Prospettive assistenziali, n. 153, gennaio - marzo 2006
Notiziario
della Fondazione promozione sociale
Bilancio sociale a tre anni
dalla costituzione
L’8
aprile 2006
Dal
momento della sua costituzione
- l’adempimento
degli scopi statutari;
- la tutela dei casi singoli, attività svolta in precedenza dal Comitato
per la difesa dei diritti degli assistiti del Csa,
Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base;
-
l’organizzazione di corsi di formazione rivolti in primo luogo ai volontari (ma
anche per operatori del settore), avviati negli anni scorsi dalla Scuola dei
diritti “Daniela Sessano”, istituita dall’Ulces;
- la
consulenza scientifica;
- la
partecipazione e/o organizzazione di convegni e seminari
per l’affermazione dei diritti delle persone non in grado di autodifendersi a
causa della gravità delle loro condizioni fisiche e/o intellettive e/o
psichiche;
-
l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 16 dello Statuto e cioè la messa a punto delle modalità per assicurare una
specifica tutela a chi sostiene economicamente (con donazioni e lasciti)
l’attività promozionale della Fondazione.
Principali iniziative assunte dalla Fondazione fino al 31 dicembre 2005
Per adempiere agli scopi statutari
• avvio
della consulenza scientifica alla stesura dei libri delle collane dell’Ulces edite da Utet Libreria, Utet Università e Rosenberg &
Sellier, nonché alla rivista
Prospettive assistenziali ed
elaborazione dei testi della rubrica “Notiziario della Fondazione promozione
sociale” pubblicati sulla suddetta rivista, con inizio dal n. 144, 2003;
• predisposizione
dell’opuscolo “Tutti hanno diritto alle cure sanitarie compresi anziani malati
cronici non autosufficienti, malati di Alzheimer,
malati psichiatrici, handicappati con gravi patologie” e messa a disposizione
del recapito telefonico della Fondazione (e del proprio personale) per
l’attività di sportello. L’iniziativa, tuttora in corso, è stata promossa
insieme alle
associazioni di volontariato Alzheimer Piemonte, Auser,
Avo (Associazione volontari ospedalieri), Consulta per le persone in
difficoltà, Csa, Comitato per la difesa dei diritti
degli assistiti, Diapsi (Difesa ammalati psichici),
Gruppi di volontariato vincenziano, Società S.
Vincenzo de’ Paoli, Utim. La prima stesura dell’opuscolo risale al maggio 2004
e la riedizione, comprensiva dell’aggiornamento conseguente all’approvazione da
parte della Regione Piemonte delle norme sui Lea (Livelli essenziali di assistenza), è del settembre 2005;
• stampa e
diffusione sui mezzi pubblici di trasporto della locandina “Hai un familiare
malato cronico e non autosufficiente?” predisposta con le associazioni di
volontariato sopra citate (ottobre 2004);
• presidi per
chiedere alla Giunta regionale del Piemonte le risorse occorrenti per aumentare
i posti letto convenzionati nelle Rsa (Residenze
sanitarie assistenziali) e abbattere le liste d’attesa (nel periodo
ottobre-dicembre 2004 l’iniziativa si è svolta tutti i lunedì mattina e tutti i
giovedì pomeriggio);
•
collaborazione alla stesura dell’opuscolo informativo “I servizi dell’Asl 1 per la persona anziana non autosufficiente” (novembre
2004);
•
preparazione del depliant “Una nuova forma di tutela per chi non è autosufficiente. Una garanzia in più per te e
per i tuoi cari” e dell’opuscolo “Obiettivi e attività
della Fondazione promozione sociale” (settembre-ottobre 2004);
•
presentazione della Fondazione alle associazioni aderenti al Csa e a simpatizzanti (novembre 2004);
• iniziative
concernenti il “Dopo di noi” con la predisposizione di una nota giuridica
inserita nel sito www.fondazionepromozionesociale.it, distribuita in occasione
di convegni e seminari, inviata per la pubblicazione alle riviste del settore e
segnalata alle principali associazioni che operano per la promozione
dei diritti delle persone con handicap (settembre-dicembre 2004);
• richiesta di appoggio rivolto alle riviste del settore socio-sanitario
e alle organizzazioni sociali per porre fine all’assurda discriminazione fra
l’assistenza ai bambini nati nel matrimonio e gli interventi per quelli nati
fuori del matrimonio (novembre 2004-dicembre 2005);
•
distribuzione e spedizione di locandine “Tutti hanno diritto alle cure
sanitarie”, con lettera di sostegno del Presidente dell’Ordine
dei Farmacisti della Provincia di Torino (settembre-dicembre 2005).
