Prospettive assistenziali, n. 155, luglio - settembre 2006
Notiziario
della Fondazione promozione sociale
Presentate pubblicamente le
prime donazioni
Il 6 giugno 2006 presso la sede
di via Artisti
Erano presenti Luisa Ponzio,
socia e volontaria dell’Ulces (Unione per la lotta
contro l’emarginazione sociale) (2) e Lino Vassallo, socio e volontario dell’Utim (Unione per la tutela degli insufficienti mentali)
(3), che hanno illustrato e motivato ai partecipanti (circa una ventina) gli
aspetti più salienti della loro donazione e/o lascito
e gli impegni richiesti in cambio alla Fondazione promozione sociale.
La presidente Maria
Grazia Breda e il consigliere Vittorio Torres hanno
tenuto a precisare le motivazioni che stanno alla base della nascita della
Fondazione, principalmente dedicata ad ottenere la promozione
dei diritti delle persone non in grado di difendersi a causa della
gravità delle loro condizioni fisiche e/o intellettive. Inoltre hanno sottolineato come
L’intervento
previsto dall’articolo 16 dello Statuto è un’iniziativa che si pone come forma di
reciprocità da parte nostra nei confronti di chi sostiene in modo concreto
l’attività promozionale svolta nei confronti dei soggetti deboli. È stato
ricordato, infatti, che
Per quanto riguarda le azioni
specifiche, è stato posto l’accento sulla preferenza, da parte della
Fondazione, della formula adoperata nel caso dei signori Vassallo. La donazione
modale da essi individuata prevede infatti la presenza di un tutore
scelto dalla famiglia (una parente giovane), mentre
Non si è mancato di sottolineare inoltre che
Le richieste emerse
L’incontro è stato organizzato
per fornire alle persone, che ci avevano contattato in questi mesi, gli
elementi necessari per valutare l’opportunità di affidarsi alla Fondazione
promozione sociale per ottenere una tutela specifica che, a
seconda dei casi, poteva interessare se stessi o i propri congiunti.
Dagli interventi, peraltro
numerosi, è stato chiesto alla Fondazione di:
• prevedere un momento di approfondimento, con l’aiuto di esperti, delle tematiche
relative all’interdizione, all’inabilitazione e all’amministrazione di
sostegno, nonché alle norme riguardanti tutori e protutori, testamenti ed
eredità in generale;
• approfondire le modalità che
riguardano i lasciti testamentari per garantire che, nel momento in cui
la persona diventa non autosufficiente ed ha quindi bisogno dell’intervento
della Fondazione, il lascito eventualmente destinato a quest’ultima,
quand’era ancora autosufficiente, corrisponda almeno al valore iniziale;
• verificare la possibilità di
stipulare un accordo per il nucleo familiare (padre, madre e figlio con
limitata autonomia) per assicurare a tutti le stesse
condizioni di tutela;
• individuare modalità operative
per la presa in carico di soggetti, eventualmente anche per quanto comporta la
tutela e la gestione dei redditi, ad esempio per il pagamento delle eventuali
rette di ricovero o per la persona che assiste in casa;
• ripresentare
il disegno di legge per la tutela temporanea della salute dei cittadini
impossibilitati a provvedervi personalmente per coprire il vuoto normativo emerso con
la messa a punto del lascito della signora Ponzio (4).
I punti di cui sopra saranno
oggetto di approfondimento da parte del Consiglio
della Fondazione promozione sociale di cui vi daremo notizia nei prossimi
numeri.
Incontro tra
Il 23 maggio 2006 la presidente
della Fondazione promozione sociale ha incontrato alcuni membri del Consiglio
direttivo di un’associazione di tutela di persone con
minorazioni fisiche, che aderisce al Csa.
Scopo dell’incontro era quello di
individuare possibilità di collaborazione tra
• soci adulti, ancora inseriti al lavoro e relativamente autonomi, per i quali in futuro si
prospetterà l’esigenza di una tutela specifica e la necessità di ottenere il
diritto a prestazioni domiciliari legate alla progressiva non autosufficienza;
• soci giovani, che richiedono
invece la messa a punto di un alloggio per realizzare una vita indipendente,
seppur con adeguati supporti.
L’associazione non ha personale dipendente, né volontari che possano assolvere
alle esigenze sopra citate. Desidera sapere se e in che
misura
La presidente della Fondazione
promozione sociale ha segnalato le seguenti possibilità:
a) messa a punto delle iniziative
necessarie per ottenere dalle istituzioni (Asl e
Comuni) delibere che prevedano il diritto alle cure domiciliari
socio-sanitarie, con particolare attenzione ai soggetti non autosufficienti; il bisogno non è
immediato, ma è necessario adoperarsi per tempo in quanto al momento non vi
sono diritti esigibili;
b) azioni
di supporto per l’individuazione di un alloggio da adibire a gruppo
appartamento e per ottenere dal Comune l’assunzione della gestione in proprio o
mediante accreditamento.
Inoltre è stato proposto che i
rispettivi Consigli direttivi esamino la fattibilità
di un eventuale ingresso, nel Consiglio direttivo della Fondazione promozione
sociale, di un rappresentante dell’associazione di volontariato a fronte della
messa a disposizione di una parte del suo patrimonio, non indispensabile per la
prosecuzione delle attività.
(1) Cfr. il notiziario della Fondazione promozione sociale in Prospettive assistenziali, n. 153, 2006.
(2) Luisa Ponzio ha effettuato un lascito, le cui
modalità sono state descritte nel notiziario della Fondazione pubblicato sul n.
151, 2006 di Prospettive assistenziali.
(3) La storia della donazione dei coniugi Vassallo è
stata pubblicata sul notiziario della Fondazione del n. 152, 2006 della rivista
Prospettive assistenziali.
(4) Per il
momento si supplisce con la predisposizione di una delega da parte
dell’interessato, sottoscritta dalla dichiarazione di due testimoni che ne
certificano la capacità d’agire, con la quale si incarica
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