Prospettive assistenziali, n. 151, luglio - settembre 2005
PROPOSTO UN
MODELLO DI LETTERA PER
In data 8 giugno 2005 si è tenuto a
Nichelino un incontro, organizzato dalla locale delegazione dell’Utim (con la partecipazione dell’Asl
8 - distretto di Nichelino, del Cisa 12 - Consorzio
socio-assistenziale dei comuni di Nichelino, Vinovo, None e Candiolo, nonché della Fondazione promozione sociale) al fine di
portare a conoscenza dei cittadini alcuni diritti previsti per le fasce più
deboli della popolazione nonché informare sui servizi presenti nel territorio.
Per l’occasione l’Utim di
Nichelino ha presentato e diffuso un modello fac-simile di lettera da
utilizzare per la richiesta agli enti preposti di prestazioni e servizi
assistenziali e socio-sanitari.
Con
tale strumento l’Utim intende agevolare l’accesso ai
servizi assistenziali e socio-sanitari a quei
cittadini che si trovano in condizioni di bisogno, azionando il diritto alle
prestazioni e servizi sociali secondo quanto anche previsto dalla legge regionale
piemontese n. 1/2004.
Il modello di lettera fac-simile – più
sotto riportato – è utilizzabile in tutto il territorio piemontese. Seguendo le
indicazioni e le note ivi riportate, è possibile con tale modello inoltrare,
per esempio da parte di un nucleo familiare o di un singolo in situazione di
bisogno, una domanda scritta per la richiesta – a seconda dei
casi – di un eventuale sostegno economico al reddito, o di un posto in un
centro diurno per il proprio congiunto con handicap intellettivo in situazione
di gravità, oppure di un ricovero assistenziale presso una struttura
residenziale (es. comunità alloggio da non più di 8-10 posti), ecc.
Ora, tale strumento appare fondamentale
in
quanto:
1. aiuta il
cittadino a esprimere concretamente il suo bisogno;
2. permette al
cittadino di avere un riscontro scritto della domanda presentata;
3. permette al
Comune/Consorzio di avere una mappatura dei bisogni;
4. sottintende, in particolare, che la competenza ad
intervenire (in merito all’assistenza ad un congiunto con grave handicap, in
merito alle cure per un anziano cronico non autosufficiente, un malato di
Alzheimer, un malato psichiatrico, ecc.)
non è della
famiglia, non è
dei parenti, non
è del volontariato,
ma è delle
istituzioni, ovvero Comuni/Consorzi/Asl ….
Il modello di lettera fac-simile è liberamente
disponibile anche sul sito web della Fondazione
Promozione Sociale (www.fondazionepromozionesociale.it). Il documento è
scaricabile in formato testo al fine di consentire le integrazioni e gli
adattamenti necessari. Al fine di facilitare l’accesso ai servizi ed alle
prestazioni sociali dei cittadini più deboli, auspichiamo che le associazioni
di rappresentanza degli utenti nonché, in particolare,
gli Enti pubblici preposti (Comuni, Consorzi, Asl,
…), acquisiscano e diffondano il modello fac-simile nel territorio di
competenza e, altresì, forniscano l’eventuale supporto per la compilazione
dell’istanza, qualora il cittadino in situazione di bisogno non fosse in grado
di provvedervi autonomamente.
Modulo fac-simile per
Alla cortese
attenzione:
• Sindaco…….
• in alternativa (se previsto) inviare al Consorzio intercomunale socio-assistenziale (inviare con RACCOMANDATA e avviso di ricevimento)
e per conoscenza (inviare
queste lettere con affrancatura semplice):
• Sindaco (qualora inviata al Consorzio socio-assistenziale)……..
