensì integrarsi.
9 - rapporti con i familiari
Si terrà un registro delle visite
dei parenti.
Sarà indetta una riunione almeno
semestrale con i familiari degli utenti. I familiari potranno comunque fornire suggerimenti, proposte e critiche agli
organi di direzione della Rsa.
10 - aspetti relazionali
Il ricovero di anziani
non più autosufficienti in strutture residenziali può determinare in alcuni
casi effetti negativi, sia a livello fisico che psicologico, con aumento della
frequenza della morbilità e della mortalità. Al fine di evitare tale rischio,
il personale deve porre attenzione alle attese dell’utente, sollecitandolo al
raggiungimento/mantenimento del maggior grado di autonomia
possibile.
Va incentivata
l’autonomia di scelta nell’organizzazione del tempo, ogni qualvolta sia
possibile. Vi è la necessità che gli operatori, indifferentemente dalla
qualifica professionale, abbiano funzioni di stimolo verso l’utente perché lo
stesso partecipi alle attività ed alle relazioni sociali della residenza.
È presupposto necessario ad un
agire comune degli operatori la condivisione di una “cultura” che sia tesa a dare un senso alla vita che si svolge all’interno
della Rsa.
Particolare attenzione deve
essere posta nel rilevare le difficoltà di relazione fra gli utenti e fra gli
stessi e gli operatori, mettendo in atto le azioni necessarie al loro
superamento.
Devono inoltre essere garantite
tutte le attività finalizzate alla tutela dell’utente dal rischio di emarginazione. L’anziano, di norma, dovrà:
• essere alzato dal letto tutti i giorni (salvo diversa prescrizione del
medico);
• recarsi in
sala da pranzo per consumare i pasti (salvo diversa prescrizione/scelta);
• poter utilizzare il telefono
(essere aiutato se necessario);
• utilizzare un idoneo
abbigliamento;
• partecipare alle attività di animazione.
Al fine di garantire possibilità
di relazioni sociali molteplici e soddisfacenti la residenza dovrà garantire:
• la partecipazione delle
associazioni di volontariato locali stabilendone orari e
attività;
• la
possibilità di utilizzare apparecchi radio/tv compatibilmente con il rispetto
degli altri utenti ed in particolare del compagno di camera.
11 - organizzazione dell’emergenza
L’organizzazione dell’emergenza
si suddivide in:
a) organizzazione di struttura;
b) organizzazione dell’emergenza
sanitaria sul paziente;
c) organizzazione dell’emergenza
collettiva.
a1) Consiste nella predisposizione
di interventi di struttura volti ad individuare la richiesta di soccorso
urgente.
Essi sono:
- apparecchi di chiamata di
sicurezza;
- i sistemi di allarme;
- gli apparecchi rilevatori e di
ricerca persone.
b1) L’emergenza sanitaria sul
paziente è assicurata dai medici di medicina generale operanti nella struttura
che coprono l’assistenza in turno attivo o in pronta disponibilità dalle ore 8
alle ore 20 dei giorni feriali, il sabato dalle ore 8 alle ore 10. Fuori di
tale orario è previsto il ricorso al servizio di continuità assistenziale.
Il medico di turno attiva, se
necessario, il servizio di soccorso urgente 118. L’infermiere in turno attivo effettua la chiamata del medico della struttura in pronta
disponibilità e/o il medico di turno del servizio di continuità assistenziale
e/o il 118.
c1) Si intende come tale
l’emergenza derivante da cause incidentali e/o calamitose che costituiscono una
condizione di pericolo imminente per gli utenti ed il personale della struttura
e che richiedono l’effettuazione di piani di evacuazione. Si rimanda alla
relazione dei Vigili del fuoco in merito all’individuazione delle vie di fuga
in caso di incendio ed alla predisposizione di
attrezzature antincendio. Le indicazioni impartite dalla sc “Ufficio tecnico” Asl 8 costituiranno parte integrante del presente articolo.
Al personale operante saranno impartite le relative istruzioni in merito.
12. - proposta di gestione
della rsa
“latour”
Responsabile amministrativo....................................... Dipendente
Asl
Direttore sanitario ...................................................... Dipendente
Asl
Geriatra .................................................................... Dipendente/convenzionato
Asl
Assistente sociale...................................................... Dipendente
Asl
Coadiutori amministrativi............................................. Dipendenti
Asl
Psicologo.................................................................. Dipendente/convenzionato
a n. 20 ore settimanali
Medici di medicina generale........................................ da reperire
mediante apposito bando di selezione
Caposala Afdi
e Infermieri professionali......................... ditta aggiudicataria
Adest........................................................................ Ditta
aggiudicataria
Fisioterapisti.............................................................. Ditta
aggiudicataria
Animatori................................................................... Ditta aggiudicataria
Altro personale........................................................... Ditta aggiudicataria
(1) Cfr. su
Prospettive assistenziali “Regolamento
di due Rsa gestite dall’Asl
2 di Torino”, n. 139, 2002 e “Regolamento della Rsa
gestita dall’Asl 4 di Torino”, n. 142, 2003.
