Prospettive assistenziali, n. 149, gennaio - marzo 2005
Notizie
DUE NUOVI OPUSCOLI INFORMATIVI SUL DIRITTO ALLE CURE SANITARIE
Sia l’Asl
1 che
I due opuscoli contengono
informazioni estremamente utili, per cui si raccomanda
di leggerli e di conservarli con cura. Analoghi opuscoli sono stati in precedenza pubblicati dai Comuni di Grugliasco
e Nichelino, nonché dalla Circoscrizione 7 del Comune di Torino. Un altro
libretto dal titolo “Tutti hanno diritto alle cure sanitarie, compresi anziani
malati cronici non autosufficienti, malati di Alzheimer,
malati psichiatrici, handicappati con gravi patologie”, spedito agli abbonati a
Prospettive assistenziali insieme al
n. 147, 2004, è stato predisposto da: Alzheimer Piemonte, Auser,
Avo, Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti, Consulta per le
persone in difficoltà, Csa, Diapsi,
Gruppi volontariato vincenziano, Servizio emergenza
anziani, Società S. Vincenzo de’ Paoli,
Utim.
Coloro che desiderano ricevere
copia delle sopra indicate pubblicazioni, possono rivolgersi alla segreteria di
Prospettive assistenziali.
SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA SULLO STATO DI ADOTTABILITÀ
Riportiamo la massima relativa alla sentenza del 4 settembre 2003 emanata dalla
Sezione per i minorenni della Corte di Appello di Roma.
«Ai sensi dell’art. 8 della legge n. 184 del 1983 la situazione di
privazione di assistenza morale e materiale del minore
da parte dei genitori e degli altri congiunti comporta la dichiarazione di adottabilità e legittima il sacrificio del diritto primario
dei minori a crescere nell’ambito della famiglia biologica, e si verifica non
solo in ipotesi di rifiuto intenzionale e irrevocabile dell’adempimento dei
doveri genitoriali, ma anche quando si verifichi una
situazione di fatto oggettiva a carico del minore, che, a prescindere dagli
intendimenti dei genitori, impedisca o ponga in pericolo il suo sano sviluppo
psicofisico per il non transitorio difetto di quella assistenza morale e
materiale necessaria a tal fine, e la rescissione del legame con la famiglia
biologica appaia l’unico strumento idoneo ad assicurargli l’assistenza, le cure
e la stabilità affettiva indispensabili alla sua crescita. Tali principi valgono
anche nel caso di per sé delicato e difficile, delle maternità precoci, dove
l’esigenza di sostenere e aiutare il genitore minorenne eventualmente
desideroso di svolgere il suo ruolo non può comportare il sacrificio delle
esigenze e dei diritti del neonato alla sicurezza e alla stabilità di affetti e
di cure, specialmente nei primissimi anni di vita. Non vi è dubbio che, ove la
situazione di privazione di assistenza morale e
materiale del minore non sia l’effetto di un rifiuto intenzionale o consapevole
dell’adempimento dei doveri genitoriali di
assistenza, ma sia invece l’oggettiva conseguenza dell’inadeguatezza del
genitore, dovuta a caratteristiche di personalità o a particolari situazioni
familiari, l’accertamento della irreversibilità delle carenze personali e
familiari del genitore abbia ad essere particolarmente
rigoroso e debba anche tenere conto della presenza di altri parenti,
valutandone l’idoneità a supplire o integrare le figure genitoriali».
Dal “quaderno n.
- abbandonare con decisione ogni
forma di assistenzialismo e ogni modalità di aiuto che
non sia rispettosa della persona, anche se giustificata da sollecitudine verso
i poveri;
- curare che, dopo il soccorso
immediato, la gestione dell’emergenza, si analizzino le cause che hanno portato
quella persona o famiglia alla condizione di povertà, per cercare di
rimuoverle, per quanto possibile;
- esaminare e verificare che ogni
intervento sia finalizzato al raggiungimento dell’obbiettivo: esodo dalla
povertà, sforzandosi di costruire con la persona o con la famiglia un percorso di autopromozione per
accompagnarli nel processo di reinserimento pieno nella società (…)».
Un recente rapporto realizzato
dal Censis in collaborazione con
Tabella 1 - Cittadini che impiegano meno di 15 minuti per raggiungere
l’abitazione della madre
Paese Valore %
Italia 51,8
Spagna 45,5
Austria 42,4
Norvegia 36,8
Gran Bretagna 35,5
Svizzera 31,8
Stai Uniti 30,0
Francia 26,4
Giappone 24,3
Per quanto riguarda i genitori
che convivono con i figli maggiorenni, i dati sono i seguenti:
Paese Valore %
Italia 48,0
Spagna 49,2
Giappone 48,1
Austria 28,0
Gran Bretagna 26,3
Norvegia 19,3
Stai Uniti 17,8
Svizzera 16,6
Francia 15,5
Interessanti sono, altresì, i
dati relativi al tempo impiegato per raggiungere l’abitazione della madre:
Tabella 2 - Confronto Italia e altri Paesi
Tempo
impiegato Italia
% Altri Paesi %
meno di 2
minuti 11,1 10,7
meno di 15
minuti 40,7 22,7
da
da 30
minuti a un’ora 8,8 12,0
da 1 ora a
2 ore 3,9 9,7
da
da
da
più di 12
ore 2,8 7,9
I dati dimostrano non solo
l’importante ruolo della famiglia, ma anche che le statistiche sugli anziani
soli dovrebbero essere rifatte tenendo conto della vicinanza dei congiunti, in
particolare dei figli.
Infatti, attualmente,
numerosi ricercatori assumono ancora come riferimento esclusivo la situazione
abitativa, definendo addirittura “sole” le persone i cui congiunti vivono
nell’alloggio accanto.
Inoltre, l’indagine del Censis «ha
evidenziato che il crescente peso delle reti relazionali porta con sé anche una
viva preoccupazione degli italiani relativamente alla deresponsabilizzazione istituzionale, a cominciare dalla
protezione sociale».
In particolare «troppo alta viene
considerata l’esposizione delle famiglie, ad esempio, nell’assistenza ai non
autosufficienti o la solitudine di fronte alle problematiche di minori e
adolescenti, così come viene percepita con preoccupazione l’evoluzione
dell’offerta sanitaria, che stenta a crescere in qualità mentre si riduce in
quantità».
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