D.1. Sono (o più precisamente erano) Ipab, Istituzioni pubbliche di
assistenza e beneficenza, gli enti pubblici che, ai sensi della legge n.
6972/1890, hanno lo scopo di prestare assistenza alle persone ed ai nuclei
familiari in condizione di povertà economica. I patrimoni mobiliari e
immobiliari delle Ipab, nonché i relativi redditi, devono essere destinati
esclusivamente ai poveri.
D.2. L’elenco (cfr.
l’Allegato 1) dei patrimoni delle ex Ipab Istituto San Michele di Roma,
Pio Albergo Trivulzio di Milano, Opera Pia Poveri Vergognosi di Bologna e
Opera Pia Barolo di Torino evidenzia l’imponente valore economico di detti
enti e dei relativi redditi sottratti ai poveri.
D.3. Nella seduta della Camera dei Deputati del 17 febbraio 1982, l’On.
Marisa Galli ha valutato in 30-40 mila miliardi delle ex lire il valore
economico dei patrimoni mobiliari e immobiliari delle Ipab ancora
operanti. A sua volta nel n. 6, dicembre 1995 la rivista “Ipaboggi”,
organo di detti enti, lo ha calcolato in 50mila miliardi delle ex lire.
D.4. In sintesi le principali vicende concernenti la sottrazione dei beni
mobili e immobili e dei relativi redditi ai poveri sono le seguenti:
a) dall’indagine condotta dal 1880 al 1888 la Commissione istituita dal
Re, dopo aver accertato che «gli abusi [erano] troppo frequenti» e che
«rendite colossali che si spendevano senza una vera, pratica utilità per
la popolazione sofferente», individua ben 21.819 enti, denominati
inseguito Ipab, con i relativi beni mobiliari e immobiliari;
b) sulla base delle risultanze della sopra citata Commissione reale, la
legge 6972 del 1890 regolamenta in modo assai minuzioso la materia
stabilendo non solo – come già ricordato – che i patrimoni ed i relativi
redditi dovevano essere destinati alle persone e ai nuclei familiari
poveri, ma anche che, allo scopo di tenere sotto continuo controllo detti
enti, i Ministri dell’interno devono ogni anno aggiornare il censimento,
effettuato con notevole dispiego di forze e di denaro dalla stessa
Commissione, mediante la segnalazione delle nuove Ipab riconosciute,
nonché di quelle estinte o raggruppate. Purtroppo, dal 1981 ad oggi nessun
Ministro dell’interno o altra autorità ha rispettato quest’obbligo di
legge; c) nel 1970 il Ministro dell’interno informa
che le Ipab ancora funzionanti sono circa 9mila, senza fornire alcuna
notizia in merito alle oltre 12mila sparite insieme ai relativi patrimoni,
certamente non acquisiti dai poveri;
d) nel 2000, in
occasione della discussione parlamentare sulla riforma del settore
dell’assistenza sociale, ora legge 328/2000, il numero complessivo delle
Ipab è stimato in 4.200. Anche in questo caso nessuna notizia sugli enti e
sui relativi patrimoni nuovamente scomparsi;
e)
assai numerosi e molto consistenti sono i patrimoni mobiliari e
immobiliari regalati ad enti privati (ad esempio le già citate Opere pie
Poveri Vergognosi di Bologna e Barolo di Torino) oppure regalati ad
aziende pubbliche di servizi alla persona (com’è il caso del Pio Albergo
Trivulzio) o trasferite a titolo gratuito ai Comuni. In tutti i casi non è
rispettata l’esclusiva destinazione ai poveri;
f)
fra le innumerevoli vendite di patrimoni di Ipab o di ex Ipab e l’omessa
obbligatoria destinazione ai poveri, si ricorda che Sergio Chiamparino,
all’epoca Sindaco di Torino, come risulta dalla delibera del 14 dicembre
2007, ha venduto cinque edifici di ex Ipab trasferite al Comune di Torino
a seguito del decreto della Regione Piemonte n. 5801 del 27 giugno 1980,
incassando ben 43 milioni di euro, senza però destinarli al settore
dell’assistenza sociale, come imponeva il sopra citato decreto il quale,
con riferimento all’estinzione dell’Istituto di riposo per la vecchiaia di
Torino imponeva «il vincolo della destinazione dei beni e delle relative
rendite a servizi di assistenza sociale». L’elenco dei beni dell’Istituto
di riposo per la vecchiaia trasferiti al Comune di Torino è riportato
nell’allegato 2.
