Prospettive assistenziali
n. 166 aprile
giugno 2009
Notiziario della Fondazione promozione sociale
DESCRIZIONE
DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
NEL
2008
Casi
individuali seguiti
Nel corso del 2008 la Fondazione ha fornito la
consulenza diretta (con colloqui, sostegno alla compilazione di lettere di
richiesta) per più di 200 persone con famigliari anziani cronici non
autosufficienti e/o malati di Alzheimer o altre demenze. A queste vanno
aggiunte le informazioni fornite al telefono (mediamente 3-4 al
giorno) che hanno permesso alle persone coinvolte di attivarsi autonomamente
per ottenere il rispetto dei loro diritti.
Attività
sito
della Fondazione
promozione sociale
Molto positiva si è rivelata la decisione
di inserire nel sito www.fondazionepromozionesociale.it il fac-simile della
lettera di opposizione alle dimissioni di adulti e anziani colpiti da patologie
invalidanti e da non autosufficienza, che ancora necessitano
di cure sanitarie o socio-sanitarie e, quindi, non possono rientrare al
domicilio.
Infatti è sensibilmente aumentato il numero delle persone
che, sulla base del detto fac-simile e delle relative informazioni sui
comportamenti da tenere nei riguardi delle istituzioni, sono in grado di
procedere autonomamente a difesa del diritto alle cure dei loro congiunti
affetti da malattie inguaribili e da non autosufficienza. Alla Fondazione
promozione sociale viene inviata la fotocopia della
lettera di opposizione, consentendo in tal modo alla stessa Fondazione di
conoscere la situazione e di fornire la consulenza eventualmente richiesta.
In tutti i casi finora presi in esame, coloro che hanno puntualmente seguito le indicazioni della
Fondazione hanno ottenuto per il loro congiunto la prosecuzione della degenza o
il trasferimento, a cura e spese della sanità, in una struttura socio-sanitaria
(residenza sanitaria assistenziale) convenzionata, superando la lista di
attesa, con il riconoscimento della quota sanitaria a carico dell’Asl e
l’integrazione della retta a carico del Comune, se ne avevano diritto.
Numerosi sono stati i casi tutelati
fuori dal
Piemonte
Oltre agli interventi relativi
a situazioni verificatesi a Prato e a Milano sono state presentate, a
seguito della consultazione del sito della Fondazione promozione sociale,
opposizioni ad Alghero, Aosta, Bologna, Brescia, Cagliari, Chiavari, Cologno
Monzese, Eboli, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Merano, Napoli, Padova,
Pesaro, Pisa, Rimini, Rho, Roma, Salerno, Trento, Treviso, Venezia, Verona e
Volterra.
In considerazione della progressiva estensione delle
cure domiciliari nella Regione Piemonte e, in particolare, nella Provincia di
Torino, la Fondazione ha modificato il fac-simile
della lettera di opposizione prevedendo, a fronte di impegni scritti delle Asl,
l’accettazione del rientro a domicilio del malato quando ciò è possibile.
Aumento dei
casi psichiatrici seguiti
Da segnalare l’aumento dei casi di
pazienti psichiatrici seguiti. Ciò ha richiesto alla Fondazione un impegno
supplementare per il necessario approfondimento delle norme regionali di riferimento.
Al riguardo, tutti gli utenti seguiti che
richiedevano un ricovero definitivo, hanno ricevuto cure appropriate e ricoveri
in strutture adeguate ai loro bisogni (case di cura, comunità terapeutiche,
Rsa).
Per i casi psichiatrici la Fondazione ha
predisposto una specifica lettera fac-simile per chiedere la continuità
terapeutica prevista dalle leggi vigenti, quando il paziente – dopo un ricovero
– non può rientrare al domicilio.
Assai più complesso è ottenere, invece,
interventi quali centri diurni, borse lavoro, aiuti economici per chi potrebbe
rientrare a casa con la disponibilità dei famigliari a farsene carico con il
supporto del Servizio psichiatrico.
