Nel corso del 2008 la Fondazione ha fornito la consulenza diretta (con colloqui,
sostegno alla compilazione di lettere di richiesta) per più di 200 persone con
famigliari anziani cronici non autosufficienti e/o malati di Alzheimer o altre
demenze. A queste vanno aggiunte le informazioni fornite al telefono (mediamente
3-4 al giorno) che hanno permesso alle persone coinvolte di attivarsi
autonomamente per ottenere il rispetto dei loro diritti.
Attività sito della Fondazione promozione sociale
Molto positiva si è rivelata la decisione di inserire nel sito
www.fondazionepromozionesociale.it il fac-simile della lettera di opposizione
alle dimissioni di adulti e anziani colpiti da patologie invalidanti e da non
autosufficienza, che ancora necessitano di cure sanitarie o socio-sanitarie e,
quindi, non possono rientrare al domicilio.
Infatti è sensibilmente aumentato il numero delle persone che, sulla base del
detto fac-simile e delle relative informazioni sui comportamenti da tenere nei
riguardi delle istituzioni, sono in grado di procedere autonomamente a difesa
del diritto alle cure dei loro congiunti affetti da malattie inguaribili e da
non autosufficienza. Alla Fondazione promozione sociale viene inviata la
fotocopia della lettera di opposizione, consentendo in tal modo alla stessa
Fondazione di conoscere la situazione e di fornire la consulenza eventualmente
richiesta.
In tutti i casi finora presi in esame coloro che hanno puntualmente seguito le
indicazioni della Fondazione hanno ottenuto per il loro congiunto la
prosecuzione della degenza o il trasferimento, a cura e spese della sanità, in
una struttura socio-sanitaria (residenza sanitaria assistenziale) convenzionata,
superando la lista di attesa, con il riconoscimento della quota sanitaria a
carico dell’Asl e l’integrazione della retta a carico del Comune, se ne avevano
diritto.
Numerosi sono stati i casi tutelati fuori dal Piemonte
Oltre agli interventi relativi a situazioni verificatesi a Prato e a Milano sono
state presentate, a seguito della consultazione del sito della Fondazione
promozione sociale, opposizioni ad Alghero, Aosta, Bologna, Brescia, Cagliari,
Chiavari, Cologno Monzese, Eboli, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Merano,
Napoli, Padova, Pesaro, Pisa, Rimini, Rho, Roma, Salerno, Trento, Treviso,
Venezia, Verona e Volterra.
In considerazione della progressiva estensione delle cure domiciliari nella
Regione Piemonte e, in particolare, nella Provincia di Torino, la Fondazione ha
modificato il fac-simile della lettera di opposizione prevedendo, a fronte di
impegni scritti delle Asl, l’accettazione del rientro a domicilio del malato
quando ciò è possibile.
Aumento dei casi psichiatrici seguiti
Da segnalare l’aumento dei casi di pazienti psichiatrici seguiti. Ciò ha
richiesto alla Fondazione un impegno supplementare per il necessario
approfondimento delle norme regionali di riferimento.
Al riguardo, tutti gli utenti seguiti che richiedevano un ricovero definitivo,
hanno ricevuto cure appropriate e ricoveri in strutture adeguate ai loro bisogni
(case di cura, comunità terapeutiche, Rsa).
Per i casi psichiatrici la Fondazione ha predisposto una specifica lettera
fac-simile per chiedere la continuità terapeutica prevista dalle leggi vigenti,
quando il paziente – dopo un ricovero – non può rientrare al domicilio.
Assai più complesso è ottenere, invece, interventi quali centri diurni, borse
lavoro, aiuti economici per chi potrebbe rientrare a casa con la disponibilità
dei famigliari a farsene carico con il supporto del Servizio psichiatrico.
La Fondazione si è fatta promotrice con il Csa, Coordinamento sanità e
assistenza fra i movimenti di base, e le associazioni di tutela dei malati
psichiatrici, che promuovono il volontariato dei diritti (e non gestiscono
servizi) di una piattaforma di richieste che sarà oggetto di confronto con le
istituzioni.
Sostegno alla famiglie con figli in situazione di handicap anche in affidamento
familiare e/o adozione
I casi affrontati hanno riguardato segnalazioni di maltrattamenti, aiuto nella
presentazione corretta di richieste di prestazioni; informazioni in materia di
amministrazione di sostegno e/o tutela.
La Fondazione ha anche affiancato l’Anfaa (Associazione nazionale famiglie
adottive a affidatarie) nell’appoggio alle famiglie con adulti affidati e/o
adottati in situazione di handicap.
Informativa sulle rette di ricovero in Rsa
In moltissimi casi, specialmente in località fuori dal Piemonte, la Fondazione è
intervenuta anche per impedire la richiesta illegale di contributi economici ai
familiari dei soggetti ricoverati presso Rsa. La Fondazione promozione sociale
con il Csa opera infatti non soltanto affinché il Servizio sanitario nazionale
rispetti il diritto alle cure sanitarie delle persone colpite da patologie
invalidanti e da non autosufficienza, compresi quindi anche i malati di
Alzheimer ed i soggetti affetti da demenza senile, ma anche per ottenere il
rispetto delle leggi vigenti riguardanti i contributi economici a carico dei
ricoverati presso Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e strutture analoghe.
Con la delibera della Giunta della Regione Piemonte n.17-15225 del 30 marzo 2005
si è ottenuto che la quota sanitaria delle Rsa venisse calcolata nella misura
del 54% e che nei casi di alta intensità delle cure da fornirsi ai degenti detto
importo fosse elevato al 58%. Inoltre con la successiva Dgr 37/2007 è stata
introdotta l’esenzione dei parenti dalla compartecipazione alle spese di
ricovero degli anziani malati cronici non autosufficienti ultrasessantacinquenni
e dei soggetti con handicap in situazione di gravità. Questo provvedimento è un
atto concreto contro l’impoverimento delle famiglie piemontesi. Tuttavia molti
gestori – soprattutto privati – delle strutture di ricovero continuano a non
rispettare le disposizioni regionali e a chiedere supplementi non dovuti.