D.5. Nel convegno di Torino del 12
dicembre 1989, organizzato dal Csa, Coordinamento sanità e assistenza per i
movimenti di base, Monsignor Giovanni Nervo, all’epoca Coordinatore della
Conferenza episcopale italiana per i rapporti Chiesa-territorio, aveva
precisato che «il primo principio etico equivale per i credenti ad un
Comandamento di Dio: non rubare. I patrimoni delle Ipab sono stati donati
da privati cittadini per i poveri. Prima che fossero donati erano di
proprietà dei privati, dopo che sono stati donati sono diventati proprietà
dei poveri. Questo principio rimane, qualunque siano state le
vicissitudini storiche e giuridiche».
ALLEGATO 1
1. Patrimoni dell’ex Ipab San Michele di Roma
Le proprietà dell’Ipab San Michele a Roma sono le
seguenti: 3 esercizi pubblici in via del Porto 1 e 4, piazza dei Mercanti
15; 4 abitazioni in via del Porto 3 e 4; in piazza dei Mercanti 17 e 18; 2
magazzini in piazza dei Mercanti 19 e 20.
Zona
Montecitorio (Ospizio Apostolico): 4 negozi in via della Colonna Antonina
27-28, 29, 30 e 31; 2 alberghi: Nazionale in piazza Montecitorio 12,
Colonna Palace Hotel in piazza Montecitorio 131.
Zona Termini (Ospizio S. Maria degli Angeli): il Vecchio Clementino, il
portico di destra di Piazza della Repubblica; 3 caffè in Piazza della
Repubblica 40-41-43, in via Terme di Diocleziano 38, in via Viminale 39;
una galleria d’arte in piazza della Repubblica 42; 1 abitazione in piazza
della Repubblica 43, 7 in via Viminale 3; 3 scuole: Mazzini in via Terme
di Diocleziano 33, in piazza della Repubblica 43, A. Locatelli in via
Casal de’ Merode 4; un cinema in piazza della Repubblica 44-45; 11 negozi
in via Terme di Diocleziano 31, 32, 32A, 34, 37, in via Viminale 1, 3B,
3C, 7, 7A; l’Istituto Tecnico per il Turismo, via Terme di Diocleziano 33;
2 esercizi pubblici in via Terme di Diocleziano 35 e 36; l’albergo Casa
del Passeggero in via Viminale 1A e 1 in via Viminale 11; un bar in via
Viminale 5A; 2 magazzini: in via Viminale 3 e in piazzale A. Tossi 4; un
ufficio in via Viminale 3; un’officina in via Casal de’ Merode 8; una
fabbrica ceramiche in via Casal de’ Merode 8; un laboratorio falegnameria
in via Casal de’ Merode 8; un laboratorio lucidatori in via Casal de’
Merode 8; una cementeria in via Casal de’ Merode 8; una fonderia in via
Casal de’ Merode 8; una tipografia in via Casal de’ Merode 8; orto, sito
in via G. Cerbara; impianti sportivi in piazzale A. Tosti 4; un impianto
(mq. 8.000) in piazzale A. Tosti 4; un terreno (mq. 15.000) nel quartiere
Garbatella; 4 abitazioni in piazzale A. Tosti 4.
Immobili in comproprietà con l’Ipab Società romana pro-infanzia: un
negozio in via Babuino 35; 5 abitazioni: 4 in via del Babuino 35, una in
via Oberdan 4; 2 vigne: in località Selve nuove e in località Pantanicei;
un ripostiglio sito a Marino (Roma); mq. 63 e vani 16 in via Cimadori 6;
mq. 155 e vani 39 in via del Moro 7; mq. 636 e vani 65 in via del Porto
8/a, 9, 10, 12, 13, 14 e 16; mq. 4.596e vani 22,5 in via Ripa Grande 9,
13, 14, 21, 22, 24, 26, 31, 33, 34, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 43, 44, 46,
47, 48, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56, e 56/A; mq. 58 in via delle Palle 15.
2. Patrimoni dell’ex Ipab Pio Albergo Trivulzio di
Milano
Immobili ad uso
abitazione Numero complessivo unità immobiliari
(compresi i condomini): 1.128 di cui: 18 portinerie, mq. 678,5; 11
convitti, mq. 480,5; 8 comunità, mq. 1.063,4; 16 usufrutti, mq. 1.012,7;
18 uso foresteria, mq. 1.333; superficie netta totale mq. 71.310,1;
superficie media appartamento (mq. 71.310,1 : 1.128) = mq. 63,21.