La Fondazione si è fatta promotrice con il Csa,
Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base, e le associazioni di
tutela dei malati psichiatrici, che promuovono il volontariato dei diritti (e
non gestiscono servizi) di una piattaforma di richieste che sarà oggetto di
confronto con le istituzioni.
Sostegno alla
famiglie con figli in situazione
di handicap
anche in affidamento familiare
e/o adozione
I casi affrontati hanno riguardato
segnalazioni di maltrattamenti, aiuto nella presentazione corretta di
richieste di prestazioni; informazioni in materia di amministrazione di
sostegno e/o tutela.
La Fondazione ha anche affiancato l’Anfaa
(Associazione nazionale famiglie adottive a
affidatarie) nell’appoggio alle famiglie con adulti affidati e/o adottati in
situazione di handicap.
Informativa
sulle rette di ricovero in Rsa
In moltissimi casi, specialmente in località fuori dal
Piemonte, la Fondazione è intervenuta anche per impedire la richiesta illegale
di contributi economici ai familiari dei soggetti ricoverati presso Rsa. La
Fondazione promozione sociale con il Csa opera infatti
non soltanto affinché il Servizio sanitario nazionale rispetti il diritto alle
cure sanitarie delle persone colpite da patologie invalidanti e da non
autosufficienza, compresi quindi anche i malati di Alzheimer ed i soggetti
affetti da demenza senile, ma anche per ottenere il rispetto delle leggi
vigenti riguardanti i contributi economici a carico dei ricoverati presso Rsa (Residenze sanitarie
assistenziali) e strutture analoghe.
Con la delibera della Giunta della Regione Piemonte
n.17-15225 del 30 marzo 2005 si è ottenuto che la quota sanitaria delle Rsa venisse calcolata nella misura del 54% e che nei casi di
alta intensità delle cure da fornirsi ai degenti detto importo fosse elevato al
58%. Inoltre con la successiva Dgr 37/2007 è stata introdotta l’esenzione dei parenti
dalla compartecipazione alle spese di ricovero degli
anziani malati cronici non autosufficienti ultrasessantacinquenni e dei
soggetti con handicap in situazione di gravità. Questo provvedimento è un atto
concreto contro l’impoverimento delle famiglie piemontesi. Tuttavia molti
gestori – soprattutto privati – delle strutture di ricovero continuano a non
rispettare le disposizioni regionali e a chiedere supplementi non dovuti.
La Fondazione, con il Csa, ha quindi preparato una
nota informativa “Rette di ricovero in Rsa/Raf:
informazioni per utenti, familiari, tutori e amministratori di sostegno” con
indicate nel dettaglio le prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e alberghiere
comprese (o non comprese) nella tariffa. La nota è stata inviata ai cittadini
che si sono rivolti al nostro sportello per opporsi alle dimissioni dalle
strutture sanitarie ed è stata inserita nel nostro sito e distribuita in ogni
occasione pubblica.
Sempre per quanto concerne la tutela dei casi
individuali in materia di opposizione alle dimissioni da strutture sanitarie
e/o convenzionate con il Servizio sanitario, la Fondazione ha chiesto e
ottenuto l’intervento del Difensore civico regionale in molti casi. Infine
prosegue la collaborazione con gli sportelli del Sindacato Spi
Cgil di Torino e Provincia.
