Prospettive assistenziali,
n. 161, gennaio-marzo 2008
Notiziario della Fondazione
promozione sociale
RELAZIONE SULLE
PRINCIPALI ATTIVITÀ REALIZZATE NEL 2007
Riportiamo la relazione
dell’attività svolta nel 2007 dalla Fondazione per l’adempimento dei propri
scopi statutari.
Tutela casi individuali
L’attività di difesa dei diritti delle persone non in grado di tutelarsi a
causa della gravità delle loro condizioni, anche nel
Prevalentemente la domanda si è concentrata sulla richiesta di aiuto per opporsi alle dimissioni di persone che non
potevano rientrare a domicilio e che gli ospedali e/o le case di cura private
convenzionate volevano dimettere a tutti i costi senza garantire
l’indispensabile continuità terapeutica.
Circa 180 sono le persone a cui
Inoltre, ai casi di cui sopra, vanno aggiunte le decine di persone che,
dopo aver consultato il nostro sito, hanno telefonato per avere conferma sulle
informazioni che avevano acquisito. sono
state così in grado di sostenere autonomamente i diritti dei loro cari nei
confronti delle direzioni sanitarie ospedaliere di numerose altre città
d’Italia.
Dal 2007
Grazie alle numerose manifestazioni a cui
Merita segnalare che anche il Sindacato dei pensionati dello Spi Cgil di Torino e provincia,
dalla fine del
Assai rilevante è stata altresì l’attività di difesa in materia di
richieste illecite di contributi da parte degli Enti pubblici nei confronti di
familiari di anziani ultrasessantacinquenni di
soggetti con handicap in situazione di gravità ricoverati in strutture
socio-sanitarie o assistenziali o frequentanti centri diurni. Inoltre,
soprattutto per il Piemonte, numerosi sono stati i casi seguiti per aumenti
ingiustificati praticati dalle strutture di ricovero sulle rette degli
assistiti con richieste di pagamenti extra di
prestazioni sanitarie e socio-sanitarie già comprese nelle rette di ricovero.
L’attività di difesa è stata realizzata grazie al contributo delle
organizzazioni aderenti al Csa.
Altri casi seguiti hanno riguardato familiari di soggetti con handicap
intellettivo che si sono rivolti alla Fondazione per chiedere consigli e farsi
orientare nella scelta dei percorsi per i propri figli. A
seconda del grado di autonomia sono stati aiutati a presentare
correttamente domanda scritta ai servizi socio-assistenziali, se non avviabili al lavoro, oppure appoggiati nelle richieste
presso i Centri provinciali per l’impiego, nel caso di soggetti con
potenzialità lavorative. Di particolare rilievo la delibera approvata dalla
Giunta della Regione Piemonte n. 37-6500 del 23 luglio
Attività della Scuola dei diritti “Daniela Sessano”
L’impegno più rilevante è stato assorbito dalla realizzazione
del convegno nazionale sul tema “Durante e dopo di noi. Come garantire diritti
esigibili e tutele effettive alle persone con handicap intellettivo e limitata
autonomia”, che ha avuto luogo a Torino il 19 ottobre
2007 ed è stato realizzato con il contributo e il patrocinio della Provincia di
Torino. All’incontro sono intervenute 300 persone provenienti da tutte le
Regioni d’Italia in rappresentanza di associazioni di
familiari, operatori dei servizi, degli enti pubblici e delle Asl. La segnalazione del convegno, e indirettamente, della
Fondazione è stata riportata da una settantina di riviste. Molte hanno inserito,
sotto forma di articolo, la nota di presentazione
contenente gli obiettivi e le richieste presentate dalla Fondazione ai
rappresentanti del Governo e del Parlamento intervenuti al convegno.