Distribuzione territoriale
Appartamenti in Milano (stabili interi) 742, mq. 45.877,9; appartamenti
fuori Milano (stabili interi) 193, mq. 12.815,7; appartamenti in
condominio in Milano 114, mq. 7.332,8; appartamenti in condominio fuori
Milano 8, mq. 715,6; stabili di proprietà: n. 60, di cui in Milano n. 37,
fuori Milano n. 23; inquilini dipendenti dell’Ipab: 120 circa.
Immobili ad uso diverso dall’abitazione
N. 405 compresi i box; superficie 1) mq. 18.278,1 superficie 2) mq.
11.554,96, totale mq. 29.333,06.
La superficie 1) è
così composta: negozi mq. 5.763,2 (n. 94); uffici mq 7.845,2 (n. 72);
magazzini mq. 2.369,6 (n. 53); laboratori mq. 2.300,1 (n. 26).
La superficie dei box è di mq. 1.266,6 (n.85); quella dei posti auto è di
mq. 657,7 (n. 75).
Immobili
ad uso agricolo N. 43 poderi (tra piccoli e grandi)
per un perticato complessivo di circa 25.900 p.m.
3. Patrimoni dell’ex Ipab Poveri Vergognosi di
Bologna
Patrimonio
immobiliare Il patrimonio immobiliare dell’ente è
costituito da fabbricati urbani e da fondi agricoli. Fra quelli urbani
figurano il Palazzo Rossi Poggi Marsili, via Marsala, sede dell’ente; l’ex
Conservatorio di Santa Maria, strada Maggiore 74, sede della Casa protetta
Santa Maria e del Centro diurno Riccardo Ballotta; il Palazzo Salaroli,
strada Maggiore 80, sede di alcuni uffici dell’amministrazione
provinciale. Gli altri immobili urbani sono concentrati prevalentemente
nel Comune di Bologna, anche se in questi ultimi anni nel patrimonio
agrario sono state attivate numerose locazioni urbane trasformando case e
fabbricati agricoli.
Le proprietà urbane sono
costituite da 25 fabbricati per complessivi mq. 30.000 circa con le
seguenti destinazioni d’uso: 135 appartamenti, 28 negozi, magazzini e
laboratori, una palestra, 16 uffici, 31 autorimesse, un poliambulatorio,
una scuola, una residenza protetta, una casa protetta, due centri diurni e
un centro sociale per anziani.
I fondi agricoli
sono sparsi sul territorio della Provincia di Bologna e dislocati nei
Comuni di Anzola dell’Emilia, Baricella, Bologna, Budrio, Castelfranco
Emilia, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Castenaso, Crevalcore,
Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Ozzano dell’Emilia,
San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e
Sant’Agata Bolognese. Il patrimonio agrario, per ragioni
storico-organizzative interne all’ente, è suddiviso in tenute che
raggruppano a volte anche più Comuni o parti di essi, per una superficie
di circa 2.070 ettari.
I poderi, tenuto conto del
tipo di condizione, sono così suddivisi: 88 per una superficie di ha.
1.450 condotti con contratti di affittanza agraria da coltivatori diretti
e 13 per una superficie di ha. 620 condotti in economia diretta dall’ente.
Patrimonio pittorico
Il
patrimonio pittorico dell’ente annovera oltre 160 opere che gli esperti
attribuiscono al collezionismo privato e non del Settecento bolognese.
Tale raccolta è nota agli studiosi di storia dell’arte.
Patrimonio cartografico e incisioni
Accanto alla ricca collezione di dipinti, l’Opera pia possiede anche una
cospicua raccolta di incisioni, realizzate con tecniche grafiche diverse
ed ascrivibili ad un arco temporale che va dalla fine del XVI secolo alla
prima metà del XIX secolo.
Archivio storico e ricerche tematiche
Tra il
patrimonio dell’ente, quello archivistico è senz’altro il meno
appariscente. Noto solo a pochi studiosi ed a qualche studente
universitario, stenta ad essere inteso come bene culturale.
4. Patrimoni dell’ex Ipab Opera Pia Barolo di
Torino
Sedi fisiche
Piazza Savoia 6, Torino; Istituto famiglie operaie, via delle Orfane 7,
Torino; Istituto Sant’Anna, via Consolata 20, Torino; Istituto
Maddalenine, via Cottolengo 22, Torino; Scuola elementare, strada
Altessano, Venaria Reale; Ospedaletto S. Filomena e annesso laboratorio S.
