firma 

Il Comitato promotore

Il Comitato promotore comprende numerose associazioni tra cui:
Associazioni di tutela dei malati
di Alzheimer; AIP-Torino, Associazione italiana parkinsoniani; ANFAA, Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie; ANGSA, Associazione nazionale genitori soggetti autistici; Federavo-Avo, Associazione volontari ospedalieri; CPD, Consulta per le persone in difficoltà; CSA, Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti; Di.A.Psi. Piemonte, Difesa ammalati psichici; GVV, Gruppi di volontariato vincenziano; Società  S. Vincenzo de Paoli; UTIM,  Unione per la tutela degli insufficienti mentali.

 

 

Chi siamo

Il Comitato promotore per la petizione popolare opera dal 2001.
Ha interloquito con diverse amministrazioni: la coerenza dimostrata nel perseguire gli obiettivi con le Giunte regionali e locali – pur di differente appartenenza politica – ha dato credibilità alle azioni promosse nei loro riguardi (oltre che dei rispettivi Consigli e Commissioni consiliari) in occasione, ad esempio, dei presidi e delle audizioni ottenute, nonché dei tavoli regionali per l’attuazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza sanitaria).

Organizzazioni promotrici

La segreteria
Fondazione promozione sociale onlus
Via Artisti, 36 - 10124 Torino
Tel. 011/812.44.69
Fax 011/812.25.95
e-mail: info@fondazionepromozionesociale.it

ALLA SEGRETERIA E' POSSIBILE CHIEDERE I FASCICOLI PER LA RACCOLTA FIRME

Per sostenere la raccolta firme puoi:
- versare un contributo;
- abbonarti al bollettino di informazione Controcittà (euro 20,00) o alla rivista trimestrale Prospettive assistenziali (euro 40,00).
Le somme possono essere versate sul c.c.p. 25454109 intestato a: Associazione promozione sociale, Via Artisti 36, 10124 Torino.

 LA 2a PETIZIONE POPOLARE 

LA PETIZIONE (da scaricare)

Il volantino per promuovere la Petizione

Facsimile della lettera da inviare ai Sindaci piemontesi

Promossa da oltre cento organizzazioni di volontariato e del terzo settore per chiedere alla Regione Piemonte, alle Asl, ai Comuni singoli ed associati:

-  le cure domiciliari e gli aiuti economici per le famiglie che volontariamente accolgono un loro congiunto non autosufficiente (sono 15mila in Torino e provincia le famiglie di anziani malati cronici e di soggetti con handicap intellettivo grave che hanno presentato domanda senza ottenere risposte);

-  il pagamento della quota sanitaria per gli 8mila anziani
non autosufficienti in lista di attesa per un posto letto convenzionato in Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) che devono sostenere privatamente dai 3.000 ai 3.500 euro al mese;

-  l’integrazione delle rette alberghiere prevista dalle delibere regionali per i ricoverati (persone con handicap permanente grave e anziani non autosufficiente) e quindi l’esonero dei parenti degli assistiti;

-  l’erogazione di assegni terapeutici, servizi diurni, gruppi appartamento e comunità alloggio in misura sufficiente per i malati psichiatrici e per le persone affette da autismo e/o sindromi similari;

-  la realizzazione dei centri diurni per i malati di Alzheimer e altre forme di demenza senile previsti dalla delibera della Giunta regionale piemontese n. 38/2009;

-  la garanzia del “durante” e “dopo di noi” alle famiglie con figli con handicap intellettivo in situazione di gravità (centri diurni, gruppi appartamento, comunità alloggio);

-  il diritto ad un minimo vitale per le persone in gravi condizioni di disagio socio-economico;

-  il sostegno degli affidamenti familiari e delle adozioni dei minori grandicelli o con problemi sanitari o con handicap.

Aderisci anche Tu!

LA TUA FIRMA È IMPORTANTE
anche per la destinazione prioritaria dei finanziamenti alle attività
che incidono direttamente sulla sopravvivenza delle persone non autosufficienti
 (1° punto della Petizione popolare).

Un domani potrebbe riguardare anche te o un tuo familiare.

