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CONTRIBUTI ECONOMICI
RICHIESTI ILLEGALMENTE
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L’obbligo di intervento
dei Comuni nei confronti degli ultrasessantacinquenni non
autosufficienti è sancito da numerose sentenze fra le quali: Sentenza del Giudice di
Pace di Bologna n. 3598/2006 del 13 aprile 2006, depositata in
Cancelleria il 12 ottobre 2006; Sentenza del Tribunale di Lucca n. 174/2008 del 13 ottobre 2007, depositata in Cancelleria il 1° febbraio 2008; Sentenza del Tar della Lombardia n.
291/2008 del 5-19 dicembre 2007, depositata in Segreteria il 7 febbraio
2008; Ordinanza del Tar della Lombardia n.
4033/2008 del 24 giugno 2008, depositata in Segreteria il 10 settembre
2008; Sentenza del Tar della Toscana n.
2535/2008 depositata in Segreteria il 17 novembre 2008; Ordinanza del Tar della Lombardia – Sezione di Brescia, n. 836/2008 del 26 novembre 2008, depositata in Segreteria il 28 novembre 2008; Ordinanza del Tar della Toscana n. 187/2009 del 19 febbraio 2009, depositata in segreteria il 20 febbraio 2009; Ordinanza del Tar della Lombardia n. 581/2009 del 7 maggio 2009, depositata in segreteria l’8 maggio 2009; Ordinanza del Tar della Lombardia n. 582/2009 del 7 maggio 2009, depositata in segreteria l’8 maggio 2009. Sentenza del Tar della Lombardia, Sezione di Brescia, n. 1457/2009 del 10 giugno 2009, depositata in segreteria l’8 luglio 2009 Ordinanza del Tar della Lombardia n. 856/2009 del 2 luglio 2009, depositata in segreteria il giorno seguente Ordinanza del Tar della Lombardia n. 878/2009 del 9 luglio 2009, depositata in segreteria il giorno successivo Ordinanza della Sezione quinta del Consiglio di Stato n. 4582/2009 dell’11 settembre 2009, depositata in segreteria il 14 settembre 2009 in cui viene affermato che «i precetti recati dal decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 109 sono preordinati al mantenimento dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che debbono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi e per gli effetti dell’articolo 117 comma 2, lettera m) della Costituzioni italiana». |
Purtroppo, anche perché molti cittadini sono disinformati, numerosi sono ancora i Comuni singoli e associati, le Province e le Asl che pretendono e ottengono dai parenti di assistiti maggiorenni contributi economici non dovuti. Si ricorda che è in vigore la
legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" il cui art. 25 stabilisce che «ai
fini dell'accesso ai servizi disciplinati dalla presente legge, la verifica della condizione economica del richiedente è effettuata secondo
le disposizioni previste dal decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 109, come modificato dal decreto legislativo 31 maggio 2000, n. 130». 1. Il Garante per la protezione dei dati personali nella
Newsletter n. 276 del 12 maggio
2006, ha puntualizzato che «ai fini del riconoscimento di prestazioni sociali agevolate a persone con handicap permanente grave e ad
ultrasessantacinquenni l’Inps può raccogliere soltanto le informazioni riguardanti la situazione economica dell’interessato e non quella del
nucleo familiare di appartenenza». 2. Com’è ovvio le competenze legislative in materia di servizi socio-assistenziali, attribuite dalla Costituzione alle Regioni a statuto ordinario e speciale e alle Province autonome di Bolzano e Trento, riguardano esclusivamente le persone che ricevono prestazioni socio-assistenziali e non i loro congiunti.
3. Occorre, altresì, considerare che per tutte
le prestazioni assistenziali non erogate dal settore dell’assistenza sociale (ad esempio, contributi economici ai nuclei familiari in
difficoltà per il pagamento dell’affitto, assegnazioni degli alloggi dell’edilizia popolare, integrazione al minimo delle pensioni
contributive) mai viene fatto riferimento ai congiunti non conviventi.
Aggiornamenti
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Alla cortese attenzione del Sindaco (o Presidente del Consorzio e dell’Asl) di _____________ Il/la sottoscritto/a _________________ residente in _______________ Via _________________ n. ___, preso atto dell’art. 25 della legge 328/2000 e dei decreti legislativi 109/1998 e 130/2000, fa presente di non essere più tenuto né è disponibile a continuare ad assolvere all’impegno sottoscritto in data ________________, relativo alla garanzia per il pagamento di una parte della retta del Sig. ________________ ricoverato presso _________________, in quanto si tratta di un ultrasessantacinquenne non autosufficiente come certificato in data __________ dall’Unità valutativa geriatrica dell’Asl _____ (oppure di un soggetto colpito da handicap in situazione di gravità, come risulta dalla documentazione rilasciata ai sensi della legge 104/1992 dall’Asl ____ in data_______) L’impegno viene pertanto revocato a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio della presente per la cui determinazione fa testo il timbro postale di spedizione. Lo scrivente segnala che continuerà a versare la somma a carico del ricoverato che, calcolata in base alle sue risorse economiche e dedotta la quota lasciata allo stesso ricoverato per le sue piccole spese personali, è di euro ______ al giorno. Ai sensi e per gli effetti della legge 241/1990, lo/a scrivente chiede di ricevere risposta scritta. Data ___________ Firma ________________
(1) Per quanto riguarda la disdetta da enti privati e Ipab, telefonare alla segreteria della Fondazione Promozione sociale (tel. 011 8124469). |