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Rosemary
Kennedy:
lobotomizzata perché troppo vivace |
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Secondo quanto è stato scritto da Roberta Pasero su
Dipiù del 24 gennaio 2005,
Rosemary
«aveva un lieve ritardo mentale, qualche difficoltà
nell’apprendimento scolastico, però era una ragazza che frequentava i
salotti, che amava le feste da ballo e i viaggi in Europa. Era soltanto
un po’ troppo libera e vivace sessualmente».
Per questo il padre, che è stato ambasciatore degli
Stati Uniti in Gran Bretagna, decise
«di farla sottoporre a una lobotomia: un intervento chirurgico al
cervello che, secondo i piani paterni, avrebbe dovuta renderla meno
ribelle e meno esuberante con i ragazzi».
Dal giorno
dell’intervento, effettuato nel 1941 quando
aveva 23 anni, Rosemary
«ha trascorso tutta la vita come un vegetale,
mentalmente assente, senza rendersi conto di ciò che capitava intorno a
lei, rinchiusa, o, meglio, sepolta in un istituto per disabili mentali,
dov’è morta».
Da notare che, come precisa Roberta Pasero,
«per anni i
Kennedy affermarono che Rosemary era diventata suora di clausura, poi
dissero che assisteva minorati mentali». |