Tutela dei casi singoli
Il
Comitato interviene nelle seguenti situazioni:
a) dimissioni dagli ospedali e
case di cura di soggetti con patologie croniche invalidanti e non
autosufficienza. Le richieste più pressanti
provengono dai familiari di anziani malati cronici non
autosufficienti e/o malati di Alzheimer, ma siamo intervenuti anche nei
riguardi di malati psichiatrici, di giovani e adulti traumatizzati cranici, di
soggetti con handicap intellettivi e/o fisici. I familiari sono spesso
disperati perché l’ospedale o la casa di cura convenzionata vuole dimettere il
loro congiunto – ormai non più autosufficiente – anche quando non è praticabile
il rientro a domicilio oppure non è disponibile un posto letto in una struttura
residenziale socio-sanitaria (Rsa, comunità terapeutica a
seconda della tipologia dei malati). Per quanto riguarda i malati non
autosufficienti sovente ci troviamo di fronte a
familiari a loro volta già anziani (70-75 anni) che da tempo seguono i loro
congiunti non più autosufficienti, accogliendoli in casa o assicurando la
presenza di una persona a domicilio. Praticamente
tutti hanno sostenuto in proprio i relativi oneri, quasi sempre nel totale
abbandono da parte delle Asl, dei Comuni, dei
Consorzi socio-assistenziali e delle Comunità montane.
Tutti i
casi finora seguiti (marzo 2006) hanno avuto esito positivo
e si ottiene la prosecuzione del ricovero in una struttura sanitaria, fino a
quando l’Asl di residenza provvede al trasferimento
definitivo dell’anziano cronico non autosufficiente in una Rsa, con quota
sanitaria a carico dell’Asl stessa e, in caso di
insufficienza dei redditi e beni dell’interessato, anche con l’integrazione
della retta da parte del Comune singolo o associato.
In
questo modo l’anziano malato non autosufficiente non entra nella lista d’attesa
(che può durare da uno a tre anni) e i parenti non sono costretti a ricercare
soluzioni private che richiedono l’esborso di non meno di 2.000-2.500 euro al mese.
Purtroppo
è da segnalare che sono sempre più numerose le persone che si rivolgono al
nostro Comitato come se fosse “l’ultima spiaggia”, dopo che hanno esaurito
tutti i risparmi del loro congiunto malato, venduto l’eventuale patrimonio e
cominciato ad intaccare le proprie risorse.