Attività svolte per la promozione dei diritti
delle persone non
autosufficienti
• Redazione articoli e notiziario per la rivista Prospettive assistenziali
e per il bollettino Controcittà;
• Supporto logistico, di segreteria e organizzativo per
la petizione popolare alla Regione Piemonte per ottenere diritti esigibili per
le persone non autosufficienti;
• Impostazione del sito “Memoriale delle vittime
dell’emarginazione”;
• Avvio di un progetto culturale con l’Assessorato alla
cultura della Città di Torino per l’assunzione di iniziative
artistiche (cinema, teatro) con dibattito per la promozione della cultura dei
diritti di chi non è autosufficiente;
• Corso di formazione per volontari (familiari, amici
e/o conoscenti) in materia di tutela e amministrazione di sostegno
(febbraio-marzo 2008);
• Partecipazione al convegno “La continuità assistenziale: esperienze e prospettive di riabilitazione”,
Torino, 22 febbraio 2008;
• Intervento all’incontro “Alzheimer e demenze: cosa
dice la legge?” promosso dall’Associazione Ama (Associazione malati Alzheimer),
Chieri (To), 23 maggio 2008;
• Campagna informativa ai cancelli Fiat con
distribuzione dell’opuscolo “Tutti hanno diritto alle cure sanitarie”, 28
maggio 2008;
• Serata informativa sui diritti in caso di non
autosufficienza, Torino, salone Atc, 7 giugno 2008;
• Incontro informativo con le associazioni costituenti e
aderenti al Csa, Torino, 10 ottobre 2008;
• Letture teatrali per le scuole “Guarire dalla bullonite si può”, Torino, Circolo dei Lettori, 18-19
novembre 2008;
• Intervento all’incontro “Lo sportello dei diritti
delle persone malate e non autosufficienti”, promosso dallo Spi
Cgil, Torino, Circoscrizione 10, 17 novembre 2008.
Segnalazioni e/o citazioni della Fondazione sono state
riportate da:
- Nonsolocontro in
tutti i numeri del
2008 della rivista;
- Nuove
povertà, n. 1, 2008;
- Ex, n. 3, maggio 2008;
- La
Repubblica Salute, 18 ottobre 2008;
- Vita, 14 novembre 2008
Opuscoli realizzati in collaborazione
con la
Fondazione promozione sociale
- “Tutela, curatela, amministrazione
di sostegno. Guida agli istituti
giuridici di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia”, a cura dell’Associazione tutori volontari, con il sostegno
economico della Provincia di Torino;
- “Conoscere i diritti del malato per farli
rispettare”, a cura del Csa, Coordinamento sanità e assistenza tra associazioni
di volontariato di Ivrea (Torino).
Adempimenti relativi all’articolo 16 dello Statuto (tutela specifica)
• Per iniziativa della Fondazione promozione sociale i Senatori Antonio Caruso e Franco Mugnai hanno ripresentato
il data 12 giugno 2008 al Senato della Repubblica il disegno di legge n. 774
“Modifica al codice civile in materia di tutela temporanea della salute dei
soggetti impossibilitati a provvedervi personalmente”. L’iniziativa è volta ad ottenere la possibilità – non prevista dalle leggi in
vigore – di poter designare una persona che provveda alla difesa della nostra
salute e, se del caso, della nostra sopravvivenza, qualora un evento anche
improvviso ci renda incapaci di provvedere alle nostre esigenze fondamentali di
vita.
Allo scopo sono stati realizzati due incontri
informativi in sede:
- con le associazioni aderenti al Csa (10 ottobre
2008);
- con i soci dell’Utim (19 dicembre 2008).
• Sono proseguiti i rapporti con le persone sole, che si
sono rivolte alla Fondazione per richiedere una tutela specifica in caso di non
autosufficienza a fronte di una eventuale donazione
modale;
• È stata portata a termine una donazione modale con
relativa assunzione di impegni da parte della
Fondazione, che ha provveduto a individuare in questo caso il tutore o il pro-tutore da designare, scelti tra i
volontari delle associazioni aderenti;
• Siamo intervenuti nei confronti dei nostri tutelati ai
sensi dell’articolo 11 per garantire il loro diritto
alle cure sanitarie, dopo un ricovero ospedaliero improvviso;
• Sono stati approfonditi con
alcuni le condizioni per ottenere il supporto della Fondazione ai tutori da
loro designati;
• Si sono esplorate possibili forme assicurative (finora
senza risultati) per garantire ai tutelati ricoverati, privi di sostegno
famigliare, prestazioni aggiuntive.