Giuseppe, via Cottolengo 24, Torino; Istituto Nostra Signora del Rifugio,
via Cottolengo 26, Torino.
Terreni
Comune di Venaria Reale, 39 appezzamenti;
Comune di Leinì, 25 appezzamenti; Comune di Borgaro, 12 appezzamenti;
Comune di Saluzzo, 43 appezzamenti per un totale di 3 milioni di metri
quadrati.
Fabbricati
Comune di Torino: via delle Orfane 7, vani 30,3 mc. 4.430 e mq. 587; via
Corte d’Appello 20, mq. 64; via Corte d’Appello 22, mq. 314 e vani 70;
piazza Savoia 6, vani 86; via Cottolengo 22, mc. 22.053; via Cottolengo
24-24 bis, mc. 13.357; via Consolata 18-20, mc. 30.584; via Santa Giulia
7, mq. 469; via Cigna, terreno con distributore di benzina e magazzino.
- Comune di Venaria Reale: via Scesa 9-11-13-15 e 17, vani 250; via Amati
118/1-118/2-118/3-118/4-118/5-118/6-118/7, vani 417.
- Comune di Ceres: via Ala, vani 25.
- Comune di
Mondrone, vani 10.
- Comune di Moncalieri: Istituto
Sant’Anna, via Galilei.
Titoli di debito pubblico
Lire 26.483.784
ALLEGATO 2
Patrimoni dell’ex Ipab Istituto di riposo per la
vecchiaia di Torino
Risultavano di proprietà
dell’Istituto di riposo per la vecchiaia i seguenti beni:
Terreni
Comune di Torino:
corso Unione Sovietica partita catastale n. 10255, are 632,19; corso
Unione Sovietica, p.c. n. 10254, are 601,56; via Filadelfia, p.c. n.
38174, are 1,38;via Filadelfia, p.c. n. 38174, are 8,01; via Filadelfia,
p.c. n. 38174, are 37,40;via Filadelfia, p.c. n. 10253, are 0,59.
Fabbricati
Comune di
Moncalieri: via S.G. Bosco 6 (32 A/2), p.c. n. 3134, vani 149; via S.G.
Bosco 2 (14 C/6), p.c. n. 3134, mq. 174; largo Leonardo Da Vinci 1 (20
A/2), p.c. n. 3091, vani 125; largo Leonardo Da Vinci 3 (alloggio custode
A/2), p.c. n. 3091, vani 4; largo Leonardo Da Vinci 3 (28 A/2), p.c. n.
3091, vani 133; corso Trieste 57 (5 C/1), p.c. n. 3134, mq. 512; corso
Trieste 57 (14 A/2), p.c. n. 3134, vani 84; corso Trieste 59 (12 A/2),
p.c. n. 3134, vani 63; corso Trieste 61 (18 A/2), p.c. n. 3134, vani 63;
corso Trieste 63 (19 A/2), p.c. n. 3134, vani 88; corso Trieste 65
(alloggio custode A/2), p.c. n. 3134, vani 3,5; corso Trieste 65(20 A/2),
p.c. n. 3134, vani 93,5; via S.G. Bosco 8 (60 C/6), p.c. n. 3134, mq.
1.148; largo Leonardo da Vinci 2 (26 C/6), p.c. n. 3091, mq. 280; corso
Trieste 69 (3 C/1), p.c. 3130, mq. 144; corso Trieste 71 (3 C/1), p.c. n.
3130, mq. 92; corso Trieste 73 (3 C/1), p.c. n. 3130, mq. 98; corso
Trieste 75 (3 C/1), p.c. n. 3130, mq. 174; corso Trieste 67 (alloggio
custode A/2), p.c. n. 3130, vani 3,5; corso Trieste 67 (20 A/2), p.c. n.
3130, vani 96; corso Trieste 69 (25 A/2), p.c. n. 3134, vani 98,5; corso
Trieste 69 (3 C/1), p.c. n. 3134, mq. 96; corso Trieste 71 (4 C), p.c. n.
3134, mq. 169; corso Trieste 71 (12 A/2), p.c. n. 3134, vani 54; corso
Trieste 73 (18 A/2), p.c. n. 3134, vani 145; corso Trieste 75 (18 A/2),
p.c. n. 3134, vani 81; via S.G. Bosco 10 (72 C/6), p.c. n. 1081, mq.