(2) Il regolamento e il progetto di gestione sono stati
approvati dal Direttore generale dell’Asl 8 con la
determinazione n. 716 del 5 novembre 2003
Tab. 1 - Attività di
assistenza integrata all’utente residenziale - Giornata tipo
Ora 7,00 8,00 9,00 10,00 11,30 12,00 13,00 14.00 15,00 16,00 17,30 18,30 19,00 20,00 21,00 |
Attività Verifica
situazione notte per eventuali modifiche del piano assistenziale
e disposizioni per gli utenti che non devono essere alzati. Eventuali
prelievi ematici Igiene
del mattino (viso, mani, bidet, cambio pannoloni, ecc.) e vestizione Alzata Colazione
(imboccamento se necessario) Somministrazione
terapia orale e/o parenterale Bagni/docce
(almeno un bagno ogni settimana per degente) e barbe
Riassetto
sala da pranzo Accompagnamento
sale comuni, palestra... Terapia
infusionale e medicazioni Verifica
condizioni degente (vestizione, pulizia personale,…) Compilazione
prospetto scelta menù Alzate
successive (per prescrizione medica o altre necessità dell’utente) Pulizia
camere, riassetto letti e pulizia bagni utenti Cambio
posture per allettati Controllo
pannolone ed eventuale cambio Somministrazione
acqua e/o bevande calde Preparazione
tavoli sala da pranzo Accompagnamento
e preparazione utenti per il pranzo Pranzo
(aiuto per tagliare cibi e servire bevande, imboccamento...) Applicazione
di eventuali disposizioni per le diete Controllo
dell’assunzione completa del pasto Pulizia
viso/mani e igiene orale, accompagnamento utenti in camera, sistemazione per
riposo pomeridiano Cambio
posture, cambio pannoloni Verifica
difficoltà per coricamento Somministrazione
eventuale terapia farmacologica Riassetto
e pulizia sala da pranzo Aggiornamento
lavori da assegnare Alzata
dopo riposo pomeridiano ed eventuale cambio pannoloni Somministrazione
acqua Accompagnamento
per attività di animazione/fisioterapia Merenda Esecuzione
lavori assegnati di pulizia camere e bagni degli utenti, stoviglie, ecc. Bagni
/ docce Alzate
successive (per prescrizione medica o altre necessità dell’utente) Cambio
postura ai soggetti allettati Somministrazione
eventuale terapia farmacologica Accompagnamento
utenti nelle sale comuni Preparazione
tavoli sala da pranzo Accompagnamento
e preparazione utenti per cena Cena
(aiuto per tagliare cibi e servire bevande, imboccamento…) Applicazione
di eventuali disposizioni per le diete Controllo
dell’assunzione completa del pasto Pulizia
viso / mani e igiene orale Cambio
posture e cambio pannoloni Somministrazione
eventuale terapia farmacologia Sistemazione
utenti nelle camere e/o a letto Somministrazione
acqua e/o bevande calde Segnalazione
anomalie agli Infermieri professionali per eventuali disposizioni per il
turno di notte Consegne
per cambio turno Riassetto
e pulizia sala da pranzo Predisposizione
terapie giornaliere Visita
nelle camere ogni ora Preparazione
sala da pranzo per la colazione |
Esecuzione Coordinatore
Adest Infermiere prof.le Adest Adest Adest Infermiere prof.le Adest Adest Adest Infermiere prof.le Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Coordinatore Adest Adest Adest Coordinatore
Adest Infermiere prof.le Adest Coordinatore Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Adest Infermiere
prof.le Adest Adest Adest Adest Coordinatore Adest Adest Adest Infermiere
prof.le Adest Adest Collaboratore Adest Collaboratore
Adest, Adest e Infermiere prof.le Adest Infermiere
prof.le Adest Adest |
Controllo Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest Coordinatore
Adest |
Collaborazione Infermiere prof.le Infermiere prof.le Adest Adest Infermiere prof.le Infermiere
prof.le Adest |
Supervisione Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le |
Tab. 2 - Attività di assistenza integrata all’utente
semi-residenziale - Giornata tipo
Ora 8,00 8,30 9,00 10,00 11,30 12,00 13,00 14.00 15,00 18,00 18,30 |
Attività Accoglienza al Centro ed
eventuale colazione (imboccamento se necessario) Somministrazione terapia orale
e/o parenterale Bagni/docce e barbe (se
necessario) Riassetto sala da pranzo Accompagnamento sale comuni, palestra… Medicazioni Compilazione prospetto scelta
menù Controllo pannolone ed eventuale
cambio Somministrazione acqua e/o
bevande calde Preparazione tavoli sala da pranzo Accompagnamento e preparazione
degenti per il pranzo Pranzo (aiuto per tagliare cibi
e servire bevande, imboccamento…) Applicazione di
eventuali disposizioni per le diete Controllo dell’assunzione
completa del pasto Pulizia viso/mani e igiene
orale, accompagnamento degenti in camera, sistemazione per riposo pomeridiano Cambio posture, cambio pannoloni Somministrazione eventuale
terapia farmacologica Riassetto e pulizia sala da pranzo Aggiornamento lavori da
assegnare Alzata dopo riposo pomeridiano
ed eventuale cambio pannoloni Somministrazione acqua Accompagnamento per attività di animazione/fisioterapia Servizio merenda Preparazione per l’uscita dal
Centro. Riassetto e pulizia sala da pranzo |
Esecuzione Adest Infermiere prof.le Adest Adest Adest Infermiere prof.le Coordinatore Adest Adest Adest Adest Adest Adest Coordinatore Adest Adest Adest Infermiere prof.le Adest Coordinatore Adest Adest Adest Adest Adest Adest |
Controllo Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest Coordinatore Adest |
Collaborazione Adest Adest |
Supervisione Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le Infermiere prof.le |
www.fondazionepromozionesociale.it