Nel corso dell’anno
- 25 gennaio 2007, dibattito sul tema “Malati inguaribili, disabili,
minori senza famiglia ancora segregati in istituto?”, organizzato dal Centro
documentazione pace della Circoscrizione V di Torino;
- 16 febbraio 2007, “Dalla mafia alla società civile: il bene di Orbassano, una comunità alloggio per portatori di
handicap”, promosso dall’Associazione genitori di fanciulli
handicappati (Agafh), Orbassano
(Torino);
- 23 febbraio 2007, “Qualità della vita e servizi
socio-sanitari”, organizzato dall’Istituto Cerino Zegna
di Biella;
- 24 marzo 2007, “La tutela dei diritti dei malati psichici e dei loro
familiari”, su invito dell’associazioni Difesa
ammalati psichici (Diapsi) di Cuneo;
- 25 marzo 2007, “Diritto degli anziani malati
cronici non autosufficienti alle cure sanitarie senza limiti di durata”,
incontro realizzato dai volontari di Trino Vercellese;
- febbraio-marzo 2007, partecipazione al corso di formazione dei volontari
promosso dall’Associazione volontari ospedalieri
(Avo);
- febbraio-marzo 2007, interventi al corso per
tutori volontari organizzato dall’Associazione tutori volontari (Atv);
- ciclo di incontri (marzo 2007) con il patrocinio
della Circoscrizione 9 della Città di Torino sul tema “Come promuovere i
diritti delle persone in situazione di handicap e sostenere le loro famiglie”;
- aprile-maggio 2007, sostegno alla petizione popolare con presenza ai
tavoli predisposti per la raccolta delle firme, distribuzione di volantini e
degli opuscoli informativi;
- 14 aprile 2007, intervento al dibattito “Le cure
sanitarie delle persone non autosufficienti: diritti individuali o doveri
familiari?”, realizzato a Pinerolo con
- ciclo di incontri (maggio) a Ivrea sul tema “I
diritti dei più deboli: ruolo e responsabilità dei Comuni”, promosso dal Csa di Ivrea e dal Consorzio socio-assistenziale Inrete;
- 18 maggio 2007, intervento al dibattito “Minori affidati e adottati a
scuola: parliamone”, presso la biblioteca di Moncalieri in collaborazione con
l’Anfaa;
- 30 maggio 2007, partecipazione al corso per
tutori volontari e familiari realizzato a Suello
(Como) dall’Associazione volontari ammalati psichici;
- 29 settembre 2007, “La salute è di casa”, invito al dibattito di apertura dello sportello dei diritti dello Spi Cgil di Carmagnola;
- ottobre-dicembre 2007 ciclo di incontri
realizzato dall’Anfaa sul tema “La scuola dell’accoglienza. Imparare
con il cuore e con la mente”, presso la sede della Fondazione, Torino.
Adempimenti relativi
all’articolo 16 dello Statuto
2. È stato messo
a punto un articolo sul tema “Se diventiamo non autosufficienti sono
guai molto seri anche a causa dell’irresponsabile disinteresse verso noi
stessi”, pubblicato sul n. 158, 2007 della rivista Prospettive assistenziali, illustrato in un incontro che ha avuto
luogo il 10 maggio 2007.
3. Il disegno di legge n. 1050
“Modifica al codice civile in materia di tutela temporanea della salute dei soggetti impossibilitati a provvedervi personalmente”
(4), ripresentato in data 29 settembre 2006 dal Sen.
Salvi (Ds), Presidente della Commissione giustizia
del Senato e dal Sen. Caruso (An),
Presidente della stessa Commissione nella legislatura precedente, è stato
approvato all’unanimità il 23 ottobre 2007 dalla Commissione Giustizia del
Senato in sede referente (5).
4. È proseguita la ricerca di
proposte adeguate per rispondere alle esigenze delle persone, che si sono già
avvicinate alla Fondazione, perché interessate ad attivare la donazione modale.
5.
È stato fornito l’appoggio necessario ad alcune persone con familiari malati di Alzheimer o con figli con handicap intellettivo
segnalateci da terzi (notai, associazioni), anche se non direttamente
interessate all’utilizzo dell’articolo 16.
6. Allo scopo di fornire
informazioni sull’attività della Fondazione è stata promossa una serata
musicale con l’appoggio dell’associazione culturale “Easy”, durante la quale è stato anche illustrato e distribuito l’opuscolo “Una
nuova forma di tutela per chi non è autosufficiente. Una garanzia in più per te
e per i tuoi cari”.
(1) Cfr. “Notiziario della
Fondazione promozione sociale” in Prospettive
assistenziali, 159, 2007.
(2) L’opuscolo è consultabile sul sito
www.fondazionepromozionesociale.it.
(3) Il
nuovo articolo 16 dello statuto
della Fondazione promozione sociale è così redatto: «Il Consiglio di amministrazione della
Fondazione può deliberare l’assunzione della tutela dei diritti e degli
interessi morali e materiali di coloro che hanno effettuato una donazione alla
Fondazione o per conto di loro congiunti o di altre persone a condizione che:
- il valore economico della donazione sia ritenuto adeguato dal Consiglio
d’amministrazione;
- il donatore abbia concordato con il Consiglio d’amministrazione i
contenuti e le modalità dell’intervento richiesto;
- detto intervento diventi
esecutivo esclusivamente nei casi in cui il donatore, a causa della gravità del
suo stato di salute, non sia più in grado di autotulelarsi».
(4) Secondo la legislazione vigente, nei casi in cui
una persona maggiorenne non sia in grado di provvedere alla tutela delle
proprie esigenze, dall’insorgere dell’incapacità al momento della nomina di un
tutore o di un amministratore di sostegno o di un amministratore provvisorio,
non può essere rappresentata da alcun individuo, nemmeno dal coniuge, dai figli
o da altro soggetto. Con il suddetto disegno di legge n. 1050 ci si pone
l’obiettivo di colmare tale vuoto normativo.
(5) Purtroppo le Camere sono state sciolte e il
disegno di legge dovrà essere ripresentato.
www.fondazionepromozionesociale.it