1.278; via S.G. Bosco 12 (19 C/6), p.c. n. 3134, mq. 228.
Fabbricati
Comun di Torino:
corso S. Maurizio 16 bis (2 C/1), p.c. n. 30881, mq. 83; corso S. Maurizio
18 (C/1), p.c. n. 30881, mq. 41; corso S. Maurizio 18 bis (2 C/1), p.c. n.
30881, mq. 69; corso S. Maurizio 16 bis (14 A/3), p.c. n. 30881, vani 49;
corso S. Maurizio 18 (14 A/3), p.c. n. 30881, vani 49; corso S. Maurizio
18 bis (15 A/3), p.c. n. 30881, vani 66,5; corso S. Maurizio 18 bis (14
A/3), p.c. n. 30881, vani 66,5; corso S. Maurizio 18 bis (D/8), p.c. n.
30881; corso S. Maurizio 14 (3 C/1), p.c. n. 30881, mq. 75; corso S.
Maurizio 16 (2 C/1), p.c. n. 30881, mq.47; corso S. Maurizio 14 (16 A/3),
p.c. n. 30881, vani 66; corso S. Maurizio 16 (16 A/3), p.c. n. 30881, vani
72; corso S. Maurizio 12 bis (2 C/1), non censita al Nceu mq. 160; corso
S. Maurizio 12 bis (15 A), non censita al Nceu vani 60; via Montebello 26
bis (2 C/1), non censita al Nceu mq. 120; via Montebello 26 bis (8 A), non
censita al Nceu vani 22,5; via Montebello 26 (2 C/1), non censita al Nceu
mq. 133; via Montebello 26 (8 A), non censita al Nceu vani 23; via
Gaudenzio Ferrari 7 (8 A/3), p.c. n. 30881, vani 53; via Vanchiglia 38 (2
C/1), p.c. n. 30881; via Vanchiglia 40 (5 C/1), p.c. n. 30881; via
Vanchiglia 38 (11 A/4), p.c. n. 30881, vani 33; via Vanchiglia 40 (11
A/4), p.c. n. 30881, vani 31; via Po 29 (3 C/1), p.c. n. 30881, mq. 258;
via Po 31 (2 C/1), p.c. n. 30881, mq. 277; via Po 35 (8 C/1), p.c. n.
30881, mq. 279; via Po 37 (3 C/1), p.c. n. 30881, mq. 122; via Montebello
1 (2 C/1), p.c. n. 30881, mq. 156; via Po 29 (6 A/3; 4 A/4; 9 A/5) p.c. n.
30881, vani 70; via Po 31 (7 A/3; 5 A/4), p.c. n. 30881, vani 68,5; via Po
35 (2 A/3; 19 A/4; 11 A/5), p.c. n. 30881, vani 110; via Po 37 (10 A/4; 4
A/5), p.c. n. 30881, vani 59,5; via Montebello 1 (5 A/4; 4 A/5), p.c. n.
30881, vani 27,5; via Duchessa Jolanda 20 (19 A/3), p.c. n. 20682, vani
94; piazza San Carlo 161 (6 C/1), p.c. n. 30881, mq. 808; piazza San Carlo
161 (A/10), p.c. n. 30881, vani 66; corso Re Umberto 85 (A/2; 4 A/3), p.c.
n. 10819, vani 33,5; corso Re Umberto 85 (C/6), p.c. n. 10819, mq. 22; via
Spaventa 16 (15 C/6), p.c. n. 33881, mq. 195; via Spaventa 16 (13 A/3),
p.c. n. 33881, vani 51,5; via Spaventa 14 (27 A/3), p.c. n. 33881, vani
119,5; corso Unione Sovietica 220 (B/1), p.c. n. 30881, mc. 318.506; via
San Marino 30 (sede Buon Riposo, B/1), p.c. non censita al Nceu mc.
50.686; via Filadelfia 49 (C2; C7), p.c. n. 6344, mq. 204; via Tunisi 86
(4 A/2), p.c. n. 6344, vani 29,5; via Filadelfia 47 (C/6; C/7), p.c. n.
6344, mq. 47.
Fabbricati
Comune di Roma: via dei Gracchi 278 (A/4), p.c. n. 82661, vani 6.
Titoli di debito pubblico
Obbligazioni/Azioni: valore nominale lire 83.459.300
www.fondazionepromozionesociale.it
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