La Fondazione, con il Csa, ha quindi preparato una nota informativa “Rette di
ricovero in Rsa/Raf: informazioni per utenti, familiari, tutori e amministratori
di sostegno” con indicate nel dettaglio le prestazioni sanitarie,
socio-sanitarie e alberghiere comprese (o non comprese) nella tariffa. La nota è
stata inviata ai cittadini che si sono rivolti al nostro sportello per opporsi
alle dimissioni dalle strutture sanitarie ed è stata inserita nel nostro sito e
distribuita in ogni occasione pubblica.
Sempre per quanto concerne la tutela dei casi individuali in materia di
opposizione alle dimissioni da strutture sanitarie e/o convenzionate con il
Servizio sanitario, la Fondazione ha chiesto e ottenuto l’intervento del
Difensore civico regionale in molti casi. Infine prosegue la collaborazione con
gli sportelli del Sindacato Spi Cgil di Torino e Provincia.
Attività svolte per la promozione dei diritti delle persone non autosufficienti
· Redazione articoli e notiziario per la rivista Prospettive assistenziali e per
il bollettino Controcittà;
· Supporto logistico, di segreteria e organizzativo per la petizione popolare
alla Regione Piemonte per ottenere diritti esigibili per le persone non
autosufficienti;
· Impostazione del sito “Memoriale delle vittime dell’emarginazione”;
· Avvio di un progetto culturale con l’Assessorato alla cultura della Città di
Torino per l’assunzione di iniziative artistiche (cinema, teatro) con dibattito
per la promozione della cultura dei diritti di chi non è autosufficiente;
· Corso di formazione per volontari (familiari, amici e/o conoscenti) in materia
di tutela e amministrazione di sostegno (febbraio-marzo 2008);
· Partecipazione al convegno “La continuità assistenziale: esperienze e
prospettive di riabilitazione”, Torino, 22 febbraio 2008;
· Intervento all’incontro “Alzheimer e demenze: cosa dice la legge?” promosso
dall’Associazione Ama (Associazione malati Alzheimer), Chieri (To), 23 maggio
2008;
· Campagna informativa ai cancelli Fiat con distribuzione dell’opuscolo “Tutti
hanno diritto alle cure sanitarie”, 28 maggio 2008;
· Serata informativa sui diritti in caso di non autosufficienza, Torino, salone
Atc, 7 giugno 2008;
· Incontro informativo con le associazioni costituenti e aderenti al Csa,
Torino, 10 ottobre 2008;
· Letture teatrali per le scuole “Guarire dalla bullonite si può”, Torino,
Circolo dei Lettori, 18-19 novembre 2008;
· Intervento all’incontro “Lo sportello dei diritti delle persone malate e non
autosufficienti”, promosso dallo Spi Cgil, Torino, Circoscrizione 10, 17
novembre 2008.
Segnalazioni e/o citazioni della Fondazione sono state riportate da:
- Nonsolocontro in tutti i numeri del 2008 della rivista;
- Nuove povertà, n. 1, 2008;
- Ex, n. 3, maggio 2008;
- La Repubblica Salute, 18 ottobre 2008;
- Vita, 14 novembre 2008
Opuscoli realizzati in collaborazione con la Fondazione promozione sociale
- “Tutela, curatela, amministrazione di sostegno. Guida agli istituti giuridici
di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia”, a cura
dell’Associazione tutori volontari, con il sostegno economico della Provincia di
Torino;
- “Conoscere i diritti del malato per farli rispettare”, a cura del Csa,
Coordinamento sanità e assistenza tra associazioni di volontariato di Ivrea
(Torino).
Adempimenti relativi all’articolo 16 dello Statuto (tutela specifica)
· Per iniziativa della Fondazione promozione sociale i Senatori Antonio Caruso e
Franco Mugnai hanno ripresentato il data 12 giugno 2008 al Senato della
Repubblica il disegno di legge n. 774 “Modifica al codice civile in materia di
tutela temporanea della salute dei soggetti impossibilitati a provvedervi
personalmente”. L’iniziativa è volta ad ottenere la possibilità – non prevista
dalle leggi in vigore – di poter designare una persona che provveda alla difesa
della nostra salute e, se del caso, della nostra sopravvivenza, qualora un
evento anche improvviso ci renda incapaci di provvedere alle nostre esigenze
fondamentali di vita.
Allo scopo sono stati realizzati due incontri informativi in sede:
- con le associazioni aderenti al Csa (10 ottobre 2008);
- con i soci dell’Utim (19 dicembre 2008).
· Sono proseguiti i rapporti con le persone sole, che si sono rivolte alla
Fondazione per richiedere una tutela specifica in caso di non autosufficienza a
fronte di una eventuale donazione modale;
· È stata portata a termine una donazione modale con relativa assunzione di
impegni da parte della Fondazione, che ha provveduto a individuare in questo
caso il tutore o il pro-tutore da designare, scelti tra i volontari delle
associazioni aderenti;
· Siamo intervenuti nei confronti dei nostri tutelati ai sensi dell’articolo 11
per garantire il loro diritto alle cure sanitarie, dopo un ricovero ospedaliero
improvviso;
· Sono stati approfonditi con alcuni le condizioni per ottenere il supporto
della Fondazione ai tutori da loro designati;
· Si sono esplorate possibili forme assicurative (finora senza risultati) per
garantire ai tutelati ricoverati, privi di sostegno famigliare, prestazioni
aggiuntive.