Esse – giustamente – temono di finire in povertà e di non essere più in
grado di assicurare la copertura della retta di ricovero e di provvedere alle
esigenze degli altri componenti del loro nucleo
familiare;
b) contributi impropriamente
richiesti. Altra
attività svolta dalla Fondazione (circa un terzo dei casi seguiti) interessa la
richiesta di contribuzione avanzata dagli Enti locali ai familiari di ultrasessantacinquenni non autosufficienti o di persone
con handicap in situazione di gravità assistite in strutture residenziali o
semi-residenziali. Si tratta di comportamenti illegali, perché non previsti
dalle norme vigenti. In questi casi l’attività del Comitato comprende non solo
iniziative di consulenza al diretto interessato, ma spesso è necessario
intervenire anche nei confronti delle amministrazioni pubbliche per ottenere le
necessarie modifiche di legge e/o di regolamenti;
c) cure domiciliari e assegni di
cura. Purtroppo le cure domiciliari
(assistenza domiciliare integrata e ospedalizzazione a domicilio) non sono attualmente previste come un diritto esigibile, nemmeno nei
casi in cui gli oneri per il settore pubblico sono inferiori ai costi sostenuti
per il ricovero. Il Comitato indirizza i congiunti, che vogliono accogliere il
proprio familiare non autosufficiente, ai percorsi praticabili, senza che vi
sia la certezza di ottenere la prestazione richiesta. Su questo tema
d) richieste di
assistenza. Dall’entrata in vigore della legge regionale del Piemonte sull’assistenza,
la n. 1/2004,
Corsi di formazione de “
Sono
state organizzate le seguenti iniziative:
• un ciclo di incontri
in collaborazione con l’Utim e il Gruppo genitori per
il diritto al lavoro delle persone con handicap intellettivo sul tema “L’orientamento degli allievi con
handicap intellettivo: dall’integrazione scolastica all’integrazione
lavorativa”. Gli incontri si sono
svolti a:
– Ciriè (To), l’8 e il 15 ottobre
2004, con l’adesione del Gruppo inserimento sociale handicappati di Ciriè e con il patrocinio della Città di Ciriè;
– Torino, il 6,
12, 20 novembre e 2 dicembre 2004, con l’adesione dell’Itis,
Istituto tecnico industriale statale Ferrari e delle
scuole medie
Morelli, Frassati e Foscolo;
– Pinerolo (To), il 13 gennaio
2005, con l’adesione dell’Itis Porro;
– Settimo Torinese, 22 gennaio
2005, con l’adesione dell’associazione Cogeha (Collettivo genitori dei portatori di handicap) e il
patrocinio del Comitato pari opportunità del Comune di Settimo Torinese;
• una serie di incontri
promossi in collaborazione con l’Utim sul tema “Che
cosa è cambiato o può cambiare in sanità e assistenza per gli anziani malati
non autosufficienti e le persone con handicap”. Gli incontri hanno avuto luogo a: Druento (To), il 15 novembre 2003; Collegno
(To), il 22 novembre 2003: Rivalta
(To), il 29 novembre 2003 e Sangano
(To), il 12 dicembre 2003;
• vari incontri realizzati presso
la sede della Fondazione, in collaborazione con l’associazione tutori volontari (periodo marzo-giugno 2004) sull’argomento
“Dalla solidarietà ai diritti dei soggetti deboli” finalizzato alla formazione di responsabili di associazioni
di volontariato e di volontari aspiranti tali;
• seminario su “Una
famiglia in più: illustrazione e ruolo degli affidatari nel progetto di affidamento” realizzato a Torino il 5 giugno 2004 e
promosso insieme alle seguenti organizzazioni: Anfaa, Gruppi di auto-mutuo
aiuto di affidatari, Bimbi Biancospino, Bazar e Rubino, Csa
e con il contributo del Centro di servizi per il volontariato Vssp;
• convegno internazionale “Diritto
di crescere in famiglia: legislazioni europee a confronto viste dalla parte dei
bambini”, che ha avuto luogo a Genova nei
giorni 20 e 21 maggio 2004, promosso insieme all’Anfaa e sotto l’alto
patrocinio di Romano Prodi, Presidente della Commissione Europea; Carlo Azeglio
Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana; il
Senato della Repubblica Italiana;
• convegno sul tema “L’adozione
nazionale e internazionale: realtà e prospettive”, tenutosi ad Alessandria
il 2 aprile
2004, promosso con l’Anfaa e Prospettive
assistenziali e in collaborazione con il Consorzio intercomunale dei
servizi socio-assistenziali dei Comuni dell’alessandrino e l’associazione italiana dei magistrati;
