Prospettive assistenziali, n. 148, ottobre - dicembre 2004
Notiziario dell’Unione per la tutela
degli insufficienti mentali
PROGETTO “L’ORIENTAMENTO DEGLI ALLIEVI CON HANDICAP
INTELLETTIVO: DALL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALL’INTEGRAZIONE LAVORATIVA E
SOCIALE”
Il progetto, a carattere
provinciale, ha interessato la Città di Torino e i Comuni di Ciriè, Giaveno,
Pinerolo e Settimo con lo scopo di offrire agli operatori scolastici e alle
famiglie dei ragazzi con handicap intellettivo occasioni di conoscenza e di
informazione riguardanti il momento delicato del passaggio dalla scuola
dell’obbligo alle attività formative dirette all’inserimento lavorativo.
L’iniziativa dell’Utim, svolta in
collaborazione con la Fondazione promozione sociale e l’associazione Ggl
(Genitori per il diritto al lavoro delle persone con handicap intellettivo), ha
ottenuto anche l’approvazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e
della ricerca - Ufficio scolastico regionale del Piemonte - Centro servizi
amministrativi di Torino.
In ogni incontro vi è stata una
introduzione a cura di Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione
promozione sociale, alla quale sono seguite le relazioni di Emanuela Buffa,
coordinatrice Ggl «Dalla scuola al
lavoro: esperienze concrete di assunzioni di giovani con handicap intellettivo
ottenute attraverso percorsi mirati scuola-formazione-lavoro» e di Vincenzo
Bozza, presidente Utim «Dalla scuola
all’inserimento sociale. Opportunità e servizi previsti dalla normativa vigente
per il mantenimento in famiglia (anche adottiva o affidataria) della persona
con handicap intellettivo grave».
Alla fine di ogni incontro, la cui
partecipazione è stata soddisfacente, si è svolto un dibattito. Sono stati
distribuiti i volumi Nicola: un’adozione
coraggiosa. Un bambino handicappato grave conquista una vita adulta autonoma
e Anni senza vita al Cottolengo. Il
racconto e le proposte di due ex-ricoverati, nonché il libretto informativo
“Handicap intellettivo: i diritti
esigibili, i diritti da conquistare” e altra documentazione utile.
L’Utim ha presentato questo
progetto, finanziato in parte dall’Amministrazione provinciale di Torino e in
parte dal Centro servizi per il volontariato Vssp di Torino, poiché viene a
contatto con famiglie che vivono situazioni problematiche, la cui causa
principale è spesso determinata dalla scarsa conoscenza dei diritti dei loro figli e dei percorsi corretti da
seguire per ottenerli.
Sovente succede, altresì, che i
familiari, al termine del percorso scolastico, si rivolgano ai servizi sociali
in modo improprio e/o tardivo o che richiedano il ricovero del loro figlio con
handicap in situazione di gravità, perché non hanno saputo o potuto ricorrere
tempestivamente ad un servizio diurno assistenziale.
Per i soggetti con handicap
intellettivo, che hanno potenzialità lavorative e potrebbero quindi essere
avviati a idonei corsi di preparazione al lavoro, capita invece che la mancata
conoscenza della legge 68/1999 e dei percorsi corretti da seguire, li porti a
rivolgersi impropriamente ai circuiti assistenziali. I giovani vengono così
inseriti in attività che non possono servire per l’inserimento al lavoro, per
cui con una certa frequenza vanno perdute, purtroppo, le autonomie acquisite
durante l’esperienza scolastica.
Con questi incontri l’Utim ha
semplicemente messo a disposizione degli insegnanti e delle famiglie quanto
appreso dall’esperienza, indicando i percorsi praticabili e sperimentati per
ottenere servizi assistenziali per chi è in situazione di gravità e posti di
lavoro in aziende pubbliche e private per chi ha capacità lavorative anche
ridotte, ma comunque spendibili nel mercato del lavoro.
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