emoriale delle vittime dell'emarginazione sociale | |
ANZIANI MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI I DIRITTI NEGATI |
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Tenuto conto che, nei confronti dei vecchi, in particolare di quelli ricoverati in ospedale, case di cura private, istituti di assistenza/beneficenza, frequenti e spesso brutali sono le violazioni delle esigenze fondamentali di vita, nelle conclusioni del seminario della Fondazione Zancan su “I diritti negati degli anziani non autosufficienti” svoltosi a Serramazzoni (Modena) dal 22 al 26 novembre 1987 è stata elencata una serie di domande che ognuno di noi (operatore, volontario, cittadino impegnato) dovrebbe porsi. Ecco gli interrogativi u
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Chi ti dà diritto… - di dargli del tu e di chiamarlo “nonno”? - di usare un numero e non il nome per indicare la sua persona? - di chiamarlo con il nome della sua malattia? - di non usare i titoli che gli spettano? - di legarlo al letto? - di non accompagnarlo al bagno quando ne ha bisogno? - di decidere noi chi debba incontrare e chi no? - di vestirlo come vogliamo noi? - di mandarlo via di casa “per il suo bene”? - di fare pressione perché decida quello che vogliamo noi? - di imporgli un nostro medico perché ci fa comodo? - di non accompagnarlo in giardino, quando si potrebbe, e ne avrebbe voglia? - di trasferirlo in modo coatto dove “c’è posto,” lontano dalla sua casa, dai suoi parenti, dai suoi amici? - di tagliargli corti i capelli? - di imporgli una divisa da malato? - di farlo vivere solo tra vecchi? - di farlo vivere in un ambiente anonimo, squallido, dove si perdono identità e riferimenti? - di farlo vivere come in una caserma, dove ci si perde perché tutte le stanze sono uguali? - di farlo dormire in una camerata con altre dieci, venti, cinquanta persone che si disturbano a vicenda? - di non tollerare che non abbia la nostra religione, che ne abbia una sua o che non ne abbia affatto? - di disprezzare qualsiasi cosa dica? - di trattarlo come un imbecille quando ha la testa a posto? - di non dargli ascolto quando esprime il suo parere sulle cose che lo riguardano direttamente? - di fotografarlo e di usare la sua immagine senza il suo permesso e di usare la sua faccia oggi che è solo abbandonato per dire che i vecchi sono tutti così? - di considerarlo meno perché malato e non produttivo? - di negargli una vita affettiva piena, per quelle che sono le sue capacità? - di non fargli conoscere ciò che vorrebbe e potrebbe essergli utile? - di spogliarlo nudo davanti agli altri? - di non lasciarlo in pace neppure in bagno? - di impedire, di fatto, ai suoi cari di andarlo a - di non andarlo mai a trovare? - di dargli ciò di cui ha bisogno solo se ci fa eredi? - di non curarlo perché è inguaribile? - di non aiutarlo a mantenere lo stato di salute che gli resta? - di rompere rapporti, legami, canali che lo tenevano vivo dentro questo mondo? - di farlo diventare un cronico, paralizzato, perché non è iniziata subito la riabilitazione? - di considerarlo solo un "pesante carico di lavoro"? - di cacciarlo via dall'ospedale perché, anche se malato, fa finta che sia "sano"? - di progettare solo bagni per "sani autosufficienti"? - di trascurarlo, in quanto non sarebbe un caso scientificamente interessante? - di mandarlo via in quanto costa troppo al servizio sanitario nazionale? - di non rispettare le leggi che tutelano il diritto alla salute, alle cure senza limiti di durata, per lui e per ogni cittadino? - di farlo anche pagare quando non dovrebbe? - di rimandare a lungo la visita per l'assegno di accompagnamento? - di ritardare le pratiche burocratiche al punto che quando l'assegno arriverà, sarà già morto? - di trascurare la sua preferenza a vivere a casa? - di lasciarlo vivere in una casa non attrezzata per la sua sopravvivenza, ora che non è più autosufficiente? - di non considerare che abbandonare la casa, per molti, vuol dire morire prima? - di non capire che tornare a casa ed essere curati è spesso un modo per vivere meglio e più a lungo? - di negargli gli ausili, la carrozzella, la poltrona che gli permetterebbero di vivere meglio? - di non applicare le leggi sulle barriere architettoniche? - di risparmiare togliendo a lui ciò di cui ha diritto? - di pretendere soldi e garanzie dai suoi parenti, quando solo lui - a norma di legge - potrebbe chiederli a loro? - di non considerare tutti i contributi che ha pagato - a norma di legge - perché fosse tutelato da vecchio, anche se non autosufficiente? - di trattarlo come un animale da esperimento senza chiedere il suo consenso? - di fargli perdere la continuità delle cure? - di rifiutargli un trattamento sanitario che si riserva invece ai giovani con la stessa malattia? - di eliminare dalla rete sanitaria i posti letto per lungodegenti, pure previsti dalla legge? - di andare a raccontare agli altri la sua malattia? - di non dargli da mangiare quando non può farlo da solo? - di non aiutarlo a muoversi nel letto? - di non avere quelle piccole attenzioni che possono evitargli le piaghe da decubito? - di invocare le regole dell'igiene e dell'organizzazione per non fargli incontrare persone, solo perché non è un pagante? - di impedire ai suoi cari di entrare e di stare con lui proprio quando sta per morire? - di non farlo morire con dignità? - di non trattare il suo dolore perché secondo noi non è un problema? - di trascurare l'igiene necessaria a evitare le infezioni? - di non aiutarlo nell'igiene personale? - di usare il catetere più per ridurre il carico di lavoro che per una reale necessità? - di farlo stare a letto, anche quando potrebbe alzarsi con un po' d'aiuto? - di non mandare a casa sua lo specialista e l'attrezzatura di cui ha bisogno, costringendolo all'ospedale quando a domicilio avremmo risultati migliori, spendendo di meno? - di non fare nulla, o poco, o meno perché tanto "è vecchio"? - di dargli sonniferi e tranquillanti più per nostro comodo che per sua necessità? - di dirgli "no" quando potremmo e dovremmo dirgli "sì"? |