Per aderire

LE RISORSE NON MANCANO

La Giunta Cota ha trovato risorse per regalare 250 euro per il “Bonus bebè” anche a famiglie che hanno più di 80mila euro di reddito (per ora soldi sottratti al capitolo dell’assistenza dei malati psichiatrici),
per il restauro del Castello in provincia di Novara (circa 3 milioni di euro), ecc., tutte spese non indispensabili, come non lo erano per la Giunta Bresso le spese per piantare filari di viti antiche a Villa della Regina
o i finanziamenti elargiti a  Eataly, al Centro per il cavallo e molto altro ancora (cfr. il numero speciale 3-4, 2010 di
Controcittà: “Seconda rassegna di sprechi e spese per attività non indispensabili” (consulta il sito www.fondazionepromozionesociale.it)

 

Nonostante i risultati ottenuti restavano ancora gravi carenze, ma le deliberazioni approvate dalla Giunta Cota hanno peggiorato la condizione già molto critica di coloro che non sono autosufficienti:

Ø sono sospesi da mesi i contributi per i familiari che assistono a casa congiunti
non autosufficienti;

Ø gli assegni di cura sono erogati in genere solo nei casi di grave urgenza;

Ø non sono stati realizzati i centri diurni per i malati di Alzheimer;

Ø sono drasticamente ridotti gli inserimenti nelle comunità alloggio e nelle Rsa; addirittura
non sono utilizzati i posti letto delle persone decedute;

Ø sono insufficienti i finanziamenti per l’assistenza trasferiti dalla Regione ai Comuni, per cui non sono sempre garantite le prestazioni in base al bisogno degli utenti che i Comuni hanno l’obbligo di assistere perché inabili al lavoro e privi di mezzi necessari per vivere.

I risultati ottenuti con la precedente Petizione popolare (2005-2009)

Più di 26mila firme di cittadini, circa 80 organizzazioni di base coinvolte, ordini del giorno a sostegno della 1a Petizione approvati dal Consiglio provinciale di Torino e da 12 Consigli comunali (Bianzè, Borgaro Torinese, Chieri, Collegno, Cossano Canavese, Druento, Grugliasco, La Cassa, La Loggia, Lauriano, Rivalta e San Gillio) e da 3 Assemblee circoscrizionali torinesi (n. 2, 5 e 9) nonché, da parte della Giunta Bresso, di stanziamenti di risorse per la creazione di nuovi posti convenzionati nelle residenze socio-sanitarie per anziani cronici
non autosufficienti e per dementi senili, per la realizzazione di comunità alloggio e centri diurni per soggetti  con handicap, per promuovere gli affidamenti familiari e sostenere le adozioni di minori ultradodicenni o in situazione di handicap. Inoltre si è ottenuto l’esonero dei parenti dal contribuire al pagamento della retta
di ricovero degli assistiti ultrasessantacinquenni non autosufficienti e dei soggetti colpiti da handicap in situazione di gravità (Dgr 37/2007 e 64/2008), il miglioramento degli standard delle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) (Dgr 17/2005), la programmazione dei nuovi posti (circa 650) nei centri diurni e dei nuclei residenziali per le persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre forme di demenza senile (Dgr 38/2009), l’erogazione di contributi regionali ai congiunti che assicurano le cure domiciliari all’utenza non autosufficiente (Dgr 39/2009, 56/2010 e legge regionale n. 10/2010), l’abolizione dei contratti di ospitalità, sostituti da un regolamento tipo le cui norme indicano diritti e doveri degli utenti e della struttura (Dgr 44/2009  e 64/2010).

AGGIORNAMENTI

2 luglio 2013: consegnate altre 1.111 firme al Presidente della Regione Piemonte, per un totaledi 17.977 firme

8 ottobre 2012: consegnate altre 2896 fime al Presidente on. Cota per un totale di 16.876 firme

La manifestazione del 17 aprile 2012

22 febbraio 2012: Consegnate altre 1390 firme al Presidente on. Cota per un totale di 13.980 firme

Resoconto del 4 ottobre 2011

Raccolte 12.590 firme (ottobre 2011)

La manifestazione del 5 aprile 2011  

Presidio del 31 maggio 2011