• convegno “Le nuove frontiere
dell’affidamento familiare: i minori stranieri”, promosso
a Torino il 27 gennaio
• ciclo di incontri
“Come tutelare i diritti delle persone non in grado di autodifendersi”,
svoltosi a Banchette (Torino) nei giorni 7, 14, 21 e 28 aprile
Convegni
È stata richiesta la
partecipazione di rappresentanti della Fondazione, in qualità
di relatori, ai seguenti convegni:
– “Le cure sanitarie sono un
diritto di tutti, compresi gli anziani cronici non autosufficienti, i malati di Alzheimer e i soggetti adulti con patologie invalidanti”, Lanzo Torinese, 27 marzo 2004. L’incontro
è stato promosso da Avulss, Centro sociale anziani, Gruppo integrazione disabili, Gruppo volontariato vincenziano, associazione
Oltre il Ponte, Unitre;
– “Persone sole e malate: un problema
non solo estivo”, Torino, 21 maggio
2004, promosso da Avo, con l’adesione di Alzheimer
Piemonte, Auser, Consulta per le persone in
difficoltà, Csa, Comitato per la difesa dei diritti
degli assistiti, Diapsi, Gruppi di volontariato vincenziano, Sea Italia, Società
S. Vincenzo de Paoli, Utim;
– “Handicap,
disabilità, diverse abilità: progetti, esperienze e persone a confronto”, Villadossola
(Vco), 22-23 ottobre 2004, promosso da Gruppo ossolano
coordinamento handicap, Asl 14 Vco,
Centro di servizio per il volontariato;
– “Maternità
difficili: la tutela della donna e del neonato”, Modena, 26 ottobre 2004,
promosso dalla Provincia di Modena, Assessorato alla sanità, politiche sociali e delle
famiglie e dalla Regione Emilia Romagna;
– “Tutti hanno diritto alle cure
sanitarie”, Torino, 9 dicembre 2004,
promosso dalla Circoscrizione 6 del Comune di Torino;
– “Rivalsa dell’ente pubblico in
tema di erogazione di prestazioni socio-assistenziali
e sanitarie”, Stra
(Ve), 24 febbraio 2005, promosso dal Consiglio regionale del Veneto e dal
Difensore civico della stessa Regione;
– “Le cose in chiaro: tutti hanno
diritto alle cure sanitarie”, Collegno, 18 marzo 2005, promosso da Unitre
e dall’associazione Scintilla di Collegno-Grugliasco;
– “Ruolo del volontariato nella tutela
dei diritti delle persone malate croniche e non
autosufficienti”, Milano, 26 maggio
2005, promosso dall’Associazione senza limiti;
– “Sanità e
assistenza: quali diritti per le fasce più deboli?”, Nichelino (To), 8 giugno 2005, indetto
dall’Utim di Nichelino;
–
“L’informazione: risorsa per la salute del cittadino”, Torre Pellice (To), 16 novembre 2005,
organizzato da “
– “Under e Overtreatment:
implicazioni cliniche e assistenziali nel paziente
anziano. IV Sessione: aspetti etici e medico legali in geriatria”, Torino, 25 novembre 2005, promosso
dall’Istituto di geriatria dell’Università di Torino e dall’Azienda
sanitaria ospedaliera S. Giovanni Battista.
Citazioni e documenti della Fondazione
Citazioni e documenti della
Fondazione sono stati riportati su: sito Ordine degli assistenti sociali; Eco del Chisone, 15 giugno 2005; Metropoli, n. 1, marzo 2005; Luna Nuova di Collegno-Grugliasco,
n. 22, 22 marzo 2005; Serendipity,
pubblicazione dell’Asl 1 di Torino, n. 2, 2005; Handicap e Scuola, n. 119,
gennaio-febbraio 2005; Nonsolocontro,
n. 10, novembre 2004; Newsletter Informahandicap, settembre 2004; HPress,
numero 16, 31 agosto 2004; sito www.centromaderna.it, 16 luglio 2004; opuscolo
informativo “Le cure sanitarie sono un diritto di tutti”, della Circoscrizione VII della Città di Torino, maggio 2004; Bollettino Anfaa, n. 4, 2003; breve
guida di orientamento per genitori, insegnanti e operatori predisposto dall’Utim, “Handicap intellettivo. I diritti esigibili”, ottobre
2004; Torino Cronaca, 27 dicembre
2003; appunti,
n. 1, 2005; HPress, n. 4, febbraio 2005.
LINA VASSALLO: UN ESEMPIO PER CHI
VUOLE AGIRE CONCRETAMENTE PER IL “DOPO DI NOI”
MARIA GRAZIA BREDA (*)
Nel numero 152 di Prospettive assistenziali
ho ringraziato la famiglia Vassallo per la donazione alla Fondazione con
atto notarile del 20 settembre 2005 di un alloggio di loro proprietà,
finalizzato al sostegno della nostra attività di tutela delle persone non in
grado di dífendersi. In cambio abbiamo assicurato il
nostro impegno a vigilare sulle condizioni di vita di Marco, quando i suoi
genitori non ci saranno più o non saranno più in grado di occuparsene
personalmente (2).