• Azienda sanitaria locale …
• Csa - via Artisti 36 - 10124 Torino
(Luogo/data) ______________/_________
Il/La sottoscritto/a___________________________
residente a ________________________________ via
______________________________________ nato/a a _____________________ il
___________
in considerazione dello stato di bisogno, nonché della priorità all’accesso
ai servizi sociali (1) derivante dalla situazione personale e/o familiare di
seguito evidenziata (descrivere
brevemente la situazione):
_________________________________________
_________________________________________
richiamando, altresì, l’esigibilità del diritto alle prestazioni sociali di livello
essenziale, che devono essere garantite dai Comuni (2), nonché a quelle
dell’area dell’integrazione socio-sanitaria, che devono essere garantite dalle Asl (3) chiede la seguente prestazione e/o servizio
assistenziale/socio-sanitario (specificare
la richiesta conformemente alla
tipologia a), b), c), d), e), o
f) prevista nella nota 1):
__________________________________________________________________________________
Il/La sottoscritto/a, ai sensi e per gli effetti della legge
241/1990 e s.m.i., attende una risposta scritta entro
trenta giorni. Inoltre, chiede di conoscere l’Ufficio e la persona responsabile
del procedimento stesso (4).
Ringrazia e porge
cordiali saluti.
In fede (firma)
_______________________
(1) «La Regione identifica nel bisogno il
criterio di accesso al sistema integrato di interventi
e servizi sociali e riconosce a ciascun cittadino il diritto di esigere,
secondo le modalità previste dall’ente gestore istituzionale, le prestazioni
sociali di livello essenziale di cui all’art. 18, previa valutazione dell’ente
medesimo e secondo i criteri di priorità di cui al comma 3 (…)». (legge regionale Piemonte n. 1/2004,
art. 22, comma 1).
«Le prestazioni e i servizi essenziali (…) sono
identificabili (…) nelle seguenti tipologie:
a) servizio sociale professionale e segretariato sociale;
b) servizio di assistenza
domiciliare territoriale e di inserimento sociale;
c) servizio di assistenza
economica;
d) servizi residenziali e semiresidenziali;
e) servizi per l’affidamento e le adozioni;
f) pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari» (legge regionale Piemonte n. 1/2004,
art. 18, comma 2).
«I soggetti in condizioni di povertà o con limitato
reddito o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze
per inabilità di ordine fisico e psichico, con
difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro,
nonché i soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che
rendono necessari interventi assistenziali, i minori, specie se in
condizioni di disagio familiare, accedono prioritariamente ai servizi e alle
prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali» (legge regionale Piemonte n. 1/2004,
art. 22, comma 3).
(2) «I livelli essenziali (…) costituiscono la
risposta minima ed omogenea che i Comuni tramite gli enti gestori istituzionali
sono tenuti a garantire su tutto il territorio piemontese» (legge regionale Piemonte n. 1/2004, art. 19, comma 2).
«I Comuni, quali titolari delle funzioni amministrative
relative alla realizzazione delle attività e degli interventi sociali,
garantiscono risorse finanziarie che, affiancandosi alle risorse messe a
disposizione dallo Stato, dalla Regione e dagli utenti, assicurino
il raggiungimento di livelli di assistenza adeguati ai bisogni espressi dal
proprio territorio» (legge
regionale Piemonte n. 1/2004, art. 35, comma 2).
«Gravano sui Comuni (…) gli oneri relativi
agli interventi socio-assistenziali da erogarsi agli aventi diritto anagraficamente residenti presso i Comuni medesimi» (legge regionale Piemonte n. 1/2004,
art. 39, comma 1).
(3) Le prestazioni contenute nell’allegato 1, punto 1C (area dell’integrazione
socio-sanitaria) del decreto sui Lea-Livelli
essenziali di assistenza (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29
novembre 2001) devono essere garantite dal Servizio sanitario nazionale (Legge
289/2002, articolo 54, comma 2).
(4) «Le attività (socio-sanitarie integrate,
n.d.r.) sono
realizzate con modalità operative condivise dai settori sanitario e sociale e,
al fine di garantire l’attuazione e l’efficacia degli interventi, viene nominato il responsabile del procedimento» (legge regionale Piemonte n. 1/2004,
art. 20, comma 3).
«(…) Contro
l’eventuale motivato diniego (alla presente richiesta di prestazione/servizio, n.d.r.) è esperibile
il ricorso per opposizione allo stesso Ente competente per l’erogazione della
prestazione negata» (legge regionale
Piemonte n. 1/2004, art. 22, comma 1).
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