Purtroppo, già nel
mese di dicembre 2005, è mancata la mamma Orsola Alessio, detta Lina.
Avevo conosciuto Lina poco tempo prima. Sapevo che aveva problemi seri di
salute, ma non immaginavo la gravità delle sue condizioni. Ho capito allora,
quando è mancata, tutta la determinazione sua e di suo
marito Lino nel voler definire il più in fretta possibile i rapporti con la
nostra Fondazione promozione sociale e garantire così una maggiore tutela di
Marco, il loro unico figlio, affetto da una grave minorazione intellettiva.
Mai niente era trapelato sulla
sua situazione personale negli incontri che abbiamo avuto
per sbrigare le formalità burocratiche. L’attenzione è sempre
stata solo su Marco e su come assicurarsi la tranquillità di saperlo “in
buone mani”.
Solo in questi giorni, il marito
Lino mi ha raccontato che «la decisione
di donare un alloggio alla Fondazione è maturata in noi piano piano, rendendoci conto che le nostre forze (data l’età e
la salute) stavano scemando. A quel punto ci siamo resi conto che era arrivato
il momento di guardarci attorno e constatare che c’era poco da scegliere. Ed allora la cosa giusta era quella di appoggiarsi alla
Fondazione, secondo noi la soluzione che dava la maggior tranquillità perché è
gestita da persone che da decenni lottano per sostenere i diritti dei più
deboli.
«Certamente è un fatto triste che Lina non ci sia
più, ma – continua Lino – mi piace pensare che mia moglie sia deceduta serenamente confortata
dalla certezza che il futuro di Marco sarà seguito dalla Fondazione promozione
sociale e, nella mia attuale situazione, mi sento il dovere di consigliare a tutti i genitori come me di valutare in tempo
la decisione da prendere».
Per parte mia il loro gesto è
stato un atto di generosità nel nostri confronti, ma
anche di lungimiranza. Probabilmente Lina aveva intuito che non c’era molto
tempo, ma non si è limitata a “preoccuparsi del dopo
di noi” di suo figlio. Ha saputo agire e, fino all’ultimo, ha utilizzato i suoi
ultimi giorni e le sue ultime forze per costruire il
domani dì Marco.
Ad entrambi
riconosco infine il coraggio di aver fatto da “apri pista”, accettando di
scommettere per primi sulla serietà della nostra proposta.
Per questo, nel rinnovare a Lino
il nostro impegno per Marco, gli assicuriamo che un occhio di riguardo lo terremo anche su di lui.
Versamenti del 5 per mille alla
fondazione promozione sociale
Ai sensi
dell’articolo 1, comma 337 della legge 23 dicembre 2005 n. 266 per l’anno
finanziario 2006 il versamento del 5 per mille alle Onlus
(Organizzazioni non lucrative di utilità sociale) non
comporta alcun maggiore onere per il contribuente.
Coloro che intendono
destinare il 5 per mille alla Fondazione promozione sociale
devono solamente:
– inserire nel CUD 2006 o nella dichiarazione dei
redditi UNICO o modello 730 il codice fiscale della Fondazione n.
97638290011;
– apporre la propria firma nella
casella “volontariato e organizzazioni non lucrative di utilità
sociale”.
(1) L’opuscolo può essere richiesto telefonando al n.
011.812.44.69 oppure tramite e-mail: info@fondazionepromozionesociale.it.
(*) Presidente della Fondazione promozione sociale, via
Artisti 3 6, 10124 Torino, tel. 011-812.44.69; info@fondazionepromozionesociale.it; www.fondazionepromozionesociale.it.
(2) Cfr. Notiziario della
Fondazione promozione sociale, “Il nostro grazie alla famiglia Vassallo per la
recente donazione”, Prospettive assistenziali, 152, 2005.
www.fondazionepromozionesociale.it